Ci sono videogames che non hanno altro obiettivo se non quello di raccontare una storia. Progetti programmati, curati e rifiniti unicamente per questo scopo, in cui tutto è studiato per coinvolgere emotivamente il giocatore, lasciando sempre uno spiraglio all’interpretazione personale, come in un buon libro o in un film. Chiunque di voi abbia provato un gioco dei Quantic Dreams o in particolare dei Telltale sa benissimo di cosa stiamo parlando. L’interazione con il personaggio è spesso ridotta all’osso, l’azione intesa come “movimento” è molte volte limitata a scelte testuali, tutto al servizio della narrazione. 1979 Revolution Black Friday non è altro che questo, un racconto che parla di libertà, amicizia, tradimenti e soprattutto di come si assottiglia il confine che c’è tra la vita e la morte, quando in gioco c’è la difesa dei propri ideali. Vi trascinerà in un paese lontano, con una cultura molto diversa dalla nostra, in un periodo storico di grandi cambiamenti, fino a farvene sentire parte integrante, fino a renderlo “vostro”.
Trama
La storia è ambientata durante la “Rivoluzione Iraniana” in uno stato sconvolto dalla guerra civile, diviso in due fazioni capaci di spaccarlo e cambiarlo per sempre. Da un lato la monarchia del sovrano reggente Mohammad Reza Pahlavi, dal 1970 sempre più nazionalista e militarizzata. Dall’altro il “progetto” di una repubblica islamica dell’ayatollah Khomeini in esilio a Parigi e in aperto contrasto con il regime. A cavallo tra il 1978 e il 1979 la situazione degenerò sfociando in un’autentica guerriglia, in cui i due contendenti si macchiarono di diverse nefandezze, fino a giungere alla vittoria della fazione islamica e alla proclamazione della repubblica il 30 Agosto del 1979.
La storia del nostro protagonista Reza Shirazi inizia un anno dopo, con il fotoreporter, emigrato in Germania e tornato in patria solo per documentare la rivoluzione, braccato e catturato dalla polizia. Durante il violento interrogatorio a cui è sottoposto, Reza ricorderà la sua “avventura” e ve ne renderà partecipi. La premessa in un gioco così storicamente attendibile era doverosa, ma non vi sveleremo altro della trama, suddivisa in 19 capitoli tutti da vivere con “attenzione”.
Gameplay
Come vi abbiamo già anticipato l’interazione con il personaggio sarà limitata. Le situazioni proposte saranno in genere sempre le stesse e consisteranno nel eseguire un comando indicato sullo schermo, al momento giusto o, selezionare rapidamente la risposta testuale che vi verrà proposta. Scelte che influiranno pesantemente sull’evoluzione della trama e che inevitabilmente favoriranno la rigiocabilità del titolo. Nelle fasi di esplorazione “libera” invece saranno delle icone ad indicarvi le possibilità di interazione, dove una menzione a parte merita sicuramente l’utilizzo della macchina fotografica.
Essendo il nostro alter ego un giornalista, avrete la possibilità, dove chiaramente indicato, di scattare delle foto. Ad ogni click eseguito al momento giusto, l’istantanea entrerà automaticamente a far parte del vostro diario, con tanto di annotazioni, dandovi cosi l’opportunità di approfondire ulteriormente l’episodio ritratto, visto che quella che vi troverete davanti sarà spesso una foto “reale” e non solo uno scatto del gioco. Un espediente interessante che renderà l’intera esperienza ancora più “immersiva”. Ogni azione comporterà una “reazione” nell’ evolversi degli eventi, cambiando anche l’atteggiamento degli altri personaggi con cui interagirete, modificando il rapporto che avrete con loro, nel capitolo successivo. Raccogliere o meno un oggetto potra decidere del vostro destino, lasciandovi spesso il dubbio della scelta diversa e delle implicazioni che ne deriveranno. L’ambientazione sarà sempre credibile e sarete voi a decidere da che parte stare, schierandovi apertamente o continuando a mantenere una posizione neutrale. Restare estranei ai fatti sarà molto più difficile, visto che gli oppositori del regime hanno correnti di pensiero spesso diametralmente opposte, che vi costringeranno a prendere decisioni importanti in pochi secondi, lasciandovi sempre moralmente ” in bilico”. L’anima di 1979 Revolution Black Friday è questa. Complessa, multiforme, malinconica, forse troppo breve ma di certo emozionante.
Comparto Tecnico
Prima di affrontare il discorso è importante una precisazione. Il gioco non è momentaneamente localizzato in Italiano ed è quindi fortemente sconsigliato a chi non conosce alcuna lingua tra quelle disponibili, essendo interamente basato sulla narrazione non avrebbe alcun senso approcciarlo, senza capirci poco o nulla.
Tecnicamente la produzione mostra tutte le restrizioni dell’essere “low budget”. La grafica non fa gridare al miracolo, con modelli poligonali approssimativi e “spigolosi”, animazioni “robotiche” e volti quasi sempre inespressivi. Resta sicuramente apprezzabile la scelta dei colori, che volutamente lontani dal rendere l’aspetto del gioco fotorealistico, forniscono comunque una buona resa visiva. La telecamera fissa rende l’intera esperienza più “problematica” limitando pesantemente la visuale e bloccandola spesso in muri immaginari. Un comparto sonoro tutt’altro che memorabile, farà da sottofondo anonimo all’avventura, dove le musiche si faranno preferire ad effetti sonori davvero trascurabili. I controlli sono forse la cosa che meno ci ha convinto, lenti e imprecisi anche nelle situazioni più “tranquille”, irritanti in quelle dove conta la prontezza dei riflessi e la rapidità nelle decisioni. Ink Stories è un piccolo sviluppatore indipendente e il suo sforzo va accettato così com’è, senza eccedere con ingiusti paragoni, da cui uscirebbe sconfitto sotto tutti i punti di vista.
Conclusioni
1979 Revolution Black Friday è un’esperienza quasi “unica” nel suo genere. Pur essendo distante anni luce da altri titoli simili, riesce benissimo a raggiungere il proprio obiettivo, che è quello di narrare una storia quanto più conforme e attinente alla realtà dei fatti. Un tentativo sicuramente riuscito, nonostante la complessità e la difficoltà nell’attuare un simile proposito. Se cercate qualcosa di diverso e originale, potrebbe fare al caso vostro. Saprà regalarvi un’avventura breve ma intensa, in grado di lasciare un ricordo in alcuni casi indelebile (difficilmente dimenticherete il terribile carceriere) capace di trascendere gli evidenti limiti tecnici. Dato il prezzo contenuto (poco al di sotto dei 12€) ci sentiamo di consigliarne l’acquisto, potrebbe essere il “libro” che non avete mai letto o il “film documentario” che non avete mai visto.
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