Un fascino intramontabile
Un tema di tanti dibattiti tra gamers adulti e giovanissimi è su quali siano i giochi più belli: quelli attuali o quelli anni ’80 e ’90? Al giorno d’oggi sono ben pochi i quindicenni che provano e apprezzano i titoli di una volta, preferendogli tanti titoli recenti. E fin qui ci può stare, poiché la tecnologia ha fatto passi da gigante; ma la domanda è questa: non apprezzano ogni singolo aspetto dei titoli vecchi compresi trama, gameplay e co-op locale? O si limitano a dare un giudizio superficiale basandosi soltanto su comparto tecnico (che ovviamente 20-30 anni fa non poteva essere all’altezza di quello di oggi) o mancanza del multiplayer online? Sono giochi 8 bit e 16 bit, ricordiamolo…
In certi casi, l’esempio per uscire vittoriosi da un dialogo simile sarebbe di farli immaginare dall’altra parte della barricata, quando tra 30-40 anni potrebbero sentirsi dire da figli e nipoti che titoli come Resident Evil 7, Destiny 2, Call of Duty o The Last of Us “fanno schifo” e “hanno una grafica pessima”. Soltanto allora capirebbero come ci sentiamo noi oggi quando loro stessi giudicano come mediocri titoli come i primi capitoli di Zelda, Resident Evil, Tomb Raider, PES o FIFA. In alcuni casi si raggiunge un livello allucinante, quando sento dire ad esempio che Final Fantasy VII, tra i migliori giochi della storia (per molti il migliore in assoluto) ha una grafica penosa perché “i personaggi hanno il testone gigante e sono troppo poligonali”.
Vecchia grafica, brutto gioco?
Premesso che della grafica di un gioco fanno parte anche scenari ed altri elementi e in questo, a livello tecnico, tanti titoli vi eccelgono, è davvero superficiale nonché un brutto vizio giudicare un titolo soltanto dalla grafica. Se fosse così facile esprimere giudizi, a questo punto potremmo chiudere baracche e burattini definendo Pong, PacMan, Tetris e Super Mario Bros come giochi pietosi perché non hanno una grande grafica. Ma tranquilli: è una ruota che gira e un giorno, in modo del tutto superficiale, le nuove generazioni diranno lo stesso dei recenti Zelda, Skyrim, Death Stranding e Super Mario Odyssey.
Non pretendiamo che tutti i giovani sotto i 20 anni trovino eccezionali i primissimi capitoli di Super Mario e Sonic o, andando avanti di qualche anno, forse nemmeno gli esordienti Resident Evil e Tomb Raider con i primi e fin troppo poligonali Chris Redfield e Lara Croft… E non siamo nemmeno qui a prendercela con loro né con chi critica i titoli vecchi, poiché ognuno ha liberamente diritto alla propria opinione, per carità… Allora perché siamo qui? Semplice, per dare un messaggio costruttivo a chiunque abbia comprato (o ricevuto in regalo) una console attuale.
Il messaggio
E’ giusto giocare ai titoli nuovi, ma a tempo perso vi consigliamo di provare anche quelli delle vecchie generazioni, compresi quelli citati in questo articolo. Basate la scelta su opinioni di vostri conoscenti di fiducia oltre che articoli, classifiche e recensioni online. Giocateci come potete: recuperando la console usata di un amico o comprandola online, acquistando l’ottimo Retron 5 oppure per altre vie, ma giocateci. E soprattutto, cercate di vedere oltre il limite del semplicistico “non è in 3d” o del “Non si può neanche giocare online”. Apprezzerete tantissimo i primi capitoli di saghe come Super Mario, Sonic, MegaMan, Castlevania, FIFA, Zelda, Final Fantasy, Secret of Mana, Mortal Kombat, Splatterhouse, Street Fighter… e ce ne sarebbero centinaia se non migliaia da citare ancora.
E’ bello vedere che tanti publishers e software house abbiano preso alcuni dei loro migliori titoli di 30 anni fa per crearne nuovi capitoli. Così facendo hanno portato un’aria di freschezza a diverse saghe, oltre ad un comparto tecnico ovviamente rinnovato grazie alla potenza in crescendo delle nuove consoles casalinghe. Fa anche piacere rispolverare vecchi titoli grazie a trama o gameplay legati a capitoli più recenti. Ad esempio il primo Metal Gear, riscoperto da tanti perché legato alla trama del più recente The Phantom Pain; o il già citato Super Mario Bros, il cui gameplay è stato riproposto in tante aree dell’ottimo Mario Odyssey.
Giochi a cui giocheremo oggi, domani e per sempre
Anziché aspettare che siano siti internet o altre persone a parlarcene, dobbiamo cercare noi stessi di scoprire i giochi vecchi, sfruttando quel colosso chiamato Internet che i gamers di 30 anni fa non potevano usare per documentarsi in merito. Scopriremo molti interessanti titoli sfornati negli anni per le più svariate piattaforme, per goderci grandi momenti di gameplay e conoscere i primi capitoli di saghe tuttora famose che videro la luce su sistemi a 8 e 16 bit.
Alcune vecchie consoles vengono riproposte oggi in versione mini con diversi titoli inclusi. Pura casualità? No, semplicemente piacevano allora e piacciono ancora oggi. E se questo ennesimo articolo sul gaming di un tempo non bastasse a convincervi, eccovi l’ultimo messaggio. Ragazzi, non sapete cosa vi perdete… o meglio, cosa vi siete persi anni fa. 8 bit e 16 bit: ci giocheremo oggi, domani e per sempre.