Abbiamo atteso tanto il lancio al pubblico di eFootball 2022, l’erede di PES. Tanti i proclami sul gioco, e di conseguenza le aspettative, per poi accorgersi, come però Konami aveva effettivamente detto con poca enfasi, che si trattava di una semplice demo. Una demo che però occupa circa 30 Gb e porta con sè tante attese di fan vecchi e nuovi, attirati dalla giocabilità che la software house ha sempre messo nei suoi calcistici, e dal fatto che si parta come free-to-play, nella speranza di poter nel tempo scalfire il dominio di FIFA degli ultimi anni. Ma il lancio è andato così così, nonostante si intraveda già un buon gameplay e la grafica è discreta. Abbiamo provato eFootball 2022 a fondo, e vi diciamo cosa ne pensiamo nella prova effettuata su console PlayStation 5.
L’attesa delusa
Tutti sapevano che al lancio il titolo sarebbe stato una demo, e su questo non ci piove. Konami ci sta lavorando da più di un anno, non a caso (complice anche la pandemia mondiale) PES 2021 era stato “solo” un Season Update, per potersi così concentrare meglio sul nuovo progetto, che andava totalmente riscritto in Unreal Engine, soprattutto per console next-gen.
Fin qui tutto chiaro, e sarebbe anche andato bene, se non si fossero fatti proclami per poi rilasciare all’utenza una demo in attesa del gioco completo che arriverà poi a novembre. Sia chiaro, il progetto è ambizioso, punta ad essere una vera e propria piattaforma, con contenuti sia a pagamento che gratis, e la possibilità di plasmare la propria esperienza a totale piacimento e senza svenarsi con i classici 70-80 euro al day one. Ma è un progetto che con questo lancio è stato leggermente azzoppato, quantomeno per le troppe aspettative create, o magari perché tanti non avendo ben chiaro in mente lo scopo di questo lancio hanno preferito farsi prendere dallo sconforto e l’impazienza. In tutto questo, la solita mancata comunicazione di Konami ci ha messo del suo, seppur sia comunque intervenuta in data 1° ottobre con un comunicato col quale si scusava e si impegnava a migliorare il tutto e lavorarci ancora. Ma il danno ormai è fatto, almeno per quella parte di giocatori che non ha voluto e non vorrà ancora aspettare.
Ma veniamo a noi: cosa non va in questa versione di eFootball 2022? Partiamo dal fatto che Konami ha lanciato una build che non era nemmeno pronta al lancio, a dirla tutta: la versione 0.9. Sebbene visivamente sembra già interessante, sia nei menù, che nella grafica di gioco, scene di intermezzo ecc, la build di eFootball mostra non poche incertezze in termini di lag, non sempre percettibili, ma di sicuro fastidiosi qualora abbiate una console next-gen o un PC performante.
Un altro problema grosso, che è stato anche oggetto di critiche e meme negli ultimi giorni (perché si sa, il web non perdona mai) sono le animazioni dei giocatori. Se “a bocce ferme” molti volti sono assolutamente realistici, è nelle animazioni facciali che si notano sbavature, e nemmeno di poco conto a volte. Di certo sono cose che con le prossime patch, e contiamo entro il rilascio completo del gioco, saranno sistemate, ma da Konami che è da sempre attenta a tutto ciò non ce lo saremmo mai aspettati.
Altra spina nel fianco di questa demo di eFootball è l’online. Il matchmaking è praticamente rotto, e le connessioni risultano del tutto instabili, seppur riusciate a trovarlo un avversario. Inoltre proprio questa instabilità rende il gioco online completamente diverso da quello offline, ovviamente peggiorandolo.
Anche alcuni movimenti dei calciatori paiono ancora da sistemare, e anche qui, ci aspettiamo nette migliorie al gioco completo che dovrebbe uscire a novembre. Ma in eFootball 2022 c’è anche qualcosa di positivo, la classica luce in fondo al tunnel. Ne parliamo di seguito.
La luce in fondo al tunnel
Nonostante il semi-disastro sotto diversi aspetti, in eFootball 2022 ci sono anche delle cose che funzionano. La prima tra questi è il gameplay, la solita e solida ancora di salvataggio di Konami. Al netto infatti di bug vari piccoli e grandi, il gioco permette di vedere spiragli di realismo, con la possibilità di fare una manovra ragionata, con giocatori con una buona intelligenza tattica e portieri che in alcuni casi si superano, ma hanno anche delle amnesie come accade nelle partite reali.
Il nuovo controllo di palla innestato da Konami grazie alla collaborazione di Iniesta poi è qualcosa di ben fatto, infatti basta cambiare leggermente direzione e percepiremo un cambio direzione del giocatore immediato, quasi come se col dito stessimo noi direttamente controllando il pallone.
Altra geniale novità che ci è piaciuta tanto è la telecamera che si avvicina in concomitanza con scontri e contrasti di gioco. Permette così di sentirsi maggiormente nel “clima” di quegli scontri, e di concentrarsi meglio sul da farsi per superare, o fermare l’avversario.
Sostanzialmente, se tenessimo solo conto del fatto che si tratta di una demo, il gioco lascia sensazioni anche positive. Ma c’è comunque molto da lavorarci su ancora.
Giudizio finale
Trattandosi di una demo, non esprimeremo un voto finale, perché sarebbe alquanto ingeneroso verso gli sviluppatori che stanno sicuramente lavorando alacremente alle migliorie del progetto. Per ora però ci teniamo a dire che la sensazione generale è più di sconforto, dovuta alle alte aspettative: ci si aspettava infatti un passo avanti abbastanza netto, invece per ora Konami ne ha fatto uno indietro, nella speranza che sia solo una rincorsa per andare avanti nel futuro prossimo. Ma comunque rimane il fatto che eFootball 2022 abbia del potenziale inespresso per quanto visto, e nemmeno poco visto che Konami praticamente da decenni ci delizia con titoli realistici. Si tratta solo di avere altri 40 giorni di pazienza per poter provare con mano il vero eFootball 2022, e in quel caso tutti i giudizi negativi o positivi che possano essere saranno più che giustificati. Per ora rimane l’amaro in bocca per quello che poteva essere ma non è stato, e una speranza fondata per i prossimi aggiornamenti che ci diranno se davvero eFootball 2022 possa dire ampiamente la sua, o se sia stato la vera e propria tomba del glorioso PES. Ai posteri l’ardua sentenza.