Puzzle Bobble 3D
Che il successo del primo Puzzle Bobble sia stato incredibile, e negli anni abbia spinto gli sviluppatori a pubblicarne altri capitoli su svariate piattaforme, è ormai storia. Con l’uscita dei sequel, però, nonostante miglioramenti grafici e qualche lieve modifica per rendere più vario ogni capitolo, il gioco rimase più o meno sempre lo stesso e alla lunga rischiò di diventare ripetitivo. Così i ragazzi di Survios si sono fermati a riflettere, ridisegnando il gioco con una grande novità. Pur mantenendo i gruppi di bolle da far scoppiare come nei vecchi capitoli, è stata aggiunta la terza dimensione.
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Ruotano, sono in 3d…
Prima di mettere mano al pad ci saremmo aspettati un gioco sicuramente piacevole da giocare ma, al tempo stesso, più difficile, tenendo conto del fattore tridimensionalità. Iniziando la partita, queste paure iniziali vengono praticamente azzerate. Possiamo iniziare con un breve tutorial che ci spiega le basi del gameplay, per poi partire subito con la modalità Storia. Iniziamo così la nostra avventura nei panni di Bub e Bob, ritrovandoci ad ogni livello in una delle tante località “da vacanza” offerte dal gioco.
Ogni livello ci indica inizialmente l’obiettivo: ad esempio far scoppiare tutte le bolle con un massimo di 30 tiri, farle scoppiare tutte entro 2 minuti, e così via. Il draghetto blu lancia una sfera alla volta al draghetto verde, col quale dobbiamo prendere la mira tenendo premuto R2. Come ormai da tradizione, tale pressione crea una lieve ma piacevole resistenza che sfrutta le capacità del DualSense. Rilasciando R2, la bolla viene sparata nella direzione indicata da una linea che fa da mirino.
La vera novità è costituita proprio dalla terza dimensione. Stavolta, anziché avere un gruppo di bolle attaccate l’una all’altra su un unico piano, il corpo delle bolle si sviluppa lungo tutte le tre dimensioni, con bolle di più colori attaccate tra di esse a 360 gradi. Al centro del corpo di bolle c’è una piccola sfera che funge da nucleo della massa: lo scopo di ogni livello è proprio quello di far scoppiare le sfere esterne per raggiungere e far esplodere proprio tale nucleo. Ogni bolla che spariamo, non appena colpisce la massa di bolle, crea una collisione che la fa ruotare di un moto coerente con la direzione di provenienza del colpo.
Questa è sicuramente la meccanica che rende il gioco più bello e, allo stesso tempo, più difficile. Con l’avanzare dei livelli, troveremo alcune masse di bolle che ricreano determinati solidi, ad esempio cubi o piramidi. Il nucleo sarà protetto da molti strati di bolle di colori diversi, e non sarà possibile completare il livello semplicemente sparando alle prime bolle dello stesso colore che vedremo. Saremo costretti ad usare l’ingegno e pensare attentamente a quale gruppo di bolle sia opportuno far scoppiare per primo, al fine di creare buchi e passaggi in cui lanciare altre bolle per raggiungere l’interno della massa.
Il volume delle masse di bolle aumenta con l’avanzare degli stage, sia per numero delle bolle stesse che per varietà di colori. Inoltre, dopo alcuni livelli, inizieremo a trovare non soltanto uno, ma due o anche tre corpi di bolle uno accanto all’altro, ciascuno col proprio nucleo da far scoppiare. Qui davvero la vita inizia a farsi difficile. A seconda del colore della bolla che avremo in mano, dovremo scegliere bene a quale dei corpi sparare, oltre che essere bravi a prendere la mira.
… E non stanno mai ferme
Come se non bastasse, la sfida non si limita alle masse 3d di bolle ed alla loro rotazione quando vengono colpite. In alcuni casi, a complicare le cose, le masse fluttuano in aria, seguendo un percorso prestabilito, tornando indietro e ripetendo il percorso in loop. È qui che iniziano i problemi seri, i lanci di DualSense contro la tv – siamo ironici, ma non troppo – e cose del genere. Mentre la linea di mira illumina una serie di bolle dello stesso colore della nostra, mostrandoci che le faremmo scoppiare, in pochi attimi rilasciamo R2, ma la nostra sfera, a causa del tempo impiegato per giungere a destinazione, finirà a poca distanza dalle bolle indicate, senza però colpirle.
Questa è forse la difficoltà più grande del gioco perché, nonostante una mira accurata, gli spostamenti della massa possono vanificare l’efficacia del nostro tiro, che andrà sprecato. Da una parte, in positivo, possiamo dire che questa meccanica aggiunge un certo handicap che aumenta il livello di sfida. Va poi tenuto conto che, nel caso dovessimo sparare una sfera oltre la massa di bolle, questa tornerebbe indietro verso l’agglomerato stesso, come attratta dalla gravità del nucleo, finendo però in un punto del tutto imprevedibile ed indesiderato.
A livello pratico, ci capiterà spesso di prendere bene la mira ma sparare un decimo di secondo troppo tardi, con la sfera che finirà troppo a destra o a sinistra della fila di bolle da colpire. Poco male quando abbiamo tiri infiniti e senza limiti di tempo, ma la situazione si complicherà quando ci viene imposta una limitazione a queste condizioni. In tal caso, uno dei segreti della vittoria sarà di non sprecare neanche una bolla.
Purtroppo, il movimento delle bolle col il tracciamento puntato non solo rende la mira una questione di tempismo e precisione, ma talvolta crea un’insicurezza nel mirino stesso. Se teniamo premuro R2 e miriamo, lasciando fermo lo stick sinistro mentre le bolle si muovono in aria, il nostro mirino inizierà a tremare, cambiando rapidamente posizione a destra o sinistra a seconda della collisione rilevata – in quel decimo di secondo – con la massa di bolle che si muove in aria. In questi casi ci è quindi difficile sparare nel momento esatto, affidandoci quindi al caso, e sbagliando il più delle volte quando si verifica questo problemino.
Come in tutti i giochi del genere, ci sono dei power-up che possono essere sbloccati ed acquistati con le monete che potremo guadagnarci completando ciascun livello con un buon punteggio, indicato tra una e tre stelle. Ad esempio possiamo far scoppiare tante bolle assieme, o far esplodere tutte le bolle di un certo colore.
Tra le modalità disponibili, oltre alla Storia che comprende ben 100 livelli, c’è la modalità sfida online 1v1 oltre ad una modalità Endless, senza fine. Il tutto con la possibilità di giocarci in VR, che aumenta il coinvolgimento. Chi ama il gioco online non si annoierà di certo sfidando in duello un avversario, ma possiamo dire che la modalità single player è stata curata davvero bene, con livelli numerosi e piuttosto vari.
Puzzle Bobble 3D vs 2D: il verdetto
Eccoci all’ultima parte di questa recensione: il paragrafo del verdetto finale. Puzzle Bobble 3D: Vacation Odyssey ha dalla sua l’idea di sfruttare l’hardware di oggi per offrire un gameplay innovativo, riportando le idee di un tempo alle quali si aggiunge la tridimensionalità. L’idea funziona bene, dando una ventata d’aria fresca ad una saga che ne aveva bisogno da tempo. La precisione con cui il mirino punta verso le bolle è davvero incredibile, forse fin troppo poiché, come accennato in precedenza, ciò porta il mirino stesso a tremare in presenza di bolle in continuo movimento.
Non che sia sbagliato che accada, intendiamoci: se il mirino punta lì, è anche ovvio che rilevi le collisioni con le bolle che avverta in ogni momento. E per ogni momento, si intende nell’ordine dei decimi se non dei centesimi di secondo. Questa precisione così alta, però, rischia di creare un effetto di frustrazione qualora avessimo i tiri contati, quando un solo tiro sbagliato potrebbe risultarci fatale.
Frustrazione che prevale anche in altre occasioni, ad esempio in alcuni livelli in cui dobbiamo far scoppiare una massa gigantesca di bolle multicolore con un numero massimo di tiri. Qui la sfida sta nel crearsi un varco e lanciare la sfera giusta verso le bolle che circondano il nucleo internamente, rischiando però di sbagliare tempismo e sbattere contro lo scudo di bolle esterne che ancora prevale. Ci verrebbe incontro l’ottenere un bonus gratuito per ritentare rendendoci più facile la vita, ma ciò non è previsto.
L’idea di base è di guadagnare abbastanza monete per sbloccare e poi acquistare i power-up necessari al fine di facilitarci il compito, sfruttandoli al momento giusto in un livello particolarmente ostico che non riusciamo a superare neppure dopo svariati tentativi. Monete che, per fortuna, ci guadagniamo in-game completando i livelli, senza alcun sistema pay-to-win che rovinerebbe l’esperienza.
Resta comunque il grande divertimento nell’affrontare una sfida con meccaniche finalmente nuove ma, al tempo stesso, sfruttando le nostre conoscenze dei vecchi capitoli. Sicuramente un’idea, presente in questo nuovissimo capitolo targato Taito, che rispolvera una saga priva da molti anni di significative innovazioni. La sfida non mancherà di certo, ma bisognerà prenderci la mano un bel po’ prima di riuscire a raggiungere un livello di tempismo e precisione adeguati. E stavolta, anche in 3D.
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