La madre,da quello che si evince dal decreto, dal canto suo:
denota una sostanziale inadeguatezza rispetto al ruolo genitoriale”
Di qui la decisione del tribunale, che però non é stata ancora attuata.
Sulla questione si é espresso anche il ‘Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus’, mettendosi in gioco. L’associazione evidenzia, accusandoli, che i Servizi sociali di Crema vogliano dare attuazione alla decisione del tribunale senza aspettare l’esito del ricorso della madre.
Sonia Manenti del Comitato si é quindi espresso con un:
Il tribunale non ascolta la supplica del ragazzo, in violazione alla Convenzione di New York sui diritti del Fanciullo ratificata dal Parlamento italiano, e non ascolta nemmeno la richiesta dei nonni, disponibili ad accogliere il nipote per aiutarlo a superare la sua temporanea difficoltà. Questo decreto mette in luce tutte le criticità dell’attuale sistema di tutela minorile. L’imposizione coatta sembra prevalere sul buon senso.”
Una vicenda per certi versi incredibile che però potrebbe toccare davvero tanti ragazzi troppo concentrati sul videogiocare. Staremo a vedere come finirà.
Fonte: La provincia di Crema