Era il 1997 quando fu trasmessa, negli Stati Uniti, la prima puntata di un nuovo cartone animato, diverso da tutti gli altri, che non aveva paura di affrontare tematiche adulte e considerate tabù anche se come protagonisti erano presenti dei bambini. Mi riferisco alla serie satirica di South Park, arrivata oggigiorno, alla sua ventunesima stagione. Il cartone di Matt Stone e Trey Parker ebbe così tanto seguito che nel 1999 fece la sua apparizione nelle sale cinematografiche il film intitolato “South Park – Il film: più grosso, più lungo & tutto intero”, il quale ebbe anche un discreto successo. Nel 2014, finalmente, dopo rinvii e rumor di cancellazione del progetto, arrivò nei negozi il primo videogioco ambientato nell’universo di questo irriverente cartone animato, South Park: Il Bastone della Verità, e oggi, prima della recensione del suo seguito, ne vorremmo parlare in tutti i suoi aspetti.
Un Novellino arriva in città
La trama de Il Bastone della Verità è stata scritta dagli stessi autori della serie e questo porta il titolo a sembrare un lungo episodio canonico solo che interattivo. La storia principale inizia con l’arrivo in città del nostro alter ego, chiamato Novellino, anche se viene chiesto al giocatore di inserire il proprio nome, in quanto non parliamo, e con la conseguente problematica di doversi fare dei nuovi amici. Appena usciti di casa scopriremo infatti che tutti i bambini di South Park sono alle prese con un gioco di ruolo stile fantasy che vede contrapposti gli umani, guidati dal Grande Mago Cartman, contro gli elfi, dove alla guida è presente Re Kyle. Queste due fazioni sono in lotta per il possesso del Bastone della Verità (un semplice ramoscello), il quale conferisce il controllo sull’intero universo al suo possessore. il nostro Novellino, dopo aver scelto la classe (mago, guerriero, ladro od Ebreo), aiuterà la fazione degli umani, ma poco dopo potremo decidere da che parte schierarci. Sembrerebbe un filone banale e semplice da seguire, ma non saremmo in un vero South Park se non entrassero in scena una moltitudine di assurdità come rapimenti alieni, agenzie governative segrete, zombie, nazisti e tutta quella parte satirica e parodica che ha reso grande il nome di questa serie. Non mancheranno infatti parolacce, frasi razziste, riferimenti sessuali e molto altro. Insomma, qualsiasi cosa voi possiate immaginare, più o meno esplicita, in un modo o nell’altro sarà presente in South Park: Il Bastone della Verità. La stessa Obsidian, la casa che ha concepito il gameplay da GDR di questo titolo, ha deciso di prendere e prendersi in giro con frecciatine e riferimenti ai cliché dei giochi di ruolo. Una trama che fila liscia ma con sviluppi e scelte che renderanno il titolo divertente, vivace e sempre pronto a cambiare le carte in tavola.
Gioco di ruolo senza peli sulla lingua
Come ogni gioco ruolistico che si rispetti, anche South Park: Il Bastone della Verità inizia con la creazione del personaggio e, successivamente, con la scelta della classe. Ma qui stiamo appunto parlando della satira per eccellenza e quindi, se l’editor risulta abbastanza consono ad un qualsiasi titolo, è alla scelta della classe che il gioco sfoggerà la sua, esilarante, comicità. Tra il mago, il guerriero ed il ladro, si affiancherà l’ebreo, il quale avrà, come gli altri personaggi, abilità uniche da usare nelle battaglie a turni presenti sia durante l’avanzamento della storia principale che sparse per tutta la (grande) mappa di gioco, rappresentata non solo dalla città di South Park ma anche dal Canada. Sarà infatti necessario sbloccare le dodici bandierine del trasporto ripido per muoversi velocemente tra i vari scenari e questo non può che farci contenti in quanto, ad ogni angolo della strada, si nascondono, più o meno palesamente, delle chicche di assoluto valore. Per quanto riguarda il gameplay, esso verterà sul massimizzare tutti gli attacchi dei nostri eroi; sarà presente un party composto sempre dal nostro alter ego seguito da uno solo dei 6 NPC reclutabili, ed, eseguendo correttamente i quick time event presenti durate ogni attacco amico e nemico, potremo aumentare la potenza dell’attacco o diminuire il danno subìto. Seppur il livello di sfida risulti tarato verso il basso, Obsidian è riuscita a creare dei combattimenti a turni sempre vivaci, divertenti e che non stancano, nemmeno alla ventesima ora.
Sarà possibile seguire semplicemente la quest principale, terminabile in un massimo di dieci ore, ma è consigliato e consigliabile esplorare a più riprese la mappa di gioco la quale, tra quest secondarie e facili puzzle ambientali, vi farà raggiungere facilmente il doppio delle ore. Nel corso dell’avventura il nostro personaggio avrà a disposizione sempre più “gadget” per scoprire segreti e avanzare nelle quest. si inizierà con un semplice arco per poi passare a dare ordini ai tuoi amici, i quali avranno diverse abilità (curare, distrarre e così via), avere la possibilità, grazie ad una sonda anale aliena, di teletrasportarsi in vari luoghi ed infine rimpicciolirsi come uno gnomo (si, ci sono anche loro). Se questo non bastasse sarà presente anche la Petomanzia, l’abilità di controllare le proprie scorregge, che varieranno da peti silenziosi a veri e propri terremoti. Insomma tra combattimenti a turni, magie a base di puzzette, puzzle ambientali sparsi in tutta la mappa, quick time event, satira, alieni, sonde anali, mucche nazi zombie, feti e chi più ne ha più ne metta, siamo sicuri che South Park: Il Bastone della Verità saprà intrattenere tutti i tipi di videogiocatori.
Cartone interattivo
Sotto il profilo grafico ed estetico questo titolo regala grosse soddisfazioni in quanto, seppur non si possa dire che abbia una grafica da “spaccamascella”, riesce a ricreare la stessa atmosfera presente nel cartone animato, con animazioni (soprattutto quelle degli attacchi speciali) veramente ben fatte e con una realizzazione estetica da manuale. Il gioco non è doppiato in italiano ma gli attori sono gli stessi della serie televisiva e le traduzioni sono, in linea di massima, ben fatte. Una colonna sonora degna della migliore puntata della stagione, peccato solo per un livello di sfida veramente infimo, anche a difficoltà Difficile, e per la censura, almeno per le edizioni europee, di alcune parti del gioco. In compenso però è possibile sbloccare un attacco Ultra con Gesù, quindi tutto è perdonato.
Per concludere South Park: Il Bastone della Verità è un titolo da giocare assolutamente (tranne per i minorenni), sia dagli amanti della serie TV, sia per coloro che amano i giochi di ruolo ed in generale a tutti quelli che cercano un titolo semplice, divertente e spensierato; a patto che si accettino gli argomenti trattati.