Player Uknown’s Battlegrounds raggiunge un nuovo traguardo relativo alle vendite: nientemeno che 30 milioni di copie distribuite. Ma non sono solo buone notizie per Bluehole. Forse ricorderete che lo scorso Gennaio PUBG ha visto per la prima volta dopo tempo immemore un calo dell’utenza, del 2%. Ebbene, ora pare che quel calo sia più che raddoppiato, arrivando a sforare il 5%. Se volete farvi un’idea più precisa trovate il grafico di Steam qua.
Come potete vedere, a Gennaio PUBG ha registrato il record di utenti connessi, ma allo stesso tempo è da allora che il declino è iniziato, e continua in maniera più che costante. La maggior parte di chi si esprime a riguardo, che sia critica, utenza o terzi, pensa che questo crollo sia dovuto quasi totalmente agli hacker, ed al fatto che non vengano presi ancora abbastanza seriamente da Bluehole.
Dal canto suo, quest’ultima ha incorporato una nuova tecnologia anti-hack al titolo, oltre ad assumere un team che si occupi solo ed esclusivamente del rilevare gli hacker, bannarli, ma soprattutto studiarne le metodologie per evitare che altri “colleghi” le ripetano con successo. Bluehole ha promesso continuità assoluta anche sugli aggiornamenti a riguardo, forse per rassicurare l’utenza che, come già detto, inizia a perdere fiducia nella dedizione di Bluehole dedicata alla protezione dall’hacking.
Nonostante ciò, va comunque sottolineato il dominio ancora attuale di PUBG, che regna incontrastato la classifica dei giochi più utilizzati di Steam, e non è solo la prima posizione a contare: se sommassimo l’utenza dei giochi dalla posizione 2 alla 10, non sarebbe comunque sufficiente a superare l’utenza di PUBG. Insomma, rimane ancora un bel colosso da buttare giù, per chi lo volesse spodestare. Resta solo da vedere se il calo continuerà, o se Bluehole riuscirà a risolvere tutte le grane, hacking in primis.
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Fonte: steamdb.info