Aggiornamento – Come subito compreso da molti dei nostri lettori, il seguente articolo è un Pesce d’Aprile completamente inventato da chi scrive. Ringraziamo i lettori che ne hanno compreso lo spirito umoristico, in quanto la news è stata creata per far sorridere e condividere con voi la fantasia dell’autore. Vi informiamo che questo è l’unico nostro Pesce d’Aprile di quest’anno, per evitare che possiate ritenere falsa o inventata qualsiasi altra news pubblicata sul nostro sito.
Il primo capitolo ha conquistato tutti con un gameplay solido ed una trama ricca di colpi di scena, creando grandi aspettative per il secondo. Quando finalmente Rockstar annunciò la data d’uscita di Red Dead Redemption 2, fissata per il 26 Ottobre 2018, i fans si precipitarono a prenotarlo nei negozi. Ma in mattinata è arrivato un rumor proveniente direttamente da una fonte interna a Rockstar, che ha chiesto l’anonimato.
A quanto pare, in Rockstar ci sarebbero alcuni contrasti dell’ultimo minuto, dovuti ad un disguido sulla stesura del finale del gioco: si tratterebbe del destino di un non meglio specificato personaggio, uno dei protagonisti. Secondo la fonte, durante una riunione degli ultimi giorni tra i vertici Rockstar, sarebbe nata una discussione molto accesa tra ben quattro responsabili seduti al tavolo. Sembra che due di loro, che avrebbero contribuito alla stesura del finale già pronto, abbiano dovuto respingere pesanti accuse da parte di altri due responsabili sul destino scelto per uno dei protagonisti. La discussione avrebbe assunto toni fin troppo sopra le righe, compresi insulti su quanto deciso per il colpo di scena nel finale del primo capitolo, che divise i gamers all’epoca del primo Red Dead Redemption. Dopo oltre 20 minuti di accese discussioni, sembra che i primi due si siano alzati e se ne siano andati pur di porre fine alle urla dei contendenti.
Non è chiaro se la fonte si schieri da una delle due parti. Ma purtroppo, dopo quanto accaduto nella riunione, sembra che il presidente di Rockstar Games Sam Houser stia valutando una decisione che avrebbe dell’incredibile: rinviare nuovamente la data d’uscita di Red Dead Redemption 2, fissandola per i primissimi mesi del 2020. Questo ennesimo rinvio permetterebbe a Rockstar di prendersi del tempo per rivedere, ed eventualmente rifare da zero, il finale del gioco che è stato argomento di discussione. Houser ha annunciato una conferenza stampa straordinaria prevista per giovedì 12 Aprile, in cui annuncerà la decisione presa in merito al rinvio di cui sopra.
Ma ci sono grossi rischi da affrontare. Houser sa bene che, se il gioco venisse davvero rinviato al 2020, Rockstar Games farebbe davvero una brutta figura e le quotazioni in borsa scenderebbero non poco. Ma la fonte sostiene che Houser preferisca il finale del gioco non realizzato rispetto a quello già esistente, preferenza che fa pendere la bilancia verso un rinvio del gioco al 2020 e finale tutto da riscrivere, con probabili dimissioni di chi il finale l’aveva già scritto e realizzato. Inoltre, se il gioco venisse rinviato di ben 2 anni, esiste la possibilità che Rockstar non lo pubblichi più per le attuali PS4 e Xbox One bensì per quelle future, obbligando i gamers a spendere non pochi soldi per l’acquisto di una o dell’altra. Sembra che, sulla pagina Facebook di Rockstar, qualche utente si sia già scatenato con minacce ed insulti ad Houser, ma tale post sarebbe stato rimosso dopo pochissimi minuti.
Secondo un utente Reddit, si sarebbe messa in mezzo anche Nintendo con un tweet rimosso meno di 5 minuti dopo, che vedrebbe la frase “RDR2 rinviato? Non c’è 2 senza 3” padroneggiare sull’account ufficiale Twitter della grande N. E’ possibile che un suo dipendente, senza autorizzazione ufficiale, si sia divertito ad imitare quanto fatto da Nintendo Switch Italia con Donkey Kong, riprendendone la frase per annunciare l’uscita nel 2020 di Red Dead Redemption 2 non solo per le piattaforme Sony e Microsoft, ma anche per Nintendo Switch. Ma se fosse stata davvero Nintendo a voler pubblicare questa frase per poi rimuoverla subito dopo, non è da escludere che dietro al possibile rinvio del gioco da parte di Rockstar Games ci sia un accordo segretissimo tra Nintendo e lo stesso Sam Houser di Rockstar che, al momento, terrebbe nascosta la notizia a tutti i suoi dipendenti. Lo scopo di Nintendo sarebbe di far uscire la versione Switch del gioco in contemporanea a quelle PlayStation e Xbox, mettendo le due rivali in difficoltà in quanto offrirebbe l’attesissimo western AAA anche sulla portatile Nintendo, console preferita da milioni di gamers tra cui viaggiatori e pendolari.
Qualunque sia la verità, per Rockstar non poteva esserci bufera peggiore nel periodo di Pasqua. Ora Sam Houser è davvero nei guai: qualunque decisione prenda, non solo porterebbe alle sicure dimissioni di almeno due dipendenti non concordi con quanto deciso, ma rischierebbe un netto calo delle quotazioni della società nonchè ulteriori investimenti necessari per rifare il finale nel caso si decida di rifarlo. Secondo il New York Times, un indeciso Houser avrebbe chiesto di andare anche in diretta Twitch, in modo da non poter cambiare idea in diretta una volta comunicata la sua decisione.
Come andrà a finire la faccenda su Red Dead Redemption 2? Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.