Concepito inizialmente come un remake (non ufficiale) di Clock Tower dallo sviluppatore Chris Darill, Remothered: Tormented Fathers è un survival horror realizzato in Italia, già presente su PC da qualche mese ed ora arrivato sulle console casalinghe, che richiama un’epoca in cui i classici del genere nacquero. A quel tempo, gli editori giapponesi ci hanno portato titoli del calibro di Haunting Ground, Rule of Rose, Silent Hill 2, Fatal Frame e, ovviamente, Clock Tower 3. Oggi questi giochi evocano inequivocabilmente la nostalgia di un tipo di gioco survival horror ritrovato solo nei primi anni 2000. Remothered: Tormented Fathers ha cercato di ottenere lo stesso tipo di esperienza unica che quei giochi riuscirono ad offrire all’epoca, così da ottenere un survival horror psicologico che bilancia le convenzioni di gioco moderne con l’aspetto, le sensazioni e la tensione dei classici del genere.
La premessa alla base di Remothered è deliziosamente semplice. Nei panni di una donna di nome Rosemary, i giocatori si ritrovano al di fuori della tenuta di Richard Felton – un uomo ricco e malato, la cui figlia Celeste è scomparsa alcuni anni fa. Rosemary, per ragioni inizialmente non pienamente rivelate al giocatore, è alla disperata ricerca di Celeste, e pensa che Felton possa essere il suo assassino. Dopo un incontro molto conflittuale con Felton, Rosemary viene scortata fuori dal suo custode ma durante la notte riesce a rientrare di nascosto. Sfortunatamente per Rosemary, Felton non è solo un individuo malato, ma è anche violentemente instabile. Ben presto si ritrova rinchiusa in una villa con un vecchio omicida armato di falce e un mistero che deve essere risolto.
La storia di Remothered è una storia che può essere un po’ difficile da seguire, a volte, perché le scene della storia sembrano un po’ strane, un po’ troppo accentuate. Anche i dialoghi possono dare l’impressione di essere troppo esagerati, con linee di dialogo intese a sembrare profonde ma che in realtà si presentano come qualcosa di forzato (qualcosa di non familiare per i fan dei giochi horror dell’era PS2). Ma, per la maggior parte, Remothered fa un grande lavoro di trasportarti nel suo mondo perverso e malato. Lo storytelling merita davvero un grande plauso, così come per il doppiaggio (solo in inglese, con sottotitoli in italiano) – entrambi sottolineano i sorprendenti valori di produzione e l’attenzione al dettaglio, elevando il gioco ben al di sopra della maggior parte dei titoli horror indie che ho giocato. Sono sorpreso che Remothered costi anche così poco perchè sul mercato ci sono molti giochi indie peggio realizzati o meno sorprendenti che costano di più.
Rosemary – che assomiglia molto a Jodie Foster nel Silenzio degli innocenti – entra nella tenuta Felton senza mezzi con cui difendersi dalle minacce della casa. Remothered è tutto basato sulla furtività e sull’evasione. Gli elementi difensivi e di diversione sono le uniche cose che puoi usare contro un nemico. Io sinceramente non ho sfruttato al massimo gli oggetti di diversione fino alla fine del gioco, però puoi posizionare cose come un orologio o una radio da qualche parte sul terreno in qualsiasi momento per dirigere uno stalker lontano dal tuo percorso. In alternativa, alcuni di questi oggetti possono essere lanciati attraverso una stanza per creare un suono così da attrarre il nemico e, quando si trovano in una situazione disperata, lanciati contro un nemico per stordirli temporaneamente. Oggetti difensivi come coltelli e cacciaviti sono utilizzabili solo quando veniamo afferrati da un nemico così da usarli per stordirli per un periodo di tempo abbastanza lungo perché Rosemary scivoli in un armadio o sotto un divano. Bisogna stare attenti a non usare il pulsante della corsa troppo spesso perchè, anche se si è fuggiti da un attacco, il suono che facciamo punterà il nemico direttamente verso di noi.
Il gioco non è particolarmente difficile a causa della sua mancanza di combattimento. I punti di salvataggio manuali sono generosamente disponibili e c’è il salvataggio automatico occasionale in scenari scriptati. Forse la sfida più grande che i giocatori di Remothered dovranno affrontare sono i vari enigmi della casa. Puzzle in cui dovremo trovare dei semplici oggetti nella villa di Felton che sbloccano nuovi percorsi da esplorare per Rosemary. La sequenza per progredire nella storia è abbastanza lineare e una schermata di obiettivi fornisce indizi contestuali chiari su ciò che deve essere fatto. Ma se non si esplora al meglio ogni nuova stanza della casa, o non si presta attenzione al testo sullo schermo, potrebbe essere necessario tornare indietro alcune volte per completare il prossimo obiettivo.
Una fonte di confusione per diversi giocatori riguardava due ostacoli che necessitavano necessitavano entrambi delle batterie per potersi attivare. Uno usa una singolare “batteria” e l’altro usa “batterie” al plurale. Mancare questo dettaglio significherà rivisitare diversi piani della casa, il che può essere frustrante dato il lento movimento di Rosemary per evitare di essere rilevata dai nemici. Le fasi successive aumentano la difficoltà eliminando i nascondigli e/o gli elementi di difesa.
La direzione artistica di Remothered è semplicemente fantastica. Simile a giochi come Clock Tower 3 e Rule of Rose, Remothered trasporta i giocatori in ambienti adornati con decorazioni grigie e datate. I mobili e tutto ciò che puoi trovare nella, una volta considerati lussuosi, ormai sono tutti rovinati dal tempo e dall’abbandono. La tenuta di Felton è inquietante e le immagini che il gioco regala sono impressionanti. Ma una buona grafica e un design artistico non significano nulla senza una’adeguata inquadratura. Al di là dei soli filmati, Remothered brilla sempre. Ogni tanto infatti, proseguendo sempre più nell’avventura mi sono soffermato a realizzare qualche screenshot occasionale.
Nella sua breve (ma non troppo) durata di 5-6 ore, Remothered fa un lavoro eccezionale rendendo i suoi antagonisti memorabili e spaventosi. La fragile forma di Felton è ingannevolmente forte, e il suo abbigliamento (un grembiule da macellaio e nient’altro) è bizzarro. Le sue divagazioni possono essere ascoltate da tutta la casa e attraverso le mura; girarsi dietro un angolo e trovarsi faccia a faccia con lui è un vero spavento che avviene naturalmente attraverso il gioco. Ma Felton non è l’unico chiuso nella villa con Rosemary. Gli incontri con questi altri antagonisti sono i punti salienti del gioco. Le scene ambientate nella cantina e nell’attico sono particolarmente degne di nota.
Remothered: Tormented Fathers ha fatto molta strada dalle sue origini come progetto fan di Clock Towe . È più che un omaggio a una singola serie o uno stile di survival horror; dopo aver terminato il gioco si è guadagnato il suo posto accanto ai classici del genere. Lo sviluppatore Stormind Games e il leader Chris Darril hanno distillato ciò che rende questi giochi così iconici in un nuova IP che mi auguro vivamente di diventare una serie in più parti. Per tutti quelli là fuori che piangono la mancanza di “veri” giochi survival horror, le vostre preghiere potrebbero esser state esaudite.
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