Si è tenuta oggi nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco di Milano la conferenza stampa di presentazione di Milan Games Week, il principale consumer show videoludico italiano, che dal 5 al 7 ottobre porterà nel capoluogo lombardo il meglio dell’industria videoludica italiana e internazionale. Per la prima volta nella storia della kermesse, quest’anno AESVI – l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia – e il Comune di Milano hanno voluto celebrare insieme l’importanza dell’evento per la città, importanza testimoniata anche dai numeri record dell’edizione del 2017: con 148.000 visitatori (+7% vs 2016) e 150 espositori presenti (+50% vs 2016), Milan Games Week è oggi, per partecipazione di pubblico, il terzo evento dedicato ai videogiochi più grande d’Europa. Anche quest’anno Intesa Sanpaolo è partner istituzionale di Milan Games Week.
“Oggi è un giorno importante per AESVI e per Milan Games Week, questa conferenza stampa in una cornice storica e importante per la città di Milano ci riempie d’orgoglio e ci conferma l’attenzione nei confronti di una manifestazione che è riuscita a crescere costantemente negli anni fino a raggiungere i quasi 50 mila metri quadri dei tre padiglioni di questa edizione”, ha dichiarato Paolo Chisari, Presidente di AESVI. “Passare dai 30 mila partecipanti della prima manifestazione ai quasi 150 mila dell’anno scorso testimonia una crescita importante dell’attenzione nei confronti di un fenomeno, quello dei videogiochi, che appassiona oltre 17 milioni di italiani e vede la Lombardia in prima fila per numero di aziende presenti sul territorio”.
La conferenza stampa di presentazione di Milan Games Week è stata infatti l’occasione per sottolineare l’impatto positivo della manifestazione e dell’industria dei videogiochi sul territorio della città di Milano e della Lombardia. Secondo il terzo censimento dei game developer italiani realizzato da AESVI, la produzione di videogiochi in Italia coinvolge circa 120 studi di sviluppo in Italia, il 22% dei quali ospitati dalla provincia di Milano.
A margine della conferenza stampa è stato inoltre possibile scoprire con Marco Arena, CEO dello studio di sviluppo indipendente italiano Beyond The Gates il gioco in Virtual Reality “Beyond The Castle”, nel quale è possibile calarsi nei panni di un arciere che nella Milano rinascimentale difende il Castello Sforzesco da attacchi nemici. Beyond the Castle si inserisce nel percorso di avvicinamento tra musei italiani e videogiochi, e nella relazione sempre più stretta tra i Musei del Castello Sforzesco e le nuove forme di comunicazione del patrimonio culturale. I Musei del Castello Sforzesco hanno aderito nel 2017 al primo International Game Camp – una manifestazione sostenuta da Fondazione Cariplo Progetto IC Innovazione Culturale per incoraggiare lo scambio tra designer di giochi internazionali ed esperti italiani nel campo del Cultural Heritage – mettendo a disposizione di giovani game designer oltre 100 immagini di opere del proprio patrimonio (www.internationalgamecamp.com
La nostra prova di Beyond the Castle
Dopo la conferenza stampa di presentazione di Milan Games Week abbiamo avuto un appuntamento con gli sviluppatori di Beyond the Gate per provare il loro titolo pensato per unire il divertimento con l’apprendimento.
Dopo un tour storico delle merlate del Castello Sforzesco siamo giunti alla Torre dei Falconieri in cui è avvenuta la nostra prova del gioco con un HTC Vive. Essendo un titolo location based, pensato e sviluppato per essere giocato nel castello milanese, lo scopo del gioco è quello di immergerci nella Milano del XV secolo. Oltre le parti istruttive narrate da un’ intelligenza artificiale il gioco offre la possibilità di difendere le mura del castello dalle sue merlate provando prima con un arco e poi con una delle prime armi da fuoco dell’epoca. Ovviamente non vedremo sangue o il volto dei nemici (per il pubblico giovane per cui è pensato), nella nostra prova dovevamo colpire dei bersagli o distruggere semplicemente dei cannoni. Infine vi aspetta un semplice quiz per vedere se siete stati attenti durante le spiegazioni storiche. Il livello tecnico è soddisfacente, semplice ma immersivo, soprattutto se pensato a giovani o magari adulti che non hanno mai provato la realtà virtuale.
La parte ludica quindi è molto semplice ma è funzionale per avvicinare piccoli e grandi alla storia del Castello Sforzesco. Sicuramente si tratta di un esperimento riuscito e che speriamo sia solo l’inizio per introdurre anche i videogiochi nei musei italiani.