La maratona delle maratone, una delle gare più ostiche della storia, il primo appuntamento annuale per ogni appassionato. A 40 anni dalla prima edizione della Parigi-Dakar, il videogioco Dakar 18 sbarca sulle nostre console.
Sviluppato da Bigmoon Entertaiment e pubblicato da Deep Silver, Dakar 18 ci offre la possibilità di partecipare al Rally Raid più famoso al mondo, catapultandoci in mezzo alla sabbia.
Catapultati nel gioco!
Subito dopo l’avvio saremo accolti da un tutorial obbligatorio, nel quale verremo introdotti (in maniera fin troppo sbrigativa) alla disciplina dei rally raid. Successivamente passeremo all’azione vera e propria con pochi attimi per comprendere cosa bisogna fare senza perdersi.
L’occhio rimane deluso
Da un gioco simile, ci si aspetterebbe di essere investiti da bufere di sabbia, di vedere il terreno muoversi sotto le nostre ruote alzando una coltre di granelli sabbiosi. Ma questo non succede.
La poligonazione dei veicoli non è del tutto insufficiente, discorso diverso va fatto per quanto riguarda il comparto di luci e ombre, l’aspetto degli elementi del paesaggio quali palme e rocce ad esempio, che risulta poco al di sopra rispetto ai livelli grafici degli ultimi titoli PS2.
Benvenuti nel menù iniziale (Finalmente!)
Terminato il tutorial, avremo accesso finalmente al menù iniziale del gioco che si presenta graficamente piacevole e di facile utilizzo. Lo schermo è suddiviso in 5 sezioni verticali: Avventura, Multigiocatore, Esplora, Classifiche ed Opzioni.
Avventura
Tramite questa modalità si accederà all’evento vero e proprio, potendo scegliere tra 5 categorie di veicoli: Auto, Moto, Camion, Quad e SXS. Ognuno di questi mezzi si differisce dagli altri per il diverso stile di guida da adottare.
Partendo dalle Auto si può trovare un controllo ben bilanciato, un buon feedback dei comandi che aiuta subito a spingere ad una velocità elevata.
Diverso discorso va fatto nel momento in cui si sceglie di gettarsi nell’avventura alla guida dei pesanti ma potentissimi Camion. Si nota immediatamente la differenza di approccio necessario, con una guida più attenta e (ovviamente) meno spericolata. Degna di nota la possibilità dell’inserimento delle Marce Ridotte per le scalate più difficili ed impervie, da pianificare con più calma rispetto alle auto.
Nella gara reale i Camion oltre ad effettuare la propria gara offrono servizio ed assistenza alle auto della stessa scuderia, in quanto son presenti 3 persone sul mezzo e non due: Pilota, Navigatore e Meccanico, che all’occorrenza presterà assistenza ai passeggeri dell’auto in difficoltà.
Il consiglio personale è quello di cominciare l’avventura con la categoria SXS, piccoli buggy fuoristrada mono-marcia con lunghe sospensioni, molto leggeri ed agili. Non avrete la velocità di punta degli altri veicoli, ma risultano molto più gestibili da un neofita, consigliati appunto per chi è alle prime armi.
Avviando il gioco con le Moto e i Quad il giocatore verrà avvisato dell’assenza del navigatore, cosa che, almeno in teoria, dovrebbe rendere più difficoltoso completare le tappe correttamente. In realtà sia le moto che i quad non godono di una guida ben progettata, rendendo le tappe una mera questione di navigazione. Difatti con le moto è praticamente impossibile cadere, salvo errori volontari, e con i quad non è fattibile ribaltarsi, nemmeno proseguendo ad alta velocità sulle dune più impervie.
Soprattutto guidando questi mezzi si nota che le reazioni dei veicoli sono praticamente sempre identiche.
Al di fuori della modalità principale, troviamo la sola modalità Esplora, contenente il Tutorial iniziale, l’allenamento (che prevede delle lezioni pre-impostate da seguire in ordine obbligatorio) e la Caccia al tesoro, nella quale si utilizzerà il veicolo scelto nella modalità principale e che prevede un’esplorazione nell’Open-World desertico senza riferimenti, alla ricerca di oggetti casuali.
Fondamentalmente frustrante e poco divertente.
Multiplayer e classifiche
La sezione Multiplayer non ha bisogno di spiegazioni, basti solo sapere che si può giocare online in corse epiche contro gli avversari. La sezione Classifiche invece comprende le statistiche calcolate con i tempi della Dakar che state svolgendo nella sezione Avventura del videogioco.
Opzioni
Questa sezione comprende la possibilità di apportare modifiche alle specifiche dell’audio, della risoluzione grafica e, cosa molto gradita, è possibile personalizzare al 100% i comandi. Presente anche il setup dei veicoli anche se molto, ma molto limitato: sarà possibile solo cambiare i parametri delle sospensioni da morbide a medie oppure dure.
Ci si aspetterebbe di ricevere imput diversi in base al terreno e alle condizioni esterne, come ad esempio sobbalzare passando sopra le rocce o sulle dune, ma questo non accade. O meglio accade in parte: l’unica variazione considerevole si ha quando si passa sulla fanghiglia rimanendo impantanati.
Altra cosa deludente è l’effetto del sole sul nostro parabrezza: una manciata di pixel messi assieme e disposti casualmente. Passando alle cose ben pensate è la possibilità di impostare la difficoltà di gioco che, per il livello più basso dei 3 presenti, prevede che il giocatore venga aiutato nella navigazione da un pallino giallo sulla bussola, rendendo il tutto più semplice.
Attiva nei primi due livelli di difficoltà la possibilità di tornare al precedente waypoint subendo, però, una pesante penalizzazione in termini di tempo.
Direttive sbagliate e… quante cose da guardare!
Grande delusione è il navigatore: dando le direttive in ritardo per la navigazione, rende un vero e proprio inferno ambientarsi nel deserto. L’impossibilità di modificare la lingua parlata nella nostra italiana, rende fondamentale riuscire a leggere le traduzioni nella parte bassa dello schermo.
Proprio la divisione dello stesso è un po’ confusionaria dovendo tener d’occhio il roadbook, la bussola, i checkpoint, i suddetti sottotitoli e, purtroppo in ultimo piano, la strada da seguire. Fondamentale è il nostro roadbook, un elenco di istruzioni da seguire passo passo per non perdere la retta via, dato il pessimo tempismo del nostro amico navigatore.
Il roadbook può essere impostato su “Completo” con le informazioni in basso a destra, oppure “Semplice” ben poco differente dall’altra opzione, ma molto più comodo da consultare, data la posizione centrale dello stesso.
Considerazioni finali
Dakar 18 è un titolo azzoppato da troppi difetti, risultando anche di non chiara concezione, in quanto non troppo realistico, né completamente dedicato ai novizi della disciplina. Abbiamo provato in questo caso la versione PlayStation 4, speriamo in patch valide che migliorino l’esperienza di gioco. Purtroppo al momento la versione 1.01 non può raggiungere pienamente la sufficienza.
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