Ci sono giochi che spesso nascono sotto una cattiva stella, incapaci di soddisfare le aspettative dei fan. Fallout 76 verrà ricordato come uno dei titoli più discussi dell’intero panorama videoludico, ed è considerato da molti il capitolo peggiore della serie. Senza dilungarci ulteriormente sulle critiche rivolte all’ultimo lavoro della Bethesda vi rinviamo alla nostra recensione. Come è ormai prassi per tutti i prodotti dotati di una componente multiplayer, l’evento dedicato alle festività natalizie comporta una serie di piccole modifiche all’universo di gioco. Nel caso in questione le skin dedicate sono vendute separatamente nello store del gioco.
L’Atom Shop è il classico negozio preposto alle microtransazioni, in cui i giocatori interessati possono convertire i soldi reali in valuta virtuale. L’acquisto dei prodotti contenuti non influisce in alcun modo sull’esperienza, e in questo Fallout 76 non fa eccezione. Il fattore che ha scatenato ancora una volta la rabbia degli utenti sono i prezzi abbinati ai nuovi elementi natalizi. Il set con l’abbigliamento di Santa Claus o la variante introdotta per personalizzare il proprio C.a.m.p. hanno un costo che si aggira intorno ai 20€, considerato a dir poco “eccessivo”.
Non entrando nel merito di una polemica che riteniamo alquanto “sterile” vista l’assoluta accessorietà degli oggetti in questione, ci resta solo un dubbio leggittimo. Ormai il gioco è acquistabile intorno ai 40€ e la scelta di proporre skin con un importo pari al 50% dell’intero “pacchetto” è sicuramente discutibile, vista l’aria che tira. I 500 Atoms regalati a tutti gli utenti sono apparsi a molti come una presa per i fondelli più che una sorta di “risarcimento” per le insufficienze del titolo, e tutti attendono ben altre novità per rilanciare il brand.
Con la speranza di potervi riferire al più presto notizie positive su Fallout 76, vi ricordiamo che è il gioco è disponibile su PlayStation 4, PC e Xbox One.