I Videogames del genere “battle royale” sono considerati da molti come la “moda del momento”. In realtà il successo di titoli come Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds oltre a non essere “casuale” è la dimostrazione di quanto le meccaniche proposte vadano incontro ai desideri del pubblico, superando di gran lunga l’interesse momentaneo. Per quanto non semplici da padroneggiare e spesso basati su un’unica modalità di gioco, queste guerre “globali” vantano svariati milioni di appassionati, e registrano cifre record nella voce “incassi”. Che vi piacciano o meno, siamo ormai di fronte ad un fenomeno con cui tutte le software house devono fare i conti. Perfino brand storici come Call Of Duty e Battlefield hanno dovuto “adeguarsi”, legando la propria sopravvivenza alla presenza di una modalità di questo tipo.
Realm Royale di Hi-Rez Studios nasce dalle ceneri di Paladins: Battlegrounds, e dopo la pubblicazione avvenuta lo scorso Giugno su PC è disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One. Dopo aver provato a lungo la Open Beta della piattaforma Sony, siamo pronti a condividere le nostre prime impressioni con voi.
Battle Royale in Salsa RPG
Una volta completato il breve tutorial che introduce i comandi del gioco, si viene subito messi di fronte al primo elemento “originale” della produzione. I quattro personaggi disponibili (Guerriero, Assassino, Mago e Arciere), sono diversificati in base ad una classe di appartenenza. In puro stile GDR ognuno di loro ha caratteristiche specifiche, capaci di adattarsi ad ogni stile di gioco. Ad esempio un assassino avrà la possibilità di scattare velocemente per un breve tratto, così come un mago potrà volteggiare verso un luogo più “sicuro” qualora si trovasse in una situazione critica. Quello che troverete sul campo di battaglia vi consentirà di potenziare o modificare la vostra “mossa speciale” a cui va aggiunta la possibilità di usare magie sia di tipo difensivo che offensivo. Preferire una classe invece che un’altra vi permetterà di accumulare punti esperienza, utili all’acquisizione di nuove skill.
Seppure quattro categorie appaiano numericamente poche, è impossibile non notare l’ottimo lavoro di bilanciamento delle stesse. Ognuna è dotata di propri pregi e difetti, e la scelta modifica sensibilmente il gameplay. Un sistema sicuramente inedito per il genere, capace di fornire una maggiore profondità alle sessioni. Inoltre ogni singolo elemento che troverete è contraddistinto da un diverso grado di “rarità” che influirà sull’effetto e sulla durata dello stesso. Inutile aggiungere che il reperimento degli oggetti migliori sarà sempre e comunque una questione di fortuna.
Un Pollo Nella Forgia
Nella beta di Realm Royale è presente una sola modalità, che ci metterà contro 99 giocatori da affrontare in singolo, in coppia, oppure in una squadra composta da quattro elementi. Una volta lasciata la simpatica aeronave, il nostro compito sarà quello di sopravvivere agli agguati avversari, nella spasmodica ricerca di forzieri contenenti armi, abilità e consumabili. Le meccaniche del titolo non differiscono da quanto visto in produzioni simili. L’obiettivo è sempre quello di rifornirsi degli oggetti migliori, raggingendo la zona sicura prima che l’immancabile nebbia letale ci elimini dalla partita. Un sistema tanto noto quanto “abusato” a cui l’opera degli Hi-Rez prova comunque a fornire qualche sensibile “aggiunta”.
Quella sicuramente di maggior rilievo è costituita dalla Forgia. Tutto quello che valuterete come inutile, che sia eccedente o semplicemente duplicato, potrà essere convertito in frammenti da riutilizzare in appositi punti della mappa. Gli enormi “forni” verranno incontro alle vostre esigenze in base al numero di risorse investite, vi basterà raggiungerli e attendere il tempo necessario alla manodopera. Inoltre in queste ambientazioni protrete riportare in vita i membri della vostra squadra che sono stati sconfitti, a patto che non abbiano abbandonato la sessione.
Una “seconda chance” riservata ad ogni giocatore, che prima di essere eliminato si ritroverà trasformato in un pollo. Il goffo pennuto non avrà altra possibilità che tentare la fuga, saltellando verso un riparo sicuro. Qualora siate abbastanza abili ( e fortunati) dallo sfuggire ai colpi nemici nei 20 secondi successivi alla “mutazione”, verrete riportati alle vostre sembianze seppur ridotti in fin di vita. È evidente come il gameplay del titolo proponga delle meccaniche sicuramente originali e divertenti, strizzando l’occhio ad una componente ruolistica estremamente semplice e immediata.
Fortnite-style
Dal punto di vista tecnico la versione di “prova” di Realm Royale mostra un comparto di buon livello, impreziosito da uno stile grafico accattivante e da un mondo di gioco discretamente caratterizzato. Fin dalle prime battute il gioco vi ricorderà inevitabilmente Fortnite, mostrandosi ancora più “fumettoso” e tondeggiante. Da questo punto di vista il paragone con il titolo di Epic Games risulta essere alquanto “impietoso”. Il battle royale più giocato al mondo sovrasta il gradevole concorrente sotto tutti i punti di vista, essendo dotato di texture sensibilmente più curate e pulite. Con questo non vogliamo affermare che l’opera degli Hi-Rez non sia bella da vedere, ma non è immune da diverse sbavature, che vanno dalle animazioni poco “convincenti” fino alle frequenti compenetrazioni poligonali.
La mappa per quanto variegata dalle zone climatiche, presenta una qualità altalenante con diverse sezioni trascurate e povere di elementi. Non è ovviamente da escludere un miglioramento di questo aspetto con la versione “definitiva”, che potrebbe ribaltare il nostro giudizio. Dal punto di vista del sonoro, non c’è praticamente nulla da eccepire, grazie alle musiche in pieno tema fantasy e agli effetti che per quanto poco “realistici” sono perfettamente inseriti nel contesto. I server del gioco hanno mostrato una buona stabilità, garantendo un matchmaking veloce e sessioni prive di lag e crash.
Una Prova Convincente
Nel complesso Realm Royale è sicuramente un titolo ricco di potenzialità. La prova ci ha mostrato un battle royale curato e divertente, in grado di distinguersi dalla folta e agguerrita concorrenza. L’ambientazione fantasy unita alla semplice componente ruolistica lo rendono un’esperimento riuscito, capace di aggiungere elementi inediti al genere. Molte delle meccaniche proposte prendono spunto dal precedente Paladins: Battleground, risultando migliorate praticamente in ogni aspetto. Vista la natura “free to play” (che non esclude l’accessorio sistema di microtransazioni) ci sentiamo di consigliarlo a tutti gli amanti di questa tipologia di videogames, con la speranza che la versione “completa” risolva le imperfezioni tecniche riscontrate.