Dopo il rinvio del primo raid dedicato a The Division 2, Ubisoft continua con il suo lavoro di perfezionamento del popolare shooter MMO. La patch 3.0 è stata rilasciata durante la giornata di ieri, e oltre al classico “bug-fix”, contiene una serie di novità legate al gameplay. La prima riguarda un bilanciamento complessivo del livello di difficoltà, ed in particolare il grado di sfida proposto nelle modalità “difficile” e “eroico”. Entrambe hanno subito un livellamento verso il basso, che renderà più accessibili le battaglie contro i boss elite dotati di un nome. Questi avversari speciali saranno meno aggressivi, e il “nerf” apportato renderà le loro corazze più vulnerabili ai proiettili degli agenti.
Uno dei problemi segnalati dalla community del titolo è quello che investe lo status del personaggio dopo che è stato rianimato da uno degli alleati. Spesso capitava che il giocatore riportato in vita fosse afflitto da una misteriosa fase iniziale di stordimento, che lo rendeva più lento nei movimenti e nell’utilizzo dei kit riparatori dell’armatura. L’aggiornamento ha eliminato il bug, rendendo entrambe le funzioni più rapide ed efficaci. Gli NPC coinvolti negli assalti agli avamposti (oppure occupanti uno degli stessi), presenteranno una maggiore varietà nel design, ovviando all’inconveniente che li rappresentava tutti estremamente simili tra loro. Infine, con la terza invasione settimanale dei Black Tusk, potrete finalmente creare lo sniper esotico Nemesis. Nell’attesa di maggiori informazioni riguardanti “Operation Dark Hours”, vi annunciamo che la patch 3.0 non necessiterà di alcun download aggiuntivo, visto che è un update introdotto automaticamente nei server del gioco.