Si dice che la voce sia come un’impronta digitale, non ne esistono al mondo due identiche. Ogni voce è unica. Anche la voce di Massimo Marinoni lo è. Siamo riusciti a contattarlo “al codec” grazie alla collaborazione degli amici del canale Four To Play e della redazione di Metal Gear Planet. Insieme a loro abbiamo fatto due chiacchiere con Otacon, ma anche Spyro, Grey Fox, Cavalcante de Cavalcanti e… no, la lista rischia di farsi lunghissima. Di seguito troverete i punti salienti dell’intervista, proposta in versione integrale in fondo a questo articolo.
Ci troviamo davanti ad un doppiatore e quindi dobbiamo chiederti, come hai scelto questa professione?
Stavo cercando qualcosa che mi permettesse di mettere a frutto la mia laurea in una scuola di arte drammatica di Londra e dopo vari tentativi di recitare in Tv e al cinema ho optato per il doppiaggio che mi è sembrato più congegnale.
E perchè? Cosa lo rende unico?
A differenza della normale recitazione nel doppiaggio il tempo è molto più risicato ma lo svolgimento è quasi lineare; entri concentrato come un Ninja sul lavoro, registri più e più volte finché non hai la perfezione. Nella recitazione la tua vita è scandita dall’attesa; trucco, andare in scena, chiamata da parte del regista, dell’agente… E’ un susseguirsi di momenti di attesa.
Metal Gear Solid, e non solo. Uno dei personaggi che hai preferito interpretare?
Direi Grey Fox; mi sento Ninja anche se non lo sono, mi sento Forte anche se non lo sono, sento la filosofia del Samurai anche se non mi appartiene. Se invece penso a Spyro, ad esempio, ecco il draghetto è stato capace di farmi tornare bambino. Di Cavalcante, ma di tutto l’inferno di Dante, ho adorato l’esercizio che è stato, la recitazione si basava sull’espressività anche del respirare.
Vivi a Londra da Anni, pensi di tornare in Italia?
Sì, per vacanza. Ma dopo tanti anni mi sono abituato a vivere fuori dal mio paese e inoltre se penso ad un cambiamento, vorrei vivere più a contatto con la natura, più vicino alla reale essenza dell’Uomo.
Come si sta evolvendo il mondo del doppiaggio nei videogiochi?
Beh, il doppiaggio in generale si sta evolvendo. Sarà sempre in evoluzione. Da quello che percepisco si sta andando nella direzione di una maggiore aderenza al naturalismo, meno impostazione e più sentimenti reali. Meglio così.
Questo è solo un minimo assaggio della nostra chiamata codec. Erano solo due chiacchiere con Otacon, o forse è meglio dire con Massimo. Buon divertimento!