Dopo una lunga assenza, torniamo a riproporvi “I Fenomeni del Multiplayer”, la nostra rubrica più ironica e politicamente scorretta. Ancora una volta, l’obiettivo di questo articolo sarà quello di eliminare una determinata tipologia di giocatori dalle sessioni multiplayer di alcuni titoli al fine di preservare la sanità mentale dei partecipanti. Acquistare un videogame non comporta l’obbligo di giocarci, tanto più se il prodotto è poco incline alle proprie abilità e i risultati ottenuti nelle playlist sopracitate sono deludenti. Vi basterà espellere il disco dalla vostra piattaforma di gioco, riporlo con cura nella custodia e provare a rivenderlo al miglior offerente o bruciarlo – senza dare fuoco all’abitazione. In alternativa, potrete scambiarlo con un prodotto più adatto a voi, come: “impariamo i numeri con Peppa Pig” o capolavori quali la serie dei Teletubbies. Il vostro gesto soffocherà l’istinto omicida in milioni di utenti e, nel suo piccolo, contribuirà alla pace nel mondo. Vi ricordiamo che non ce l’abbiamo con chi sbaglia, ma con chi non si impegna a migliorare e giocare con cervello anche dopo ore e ore di gioco a commettere sempre gli stessi errori, e morire negli stessi due-tre modi in maniera ripetuta. Errare è umano, perseverare è diabolico.
La saga di Call of Duty è da sempre una calamita per i “noob” e i giocatori totalmente incapaci. Non fa eccezione l’ultimo, incredibile Modern Warfare, autentica sorpresa del 2019 e titolo capace di rilanciare la serie nell’Olimpo degli sparatutto. Un nuovo motore grafico, una campagna indimenticabile e un comparto multiplayer “granitico” e ricco di varianti sono le principali caratteristiche di un prodotto entusiasmante; un giusto premio a tutti gli acquirenti rapinati da Black Ops 4 e dal suo vergognoso abbonamento stagionale. Il successo dell’ultimo lavoro di Infinity Ward è stato frutto di un incontenibile passaparola avviato poche ore dopo il lancio, che ha avuto l’effetto di attirare vecchi e nuovi fan della saga, inclusi purtroppo i nostri “nemici”. Qualora doveste identificarvi in una delle tipologie che seguiranno, vi abbiamo già fornito diverse soluzioni, a cui aggiungiamo quella di arruolarsi nell’esercito (per vivere una vera guerra sulla vostra pelle) e il bricolage.
Il Troll
Figura da sempre presente nel genere degli FPS multigiocatore e che ha trovato una nuova ragione di esistere in MW. Il troll ha un unico obiettivo: quello di ostacolare in tutti i modi la sua squadra. Le tattiche utilizzate sono probabilmente frutto di un’infanzia difficile, aggravata dalla sindrome dell’abbandono e dalla necessità di attirare su di sé tutte le attenzioni, nonostante la natura poco lusinghiera di quest’ultime. Vi basteranno pochi secondi per individuarne uno e ancor meno per iniziare ad odiarlo. Il Troll rivela la sua e la vostra presenza ai nemici scaricando interi caricatori verso il cielo o verso un’incolpevole parete. Una volta rimasto a secco e (ahinoi) ancora in vita, provvederà ad ostruire le vostre linee di tiro, visto che i proiettili alleati non lo attraversano. Dopo aver scelto la sua vittima, la seguirà come un’ombra saltellandogli davanti o restando immobile al fine di precludergli la visuale. Disattivare l’audio della chat sarà necessario per evitare le sue risate di scherno, oltre a mantenere pulita la vostra fedina penale. L’unica contromisura da adottare sarà quella di abbandonare la sessione di gioco, penalizzati da una sconfitta immeritata ma consapevoli di aver conservato la sanità mentale.
Il Camper
Da sempre la categoria più odiata e onnipresente del genere, rafforzata nella fattispecie dalla possibilità di sfruttare interamente i ripari posizionando l’arma sugli spigoli. Il camper conosce a memoria tutti gli scenari del gioco e adotta metodicamente determinate posizioni per nascondersi. Appena avviata la partita, correrà verso la sua tana, preferibilmente un luogo chiuso dotato di finestre, disseminando di trappole ogni punto d’accesso. Qualora finiate in una delle sue claymore, cariche a controllo remoto o mine antiuomo, lascerà momentaneamente il suo angolo preferito per sostituirla, visto che ha una cassa di munizioni a ricarica periodica tra le abilità equipaggiate. Il suo unico scopo è quello di collezionare il maggior numero possibile di uccisioni, e pazienza se la sessione ha obiettivi da raggiungere o piastrine da raccogliere. Un solitario soggetto patologico, ossessionato dal kill rate e probabilmente convinto di essere un “pro player” – nonostante conosca soltanto i tasti dedicati alla mira e allo sparo. Armatevi di pazienza e soprattutto della resistenza ai danni da esplosivo, scovatelo e occupatene il rifugio fino al suo ritorno, che avverrà sicuramente pochi secondi dopo il respawn. Rovinargli la media e rivoltargli contro la sua tattica odiosa vi regalerà una sensazione di piacere ai limiti dell’indescrivibile.
Il Veterano
Uno dei casi psichiatrici più interessanti per gli esperti del settore, essendo di fronte ad un personaggio immerso nel suo mondo immaginario e completamente avulso dalla realtà manco fossimo tornati ai tempi di StoneMountain64. Il Veterano ha tutti gli episodi di Call of Duty sullo scaffale, un poster di Shroud sul letto ed è convinto di essere un fenomeno in qualsiasi capitolo della serie, visto che “li ho giocati tutti!”. La totale assenza di obiettività e autocritica lo porta a pensare che l’esperienza pregressa basti a primeggiare anche nell’ultima opera di Infinity Ward – peccato che non si renda conto dell’esatto contrario. Questo personaggio agisce in preda alle convulsioni, avendo settato la sensibilità dei controlli al massimo, in quanto apparentemente l’unica adatta alle sue innate abilità di killer. Lo troverete a mirare e spostarsi in modo rapido e totalmente inutile in giro per la mappa, adoperando gli equipaggiamenti nei luoghi e nei momenti sbagliati, ed effettuando lo switch tra le armi primarie e secondarie senza motivo. Dopo che lo avrete facilmente abbattuto per la ventesima volta inizierà a gridare come un ossesso, accusandovi di essere dei “cheater”, pronto a mettere una taglia sulla vostra testa con l’accusa di “lesa maestà”. Nonostante la pietà che proverete per un simile livello di disagio, non potrete fare altro che finire con il detestarlo, visto che trascinerà l’intera squadra nel baratro della sconfitta.
Il Bruco
Dopo aver assistito impotenti ai soldati “canguro” che saltellano senza motivo (effettuando inspiegabili rotazioni di 360 gradi) con la vana speranza di colpire qualcuno, in Modern Warfare è stata aggiunta una funzione inedita per la serie: la possibilità di strisciare. Ovviamente il nuovo comando ha dato vita ad un’originale piaga sociale: “i bruchi”. Questi utenti, desiderosi di vivere in prima persona le sensazioni degli insetti striscianti, hanno i riflessi di un bradipo e sono incapaci di eliminare un avversario anche se quest’ultimo fosse a pochi centimetri dalla loro posizione e totalmente ignaro della loro presenza. I Bruchi restano ancorati al suolo, e come struzzi sono erroneamente convinti di essere invisibili ai mirini dei nemici. Qualunque sia la superficie o la distanza dall’obiettivo non crea differenze: gli invertebrati avanzeranno comunque con estrema lentezza verso la posizione desiderata, cambiando la postura solo quando sarà obbligatorio farlo. Oltre ai limiti nei movimenti, anche il sistema di puntamento viene penalizzato e capita spesso di vedere il “verme” immobile e rassegnato allo scoppio di una granata che gli è atterrata vicino. Quale sia il divertimento a vivere l’esperienza di gioco in modalità “tappeto” è, e resterà sempre un mistero. Purtroppo il fenomeno degli “striscianti” sembra essere in continua espansione ed è sempre più facile trovare cadaveri (o piccole parti degli stessi) riversi al suolo con la schiena foderata di proiettili. Preghiamo gli sviluppatori di aggiungere al più presto il fuoco amico e la funzione “schiaccia” in modo da porre fine alle sofferenze di questi poveri giocatori.
Se vi siete identificati in una delle patologie analizzate, inutile girarci intorno: Call of Duty:Modern Warfare non fa per voi. In verità nessuno dei videogame appartenti a questa categoria è adatto al vostro modo di approcciare il multiplayer, e dovreste forse iniziare a valutare nuovi hobby come quelli che vi abbiamo consigliato ad inizio articolo. Se proprio non potete fare a meno dei videogame multiplayer vi consigliamo caldamente Fortnite, che è gratuito e vi accoglierà a braccia aperte: chissà, magari la permadeath potrebbe farvi imparare una lezione che altri generi non possono insegnare.