È trascorso poco più di un anno dall’ultima volta che vi abbiamo parlato di Iron Danger. Recentemente abbiamo avuto modo di provare una nuova build del titolo sviluppato dal team Action Squad Studios, e questa nuova prova del GDR isometrico in tempo reale ha confermato le solide aspettative maturate nel test dell’alpha build.
Iron Danger è un GDR isometrico in tempo reale che fonde elementi strategici e d’azione attraverso l’intelligente sviluppo di un nuovo sistema di pausa tattica, interamente implementato nel gameplay: la trance mode. Come già accennato nella precedente anteprima, la Trance Mode ci permetterà di manipolare il tempo, portandolo avanti ed indietro secondo le nostre necessità. In questa nuova versione di gioco abbiamo potuto apprezzare una fluidità ed una precisione molto più incisive rispetto alla precedente, soprattutto per ciò che concerne la Trance Mode. Quest’ultima, infatti, ha scandito perfettamente il timing di ogni Palla di Fuoco lanciata contro i nemici e lo sviluppo degli enigmi ambientali, opportunamente studiati per sfruttare al massimo questa meccanica.
In questo senso, si percepisce come il lavoro del team di sviluppo stia andando verso la giusta direzione, ma d’altro canto non mancano le sbavature. Animazioni e path-finding sono ancora da rivedere: le prime risultano ancora un pò incerte, anche se sensibilmente migliorate rispetto al passato, mentre il path-finding riesce ancora ad incastrarsi in poche semplici mosse — nulla che una preview build non possa sopportare. Sul lato gameplay sono state aggiunte e migliorate diverse abilità, potenziando l’arsenale a disposizione di Kipuna e Topi (il caro e vecchio Blacksmith). Topi, il possente fabbro dal cuore nobile, si affida unicamente al suo martello a due mani, lanciando i nemici per il campo di battaglia, mentre Kipuna padroneggia la magia del fuoco, incenerendo e bruciando chiunque le sbarri il cammino. Nonostante le nuove potenzialità dei nostri comprimari e la discreta componente d’interazione ambientale, l’IA nella forma di banditi e Keyu ci ha fornito una soddisfacente curva di difficoltà, costringendoci a ricorrere al rewind temporale più e più volte, soprattutto durante l’unica boss fight che abbiamo affrontato.
La struttura del gioco si conferma a capitoli, intervallati da missioni che iniziano e finiscono secondo il completamento degli obiettivi. Kipuna e Topi esploreranno le terre che circondano Kalevala in cerca delle Shard, frammenti di immenso potere, simili a quelli che la povera giovane ha conficcato nel petto. Per portare a termine queste missioni viaggeremo da una parte all’altra a bordo di una nave, esplorando la discretamente vasta mappa del mondo. Non si tratta certamente di un open world, bensì di mappe finite dedicate a specifiche missioni. Gli obiettivi possono essere molteplici, ma quasi sicuramente ci troveremo a combattere innumerevoli nemici, umani o mostruosi. Questi scontri non sono quasi mai fini a sé stessi e li abbiamo trovato decisamente bilanciati. Inoltre, raccontano una celata porzione di lore, alcuni attraverso dialoghi pre-fight, altri con un scambio di battute fra i comprimari alla fine del combattimento. Ma la cosa più soddisfacente degli scontri è sicuramente l’interazione ambientale: attraverso la Trance Mode, la nostra Kipuna è in grado di stravolgere le sorti di uno scontro, ma cosa succede se Topi posiziona un barile d’olio poco prima che la giovane lo faccia esplodere con una palla di fuoco? Esplosioni ed incendi interagiscono sapientemente con il mondo di gioco, un po’ come abbiamo visto nei capolavori dei Larian.
L’incipit di Iron Danger assomiglia essenzialmente al classico intramontabile dell’eroe prescelto che lotterà contro le forze del male per salvare il mondo. Seppur siamo molto vicini a quella che vuole essere solo una mera semplificazione, è opportuno sottolineare quanto la scrittura dei personaggi, apprezzabile durante i dialoghi e le descrizioni nei menù di fine missione, riesca ad appassionare sin dai primi minuti di gioco. In tal senso, anche l’introduzione del doppiaggio completo dei dialoghi conferisce quel quid in più ai nostri comprimari, doppiaggio che abbiamo trovato coinvolgente ed azzeccato.
In conclusione, questa seconda prova di Iron Danger ha confermato tutte le aspettative positive che il titolo ha mostrato sin dalla prima alpha, riproposte in un rinvigorito engine ed in una discreta fluidità — quest’ultima, figlia di un buon lavoro d’ottimizzazione. Siamo di fronte ad un titolo originale, che punta tutto sulla freschezza delle proprie meccaniche unite ad uno storytelling di buon livello.
Vi informiamo che Iron Danger è atteso su Steam per PC, Linux e Mac il 25 marzo 2020.