Nutrire il mostro del lago, attraversare su un’imbarcazione un canale tra i ghiacci o lanciare un razzo di soccorso, Sono alcune delle attività che si possono fare, grazie alla realtà virtuale tramite il gioco “Sea hero Quest VR”, una versione in VR del noto videogame, trasformata per l’occasione in uno strumento scientifico per combattere il morbo di Alzheimer.
“Abbiamo mantenuto la maggior parte della struttura originale del titolo, trasformando i vari livelli in realtà virtuale”, ha spiegato Lauren, il designer responsabile di Sea Hero Quest. “In seguito abbiamo aggiunto dei nuove prove di abilità legate, per esempio, al labirinto di Morris. L’obiettivo è, ovviamente, racimolare indicazioni per la ricerca, oltre che permettere, allo stesso tempo, ai giocatori di divertirsi”, ha concluso l’addetto ai lavori.
Sulla questione infine, non poteva mancare l’intervento di David Reynolds, direttore scientifico del centro di ricerca sull’Alzheimer di Londra, che ha spiegato come “i vari livelli del gioco, a seconda delle difficoltà delle prove che si devono affrontare, consentono di mettere in moto diverse zone del cervello e questo permette a me e agli altri ricercatori di studiare meglio il morbo di Alzheimer.
Un’ottima notizia, insomma, sia per chi ama il media videoludico, sia soprattutto per chi lo considera un media dannoso.
Fonte: RDS