Alla fine degli anni 80°, dopo aver risollevato quasi da soli il mercato dei videogame, Sega e Nintendo si davano battaglia e da questo scontro nacque Sonic. Ovviamente non si poteva cominciare in altro modo dato che il personaggio fu costruito su un character design che gridava al mondo io posso e tu no. Irriverente, atletico, scattante, il personaggio di Sonic fu concepito appunto sull’onda di una mentalità e strategia di marketing, basata su idee come lo spot Genesis does what Nintendon’t.
Eppure si sa il tempo può essere veramente infido e così Sega, sull’orlo del fallimento dopo gli insuccessi del Saturn e del Dreamcast, dovette ridimensionarsi. Di conseguenza da produttore di console e software, passò a mantenere viva solo la seconda funzione, accompagnata da quella di publisher. Allo stesso modo il porcospino blu sopravvisse e tra alti e bassi è arrivato ai giorni nostri. Infatti a breve Paramount Pictures porterà nelle sale del mondo “Sonic il Film”, pellicola che sfrutta un mix delle tecniche di live action e CGI. La pellicola sarà distribuita nelle sale italiane da 20th Century Fox a partire dal 13 febbraio 2020.
Cosa può andare storto?
Naturalmente il progetto, lanciato la scorsa primavera, andava pubblicizzato e mostrato al suo potenziale pubblico. Così le prime immagini arrivarono in rete assieme al primo trailer a partire dall’aprile 2019 ed è stato allora che scoppiò una vera rivoluzione. Il web si è accanito con una tale ferocia contro il design del protagonista che costrinse la casa cinematografica a fare marcia indietro. Si trovarono costretti a rimandare il film dal novembre 2019 al successivo febbraio per modificare solamente il design del protagonista. Gli interventi in post produzione lasciano il segno, dando vita ad occhi più grandi e arrotondati, un naso meno accentuato e in generale una corporatura più simile al protagonista delle serie animate, dedicate sempre alla mascotte Sega. In effetti il risultato finale rappresenta sotto molti aspetti un passo avanti rispetto al design di partenza un po’ troppo umanizzato, rimanendo più coerente appunto con le precedenti apparizioni.
Così in una vesta grafica moderna ma dall’aspetto classico, Sonic giunge sulla Terra da un’altra dimensione. Il porcospino dalla straordinaria velocità finisce a Green Hills e dopo anni di solitudine passati a guardare di nascosti gli abitanti della cittadina, si affeziona allo sceriffo Tom. Il poliziotto finirà nei guai a causa del suo nuovo amico nel tentativo di proteggerlo dalle grinfie dello scienziato pazzo e ipertecnologico Dr Robotnik. Ovviamente, come si può facilmente intuire, l’amicizia è uno dei temi centrali della pellicola nonché oggetto della morale di fine film. Segue che questa tematica sia il punto di partenza della scrittura di alcune scene con il solo scopo di sviluppare l’amicizia tra l’umano e l’animale. Eppure nonostante una trama piacevole e una buona sceneggiatura, non mancano delle scene un poco più deboli nella scrittura.
Interpretazione
La pellicola su Sonic rappresenta per Jeff Fowler il suo debutto dietro la macchina da presa. Nel complesso si può considerare un esordio senza grosse sbavature, considerando anche che gli è stato affidato un compito abbastanza delicato. Tuttavia al contempo la regia dell’esordiente Fowler non presenta quel tocco personale che personalità più conosciute sono soliti dare alle loro produzioni. Ad ogni modo al suo primo ruolo, il regista si è trovato alla guida di nomi più o meno noti. Il cast di Sonic – Il film include Jim Carrey nel ruolo del Dottor Robotnik/Eggman; James Marsden come Tom Wachowski, poliziotto che aiuterà Sonic; Adam Pally; Tika Sumpter e Natasha Rothwell. Il loro lavoro segue quello della regia, risultando nel complesso buono, amalgamandosi bene anche nelle scene in cui è presente il protagonista.
Una menzione d’onore tra tutti va a Jim Carrey, alle cui esperte mani è stato affidato Il ruolo del malefico antagonista. L’attore americano ha ancora una volta dimostrato di essere un professionista abbastanza poliedrico, tornando a vestire i panni del cattivo, come già fatto in “Batman Forever” o “Una serie di sfortunati Eventi”. Da tenere conto che il mio giudizio si riferisce alla versione del film doppiata in italiano. Ebbene anche il doppiaggio si attesta su buoni livelli vista comunque la presenza di professionisti del settore come Roberto Pedicini, voce italiana di attori come Kevin Spacey o appunto Jim Carrey.
Conclusioni
Il compito più ardo è stato sicuramente restituire attraverso un film “da guardare” il fascino e le sensazioni provate con un game-pad negli ultimi quarant’anni. Una copia carbone della serie ludica era sicuramente impossibile da realizzare, ma lo sforzo che ha dato origine al risultato finale è sicuramente da premiare. Insomma si può facilmente riconoscere diversi elementi che hanno trovato posto anche nell’adattamento cinematografico che quindi si mostra abbastanza fedele. Perfino il carattere di Sonic è stato reso in maniera coerente con l’idea il design che gli hanno dato vita nel secolo scorso. In conclusione si può consigliare la pellicola agli affezionati del porcospino blu e naturalmente ai più piccoli, target che potrà facilmente intrattenere.