Durante il Pax East di Boston, il team Larian ha scoperchiato il vaso di Pandora, svelando l’attesissimo gameplay di Baldur’s Gate 3. Il buon Swen Vincke, creative director del team belga, ha mostrato in diretta la sua creatura, rivelandone i tratti essenziali del gameplay e la meravigliosa ambientazione della Costa della Spada ricreata grazie al Divinity Engine 4.0. Nell’ora e mezza dedicata alla presentazione di BG3, abbiamo potuto apprezzare una build pre-alpha che, nonostante i divertenti bug in diretta, ha mostrato notevoli muscoli.
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La cinematica dalla proporzioni epiche conferma la reale minaccia degli Illithid, la tirannica razza conosciuta anche come Mind Flayers, intenti nell’invadere i Forgotten Realms a bordo delle proprie navi organiche con l’obiettivo di rapire il maggior numero di mortali possibile per trasformarli in propri simili. In Baldur’s Gate 3 impersoneremo proprio uno dei malcapitati rapiti e teletrasportati sulla Nautiloid, la nave di origine organica dei Mind Flayers, armata di appendici tentacolose che fanno incetta di civili ed innocenti per i malvagi fini della razza aliena. Fortunatamente riusciremo a scappare, ma non prima di vederci impiantato un parassita nell’occhio. Quest’orribile processo è noto come ceremorfosi, e se non troveremo un modo per estirparlo dal nostro corpo, questi si farà strada fino al cervello divorandolo, sostituendo così la massa cerebrale con la propria, trasformandoci in Mind Flayer. Vincke ha confermato che questo sarà un problema centrale del gioco, ma un po’ come abbiamo visto per i collari di Divinty Orignal Sin 2, potremo intraprendere strade diverse per risolverlo.
Durante la presentazione è stato possibile verificare l’attuale portata della creazione del personaggio. Sono presenti tutte le razze iconiche di Dungeons and Dragons e, seppur mancassero all’appello il mezzorco ed il dragonide, abbiamo visto per nostra sorpresa la comparsa, dopo molto tempo, dei githyanki. La creazione del personaggio è molto simile alla controparte cartacea: sceglieremo razza, background, modificheremo le statistiche e le abilità di classe iniziali. Proprio come in Divinity Original Sin 2, sono disponibili diversi personaggi pre-generati con un background predefinito ma molto più elaborato, con dialoghi unici ed agganci di trama molto più definiti. Il simpatico Swen Vincke ha giocato nei panni di Astarion, l’elfo vampiro rapito dal Mind Flayer che stranamente può camminare liberamente sotto la luce del sole, forse per “dono” del parassita che ormai si sta facendo strada nel cervello. Questa volta, però, non sembra possibile cambiare la classe di appartenenza, forse per la build non ancora definitiva, o più probabilmente perché, come D&D insegna, ogni classe ed ogni kit abilità può intraprendere sfide che un’altra difficilmente potrebbe fare. Ad esempio, un ladro potrebbe passare furtivamente tra i nemici, senza essere visto, mentre un guerriero in armatura pesante avrebbe molte più difficoltà. Ciò che è certo è che in BG3 la storia ed i personaggi sono molto più legati al concetto di razza e classe che trasuda dalle pagine dei manuali di Dungeons & Dragons, in maniera molto più viscerale dei precedenti lavori dei Larian.
Ma veniamo alla ciccia, quella grossa e succulente che tutti aspettavamo: il gameplay. La demo in diretta ha svelato l’incredibilmente sfaccettato combattimento strategico a turni tipico del team belga, elevato all’ennesima potenza. Swen & co. sono riusciti a catturare l’essenza della 5a edizione di Dungeons and Dragons nella maniera più sorprendente possibile. Dopo il classico tiro i di iniziativa, che sancisce il turn order di personaggi e mostri, avremo la possibilità di intraprendere tutte le azioni che il gioco di ruolo cartaceo mette a disposizione dei giocatori. Attaccare all’arma bianca, lanciare incantesimi, saltare, nascondersi e, perché no, usare i propri stivali come arma improvvisata, lanciandoli in faccia al nemico. Come da tradizione Larian, potremo dar fuoco a qualsiasi cosa d’infiammabile, far esplodere barili esplosivi, oppure sfruttare la tridimensionalità degli ambienti per ottenere vantaggi contro il nemico. Quest’ultima è una meccanica ereditata da D&D 5e, e nella meccanica di gioco questo vantaggio è percepito come un bonus nella percentuale per colpire. Infatti, se nelle fasi esplorative assisteremo a numerosi tiri di dado a venti facce, il combattimento è basato sulle percentuali, derivate dai bonus caratteristica dei combattenti ed eventuali bonus o malus ambientali, più o meno temporanei. L’economia delle azioni disponibili è stata rivisitata premiando una maggiore fluidità d’azione: è possibile bere una pozione e sferrare un colpo immediatamente dopo, cosa impossibile nel GDR cartaceo e così via. È una scelta di bilanciamento, lontana dai vecchi Baldur’s Gate, che basavano la caoticità dei combattimenti, soprattutto ai primi livelli, sul tiro di dado. Il risultato era spesso impietoso, con combattimenti che duravano diversi minuti senza che una delle parti avessi portato a segno un colpo. Siamo davanti ad un sistema più semplice e veloce e ben più profondo dei predecessori, complice un regolamento snello ed intuitivo che saprà coinvolgere anche i giocatori che non conoscono l’ultima e più grande edizione di Dungeons and Dragons.
Anche il famoso sistema degli allineamenti e stato rivisto, proprio come nella controparte cartacea. Non ci verrà chiesto di selezionarne uno, ma potremo agire in piena libertà, impersonando malvagi assetati di potere, maestri dei sotterfugi, o personaggi dall’indole buona, i classici eroi popolari. In tal senso, le interazioni fra i personaggi, NPC e comprimari si svolgeranno attraverso dialoghi a scelta multipla passando alla visuale in prima persona, interamente doppiati e catturati in motion capture, raggiungendo così le più alte forme di realismo ed immersione mai viste in un titolo basato sul franchise della Wizard of the Coast.
Seppur non si conosca ancora la data d’uscita, sembra che Baldur’s Gate 3 sarà disponibile in versione Accesso Anticipato su Steam nel corso dei prossimi mesi. Possiamo aspettarci dunque di non vederlo sugli scaffali per quest’anno, almeno non nella versione 1.0. Noi non vediamo l’ora di saperne di più, e voi cosa ne pensate?