Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.
Non poteva essere scelta citazione migliore che quella di Joseph Conrad per accogliere il giocatore nel mondo oscuro e misterioso di Sunless Sea: Zubmariner Edition. Il gioco di Failbetter Games ambientato nell’universo del browser game Fallen London è stato finanziato con una campagna crowfunding su Kickstarter nell’ottobre 2013 per poi approdare su Steam nel febbraio del 2016. Il successo riscosso ha spinto gli sviluppatori a creare un porting su console, disponibile nei digital store di Nintendo Switch e Xbox One rispettivamente il 23 e il 24 aprile 2020. La versione da noi provata per la recensione è quella di Nintendo Switch.
Com’è profondo il mare
Fallen London è la più grande città sull’Unterzee. E non dimenticarlo. Tutti i viaggi iniziano e finiscono qui.
È il dicembre del 1887: Londra, ora chiamata Fallen London, è sprofondata in un mondo sotterraneo dove l’oscurità e le profonde acque del vasto oceano, che prende il nome di Unterzee, sono gli elementi principali di un’ambientazione ricca di mistero e terrore, dove si respira sale e il silenzio è rotto solo dal suono delle onde che sbattono contro il nostro battello a vapore. In questo gioco di ruolo dai marcati tratti survival e caratterizzato da alcuni elementi roguelike, saremo chiamati a vestire i panni del Capitano di una piccola imbarcazione deciso ad affrontare le nere acque dell’ Unterzee per compiere la propria missione. Prima di iniziare la nostra avventura, dovremo scegliere un’ambizione principale che costituirà la main quest da seguire (come trovare le ossa di nostro padre, andare alla ricerca dell’immortalità, etc), scegliere il nostro background – che determinerà i valori delle nostre caratteristiche in gioco come la capacità di essere meno individuabili dai nemici (Veil), una maggiore capacità bellica (Iron), il talento di carpire maggiori segreti (Pages) o di ridurre i tempi di ricarica delle armi (Mirrors). È molto importante scegliere bene la caratteristica prevalente del proprio Capitano, a seconda della strategia di gioco che si intende adottare. Una volta scelto il profilo e il nome del nostro impavido personaggio e il titolo con il quale vogliamo farci chiamare (Sir, Captain, Citizen, etc), ci ritroveremo nel porto di Fallen London dove, attraverso l’interfaccia del diario del Capitano, potremo accettare missioni, verificare lo stato della nostra nave, parlare con i nostri compagni di viaggio e controllare le scorte di cibo, carburante e l’ammontare dei nostri averi in termini di Eco (la moneta corrente del mondo di gioco).
All’arrembaggio
Dopo aver levato l’ancora dal porto inizieremo la nostra avventura nel mare senza sole. La visuale dall’alto ci permetterà di vedere la nostra imbarcazione e ciò che la circonda per un raggio abbastanza ampio, per individuare l’approssimarsi dei pericoli e dei possibili approdi. Gli indicatori che dovremo tenere presenti nel nostro viaggio sono quello che indicano il consumo del carburante, la fame del nostro equipaggio e il relativo consumo delle scorte di cibo, lo stato dello scafo della nave (in termini di “punti ferita”) e l’indicatore di terrore che ci avverte del livello di paura e inquietudine dei nostri compagni di viaggio. Il consumo di carburante dipenderà dalla velocità di crociera e dall’accensione del faro della nave, capace di creare una breccia nell’oscurità, il che ridurrà anche l’innalzarsi del livello di terrore nell’equipaggio. Gli strumenti a nostra disposizione sono gli Zee Bats, ovvero dei pipistrelli che fungeranno da eco-scandaglio per individuare la vicinanza di isole al di fuori della visuale di gioco, i cannoni per difendere la nave dai nemici e gli strumenti di riparazione per sistemare i danni prodotti dagli scontri. Oltre la forte componente di navigazione ed esplorazione, Sunless Sea è basato sulla narrazione, che costituisce la vera essenza del gioco. Ogni missione, ogni approdo, ogni incontro, ogni situazione viene descritta rendendo l’immedesimazione ancora più profonda (a patto che abbiate una buona padronanza della lingua inglese).
Pirati e mostri marini
Durante le lunghe traversate solcando le onde dell’Unterzee sarà molto frequente imbattersi in mostri marini e pirati che tenteranno in tutti i modi di affondare la nostra imbarcazione. Potremo decidere di intraprendere lo scontro utilizzando i cannoni in dotazione alla nave (che potranno essere migliorati nel corso dell’avventura) o darci alla fuga cercando di non farci individuare spegnendo il faro, in modo da confonderci con l’oscurità. Per i più impavidi è importante sapere che. sopratutto all’inizio. gli scontri non saranno facili e sarà sempre meglio valutare la portata del nemico prima di lanciarsi all’arrembaggio. Naturalmente se avremo la meglio potremo raccogliere il loot che il nemico lascerà sulla superfice marina e che potrà esserci molto di aiuto per accumulare cibo (in caso dell’abbattimento di animali marini), tesori e segreti. Anche il Terrore e la Fame costituiranno dei nemici ostici da combattere, in quanto in mare aperto l’equipaggio, in mancanza di cibo e con la paura in crescendo, inizierà ad avere comportamenti difficili da gestire (come ammutinamenti e cannibalismo) che se non saranno trattati nel giusto modo porteranno al tracollo della situazione.
Capitano Mio Capitano
Esplora. Rischia. Il tuo Capitano probabilmente morirà. Altri Capitani gli succederanno.
In questa frase, che appare in una delle prime schermate, viene riassunta la filosofia di questo gioco. L’Unterzee è un luogo pericoloso dove avventurarsi, sopratutto se non si ha esperienza. Probabilmente il vostro primo Capitano morirà in balía della disperazione e del terrore o disperso e bloccato in mezzo all’oceano, perché non avete calcolato quanto carburante vi occorreva per andare in zone inesplorate troppo lontane da porti conosciuti dove poter fare rifornimento. Non c’è da preoccuparsi però: il gioco ci permetterà di continuare la partita creando un altro Capitano che potrà ottenere in eredità alcune caratteristiche e averi del precedente. Inoltre la rigiocabilità è resa godibile anche grazie ad alcuni elementi Roguelike grazie ai quali le isole sulla mappa avranno collocazione diversa (ciò non vale per i luoghi principali).
In conclusione
Sunless Sea: Zubmariner Edition è un titolo che si basa principalmente su una narrativa molto ben orchestrata e sull’esplorazione, che costituisce il perno centrale del gameplay. Le ambientazioni cupe e misteriose, unite alla colonna sonora che fa da sottofondo alla navigazione alternandosi al silenzio inquietante, permettono al giocatore di immergersi ancora di più nel mondo di gioco. Purtroppo la mancanza della localizzazione in italiano e la difficoltà dell’inglese utilizzato impedirà a molti giocatori di godere a pieno della narrazione.