Siamo tornati anche quest’anno in sella alle due ruote più famose del mondo grazie a MotoGP 20. Il titolo è stato prodotto dalla milanesissima Milestone come da qualche anno a questa parte d’altronde. Andiamo insieme a vedere se le promesse di miglioramento e maggior simulazione fatte dallo studio meneghino sono state rispettate a pieno.
Garanzie di longevità
MotoGP 20 si presenta ai giocatori in una versione “spartana”, senza troppi fronzoli. I menù sono veloci e di facile utilizzo e permettono di scegliere la macro modalità a cui si potrà accedere. Le modalità veloci — Gran Premo, Prova a Tempo e Campionato —, la Carriera, Multigiocatore — Lista Lobby, Partita Pubblica, Partita Privata e Partita Direttore di Gara —, una sezione per la personalizzazione delle moto e delle tute e la Modalità Storica che approfondiremo nel corso della recensione.
Le modalità veloci sono pressoché invariate rispetto al titolo dello scorso anno e danno la possibilità al giocatore di cimentarsi in eventi a scelta senza dover intraprendere personalizzazioni o altre cose più legate alla modalità Carriera. Si sceglie il pilota, la moto — comprese quelle storiche 500cc a 4 e 2 tempi — ed in caso il circuito e si sale in sella veloci come il vento.
Non è volutamente così immediata la modalità Carriera che invece richiede qualche punto d’attenzione in più. Non si dovrà solo pensare a guidare, fare i tempi migliori ed a scalare la classifica durante le gare e la stagione. Si dovrà porre attenzione anche allo sviluppo della moto — si potranno ingaggiare i meccanici e gli ingegneri per migliorare la vostra moto — facendo si che il team riesca a cooperare al meglio, si dovrà anche gestire tutta la parte contrattuale che verrà mediata dall’agente che deciderete di ingaggiare dovendo quindi valutare, rifiutare o contrattare le varie offerte di lavoro che verranno proposte durante tutta la stagione chiaramente proporzionate ai risultati ottenuti in pista.
E a proposito di pista, qui sono state aggiunte delle variabili simulative non indifferenti. Una parte fondamentale del successo è data dalla gestione dei pneumatici e del carburante che saranno a carico interamente del pilota. Si potrà scegliere tra i vari tipi di gomme da montare sessione per sessione tenendo conto dei limiti imposti dal regolamento — non si potrà usufruire di più di 5 treni di gomme per tipo a Gran Premio —.
Il carburante potrà essere gestito al meglio tra le sessioni grazie all’utilizzo dei 3 livelli di potenza gestibili dalla telemetria sia in corsa sia ai box. Insomma ci troviamo davanti ad un incremento di variabili notevoli che alzano, non di poco, la qualità della simulazione di questo titolo prodotto da Milestone.
Ultima ma non per importanza la Modalità Storica che permetterà di affrontare 3 sfide giornaliere divise per difficoltà — Facile, Intermedia e Difficile — con le classi del Moto Mondiale storiche ed i rispettivi piloti. Riuscire a completare queste sfide permetterà di guadagnare crediti con i quali poi accedere al Mercato Storico e sbloccare piloti e team storici da poter usare nel resto delle modalità. Un pizzico di nostalgia per gli appassionati che però aumenta notevolmente la longevità e la profondità del titolo.
Fisica ed Intelligenza Artificiale ai massimi livelli
Scendendo in pista si può toccare con mano il lavoro svolto su MotoGP 20 da parte degli sviluppatori per quanto riguarda il motore fisico del gioco. Più ci si avvicina alla fisica reale della moto e più il gioco risulta essere difficile e di conseguenza appagante. Anche l’IA degli avversari oltre che essere scalabile è davvero migliorata rispetto al titolo del 2019. Le traiettorie dei piloti avversari sono ben studiate e le manovre compiute dai piloti sembrano avere molto più senso sia logico che di esecuzione. A.N.N.A., il sistema di intelligenza artificiale basato sul Machine Learning, quest’anno svolge egregiamente il suo lavoro e tenendo conto che il sistema si basa sull’auto-apprendimento le cose non possono che migliorare nel corso degli anni.
Torniamo quindi a parlare del consumo delle gomme e del carburante che, ha detta degli sviluppatori, sono le novità di punta di questo titolo. Effettivamente il sistema di consumo asimmetrico delle gomme funziona alla grande. Lo stile di guida del pilota, le condizioni dell’asfalto — temperatura e pulizia — e la conformazione stessa del circuito influiscono attivamente sul consumo delle gomme — un circuito “lento” a curve dalla lunga percorrenza ed uno veloce con molte staccate “brusche” garantiranno un consumo proporzionato sia sulle due gomme sia sui fianchi delle singole —.
Anche i consumi di benzina sono stati rivisti e migliorati, infatti un uso spropositato delle impostazioni della centralina porteranno ad un consumo esagerato di carburante che, molto probabilmente porterà il giocatore a non poter concludere la gara andando di fatto a vanificare gli sforzi compiuti durante il weekend di gara.
Da segnalare anche come la differenza di stile di guida tra le moto appartenenti alle tre categorie presenti ad oggi nel Mondiale sia stata realizzata in modo tale che il giocatore debba quasi re imparare ogni volta che deciderà di cambiare categoria. Menzione anche per la rappresentazione minuziosa degli stili di guida diversi pilota per pilota senza tralasciare anche quelli dei piloti storici presenti nel gioco.
MotoGP 20, con la scalabilità di tutte le opzioni sopra citate, riesce di conseguenza ad essere un gioco adatto a tutti: potranno divertirsi sia gli appassionati di moto in astinenza da MotoMondiale che non sono avvezzi alle simulazioni videoludiche sia i super fanatici della simulazione che quest’anno avranno pane per i loro denti.
Comparto tecnico
Se bisogna trovare dei difetti a MotoGP 20 forse bisogna concentrarsi sul comparto tecnico. Purtroppo non si vedono grossissimi miglioramenti a livello estetico rispetto allo scorso anno ma nonostante questo l’occhio del giocatore non rimarrà deluso dalle livree delle moto e dagli effetti di luce sull’asfalto durante le gare — da notare l’ottimo effetto bagnato —. Sorge qualche problema a livello di frame rate durante le sezioni di pura bagarre specialmente durante le partenze. Speriamo che Milestone riesca a sistemare, magari con una patch, questi piccoli problemi riscontrati soprattutto nelle versioni console del titolo.
Il comparto audio si difende discretamente bene con musiche di sottofondo un po’ anonime ma la voce dell’inimitabile Guido Meda che ci fa da introduzione per ogni Gran Premio ed in ogni intermezzo tra una sessione e l’altra del weekend di gara. Ben campionati i rumori delle varie moto disponibili.
Conclusioni
MotoGP 20 è un must per gli appassionati. Sicuramente il miglior gioco della serie e uno dei migliori titoli racing/simulator attualmente sul mercato. La possibilità di regolare IA e fisica di gioco lo rendono adatto anche ai nuovi giocatori magari appassionati di moto in cerca di un diversivo per sopperire alla mancanza del MotoMondiale reale.
Ricordiamo che MotoGP 20 è disponibile per PC, Xbox One, PlayStation 4, Nintendo Switch e Google Stadia dal 23 Aprile 2020.
Versione Provata: Xbox One X