Surgeon Simulator 2, esattamente come il suo predecessore, è ciò di più lontano possibile, nonostante la parola “Simulator” nel titolo, da una reale simulazione di chirurgia.
L’Allegro Chirurgo videoludico
Il titolo sviluppato da Bossa Studios infatti è molto più simile a quella che si può definire una trasposizione videoludica de “L’Allegro Chirurgo” famosissimo gioco in scatola che probabilmente molti di voi lettori avranno ancora magari nascosto in qualche cantina o polverosa soffitta.
Sicuramente Surgeon Simulator 2 non è un gioco che si prende molto sul serio al punto da essere una vera e propria parodia di se stesso. Partiamo dal presupposto che chi cerca del gameplay ben strutturato e coerente è meglio che non prenda in considerazione questo titolo il che può essere considerato sia un bene che un male. Il gameplay arraffazzonato, le scelte stilistiche e il contesto bizzarro in cui viene lanciato il giocatore sono, molto probabilmente le punte di diamante di questo titolo.
I giocatori si troveranno ad avere a che fare, almeno nella prima parte del titolo, con un dottorando in medicina e chirurgia alle prese con i primi interventi di pratica.
Nel mondo in cui è ambientato Surgeon Simulator 2 però la pratica viene effettuata su un unico “paziente replicante” chiamato Bob e sarà sempre lui la povera vittima dei nostri interventi chirurgici.
C’è un dottore in sala ?
Partendo da questa bizzarra premessa passiamo al giocato vero e proprio.
Surgeon Simulator è giocabile unicamente in prima persona ed i giocatori potranno controllare, oltre ai classici movimenti del personaggio, il suo braccio destro nella sua interezza. Si potranno controllare, con diverse combinazioni di tasti e movimenti del mouse, l’estensione del braccio, l’angolazione del polso, la presa della mano e la possibilità di usare in maniera separata le 5 dita ( ad esempio si potrà scegliere di protrarre il solo dito indice per facilitare la pressione di pulsanti oppure la mano intera per impugnare una siringa o un martello).
Nonostante queste molte possibilità possano fomentare i giocatori, i controlli non sono per nulla intuitivi e risultano, in maniera quasi ricercata, difficili da apprendere e padroneggiare anche dopo parecchie ore di gioco. Sicuramente un fattore divertente per chi magari guarda qualche amico o qualche streamer giocare ma decisamente frustrante per chi invece è alle prese con l’azione su mouse e tastiera.
Gli interventi chirurgici che verranno proposti sono davvero dei più assurdi, si potrà passare dall’amputazione di un braccio destro con l’obiettivo di trapiantare al povero Bob una gamba sinistra al suo posto (si, si possono trapiantare arti in locazioni diverse da quelle abituali) ad un classico trapianto di cuore il tutto sempre in salsa comedy con una punta non troppo piccola di grottesco. Tutti gli interventi avranno una costante strategica, la salute di Bob. Il paziente replicante, ogni volta che subirà una determinata azione da parte del chirurgo sanguinerà, sarà compito del giocatore mantenere stabili le condizioni del paziente provvedendo “semplicemente” a mantenere il livello del sangue globale alto e cercando di fermare, o in alcuni casi solo rallentare, le eventuali emorragie causate dalle varie amputazioni effettuate più o meno bene. Non pensate minimamente di avere a che fare con bisturi o strumentazione che possiamo definire canonica all’interno di una sala operatoria. Vi basti pensare che per le amputazioni sarete dotati di una semplice sega da falegname e per la rottura del costato di Bob verrete dotati di un classico martello da carpentiere.
Il titolo potrà essere giocato nella sua totalità in Co-op (con un massimo di 4 giocatori per sessione) sia con degli amici sia con sconosciuti con un classico sistema di matchmaking che accoppierà giocatori a secondo della missione/intervento che decideranno di intraprendere.
Oltretutto per aumentare la longevità del titolo, ogni 24 ore saranno disponibili tre sfide che spingeranno i giocatori ad intraprendere diverse missioni per aumentare il proprio livello e di conseguenza sbloccare nuovi outfit per il proprio alter ego virtuale. In più è presente un ormai classico sistema a Stagioni che permetterà agli sviluppatori di inserire nuove feature diluite nel tempo.
Altre feature presente in Surgeon Simulator è l’editor che permetterà ai giocatori di creare un intervento chirurgico personalizzato da poter poi condividere con la community di fan che potranno provare il livello e valutarlo a seconda della propria esperienza.
Comparto Tecnico
Il comparto tecnico di Surgeon Simulator 2 non si difende male e se osservato nel dettaglio rivela una cura nel dettaglio di programmazione e disegno davvero notevole. Il comparto video, nonostante si presenta con uno stile decisamente cartoonoso e decisamente ben curato: il motore grafico regge bene molte con un framerate stabile e costantemente sopra i 60 fps anche quando si spinge la risoluzione oltre al classico 1080p. Gli effetti di luce e ombra sono ben programmati e risultano essere molto fluidi e più realistici di quel che si potrebbe pensare data la bizzarra fisica di gioco. Il comparto audio è sufficiente: le musiche di sottofondo in stile clinica medica americana anni 50 risultano orecchiabili e mai invadenti, il doppiaggio inglese pieno di battute più o meno sottili è ben fatto e soprattutto decisamente idoneo allo stile di questo titolo.
Conclusioni
In conclusione Surgeon Simulator è il classico gioco decisamente poco serioso, senza troppe pretese e sviluppato principalmente per divertire un pubblico piuttosto che divertire il giocatore singolo. Con i giusti compagni di gioco può sicuramente regalare momenti decisamente esilaranti. L’importante è non illudersi troppo. Ricordiamo che Surgeon Simulator 2 è un’esclusiva PC tramite Epic Games Store.
Configurazione PC
MB: Asus ROG Strix b350-f
CPU: AMD Ryzen 7 3700x
RAM: 32 GB
GPU: Zotac GeForce 2070 Super
KB: Logitech G413 Carbon
Mouse: Logitech G502 Hero