“Rimanere in silenzio e non fare il minimo rumore sarà la chiave della vostra salvezza”. Chi ha visto i primi due film della serie saprà già a cosa facciamo riferimento mentre se non avete mai visto i due predecessori vi anticipiamo qualcosa qui noi, sempre senza spoiler.
Stiamo parlando di “A quiet place – Giorno 1“, prequel e spin-off del film A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018) e A Quiet Place II (2021), entrambi diretti da John Krasinski.
Dopo due anni dall’uscita del secondo capitolo la tanto attesa serie thriller-fantascientifica a sfumature horror ritorna sul grande schermo, questa volta con una nuova figura alla direzione registica: Michael Sarnoski.
Essendo uno spin-off il film può essere visto senza saper nulla dei due precedessori, tuttavia noi vi invitiamo a recuperarli entrambi per non farvi sfuggire dettagli importanti! Ora un breve recap della trama (senza spoiler).
La trama – Senza Spoiler
NEW YORK – GIORNO 1
La quotidianità del caos cittadino di New York viene terribilmente scossa quando una pioggia di meteoriti si abbatte sulla città. Meteoriti che portano dietro creature aliene non vedenti dalla pelle corazzata e dotata di un udito ipersviluppato, usato come arma per dare la caccia agli esseri umani e a qualsiasi cosa produca il men che minimo rumore.
Sam (Lupita Nyong’o), il suo inserapabile gatto e lo sconosciuto Eric (Joseph Quinn) si trovano presto a dover fare i conti con questa terribile realtà e lottare a tutti i costi per la sopravvivenza. Se non fosse che Sam stesse già lottando per la sopravvivenza, ancora prima dell’arrivo delle creature aliene. Su cosa faranno i protagonisti e come si evolverà la situazione vi invitiamo ad andare al cinema e vedere il film di persona; ci fermiamo qui per non fare spoiler.
Il film sarà all’altezza degli altri due? Secondo noi sì, anche in questo terzo capitolo è stato fatto un ottimo lavoro, soprattutto sotto il punto di vista tecnico.
La Maestria del Montaggio Sonoro
Il punto di forza del film è il sonoro e il suo montaggio, più nello specifico ci riferiamo quindi a tutte quelle tecniche e gli strumenti usati per produrre i suoni del film, sia in presa diretta, sia dietro elaborati processi di editing.
Automobili imbottigliate nel traffico cittadino, clacson che strombazzano all’impazzata, la musica jazz che si sente in lontananza da un locale, il vociare confuso a mo’ di ronzio di vespe delle persone che corrono per la città, il ticchettio della pioggia… L’elenco dei suoni potrebbe essere ancora più lungo e la loro creazione ed editing vi lascerà sbalorditi non appena scoprirete quanto lavoro, cura e originalità richiede per essere un tecnico/editor del suono.
Solo per citarvi una curiosità, i versi degli alieni sono stati ricreati con una pistola laser che spara su un chicco d’uva e per la loro corazza in movimento è stata usata addirittura una lattuga!
Ciò che rende unica l’esperienza sonora di questo film è l’alternarsi dei rumori e dei suoni con periodi di assoluto silenzio, il che va ad enfatizzare sulla suspense e sull’effetto tensione/sorpresa.
Quando il sonoro è la componente principale di un film vi raccomandiamo sempre di andare a guardarlo al CINEMA! Film pensati per il grande schermo non dovrebbero essere visti su piccoli monitor e con impianti audio non adeguati: l’esperienza non sarà la stessa!
Per chi fosse interessato al film non solo per la sua componente tecnica, entriamo ancora un po’ più nel dettaglio.
L’importanza delle piccole cose
Una premessa è doverosa: se siete amanti del brivido e delle scene di alta tensione, questo film potrebbe non essere proprio all’altezza dei due precedessori. A scanso di qualche scena davvero ansiogena, per alcuni potrebbe risultare più “soft” rispetto ai primi due capitoli.
A dire il vero, per noi questo non è stato un gran problema in quanto lo abbiamo apprezzato ugualmente. Anzi, una tematica trattata lo rende, secondo noi, unico nel suo genere in questa trilogia.
Se nei primi due film il filo conduttore era il legame familiare, qui andiamo oltre e ci si concentrerà prevalentemente sull’apprezzare la vita stessa e le piccole cose quotidiane che molto spesso sottovalutiamo, fino a quando non vengono a mancare. Assaporare una fetta di pizza, andare nel tuo locale preferito ad ascoltare musica jazz, leggere un buon libro odorando il profumo della carta ingiallita mentre si sfogliano le pagine sono solo alcuni esempi. Perché, anche se sta arrivando la fine del mondo e il nostro futuro è totalmente incerto, non dovremmo mai dimenticare le piccole gioie della quotidianità e dovremmo fare tutto il possibile per riviverle.
In Conclusione
Sarà il film adatto alla vostra serata? A noi è piaciuto e non vediamo l’ora di vedere nuovi progetti ispirati a questa saga!
Ultimissima cosa ma non meno importante, se andate al cinema ricordate che nei momenti di silenzio è rigorosamente vietato sgranocchiare i pop-corn! Ovviamente si scherza.
Recensione a cura di Ruben Zumpano