Il vostro sogno è sempre stato quello di possedere una vera spada laser? A prescindere dal fatto che voi siate Jedi o Sith, grazie a SkyForge Sabers potrete realizzare questo vostro desiderio!
Si tratta di un’azienda italiana leader nel settore della produzione di spade laser, soprattutto per quanto riguarda le “lame da combattimento“, in quanto si sta diffondendo sempre di più il LightFencing, vale a dire l’evoluzione sportiva riconosciuta di questa disciplina.
Uno dei maggiori promotori di questo movimento nascente è Enea Chiebao, fondatore dell’azienda, che abbiamo avuto il piacere di intervistare per voi.
Come nasce questo progetto?
“Questo progetto ha sempre fatto parte di me. Sin da quando ero un ragazzo ero appassionato di Star Wars, ma soprattutto di spade laser. Ne ho acquistate moltissime, e mi divertivo a smontarle pezzo per pezzo, per capire come funzionassero, spinto da una mia curiosità innata. Guardando come queste spade erano fatte, acquistandole in giro per il mondo, dagli USA ma anche in Italia – dove ci sono molti produttori – ho pensato: ‘Perché non provarci?’. E allora ho deciso di creare spade con un design tutto mio, in quanto nel frattempo aveva preso piede anche il discorso legato al combattimento con le spade laser, e così ho iniziato, quasi per gioco. Ho fatto le prime dieci spade, con dei progetti personalizzati, e sono piaciute. Ho capito così che da questa mia passione potevo farne anche una fonte di reddito, e nel giro di un anno ho lasciato il mio lavoro fisso, aprendo poi la mia azienda”.
Come funziona il processo di costruzione delle spade laser? Che tipo di componentistica viene utilizzata?
“All’inizio la produzione era completamente artigianale. Una volta aperta l’azienda, invece, ho creato un modello misto. Le parti più grosse, come ad esempio l’impugnatura in alluminio, le produce un’officina meccanica della mia zona. Lavorando su grande scala, non potevo produrle da solo con il tornio manuale, e allora ho chiesto aiuto ad un’altra azienda che usa una produzione industriale, seguendo delle istruzioni che io fornisco. Per quanto riguarda invece l’elettronica, prima le componenti le prendevo già fatte direttamente dagli USA: ora invece, con la crescita dell’azienda, sono stato in grado di creare una linea tutta mia, che mi viene fornita da un’altra azienda. Questa linea viene prodotta a mio nome, con delle specifiche che io fornisco al costruttore. Le spade laser che io produco sono un prodotto al 100% made in Italy, in quanto lavoro solo con partner del territorio”.
Per quanto riguarda i prezzi?
“I prezzi vanno a seconda della rifinitura, per creare un prodotto che sia adatto a tutte le tasche ma soprattutto a tutte le età. Le nostre spade partono da un prezzo di 90 euro, e si tratta di un Entry Level, ma non hanno nulla da invidiare alle spade di prezzo più alto, in quanto il processo produttivo è sempre lo stesso. L’unica differenza sta nel contenuto della spada, queste di prezzo più basso hanno solo un colore possibile e gli effetti audio sono meno rifiniti. La cosa che mi rende però diverso dagli altri produttori di spade laser è il fatto che le mie sono modulari: questo significa che un cliente, se acquista una spada da 90 euro, ma dopo un periodo vuole fare un upgrade, inserendo magari ulteriori rifiniture, può inviarmi la spada e inseriamo le modifiche richieste”.
Le spade che voi producete sono ammesse in tornei ufficiali?
“In realtà non esistono certificazioni per i tornei. Ci sono alcune scuole che richiedono delle specifiche particolari per le spade laser. Possiamo dire che non ci sono dei criteri specifici per costruire spade laser da combattimento, in quanto ognuno ha il suo stile. Stiamo cercando di cambiare però anche questo tipo di discorso, e in Italia è circa un mese che sta partendo il circuito ‘LightFencing’. Praticamente ci stiamo avviando per il riconoscimento dei combattimenti con spade laser come sport, come avvenuto pochi mesi fa in Francia. Stiamo collaborando con il CONI, e mi è stato chiesto di fare da supporto tecnico a questo progetto. Questo significa che stiamo studiando un nuovo sport. Si tratta di combattimenti con spade laser senza uno stile predefinito, in cui il tutto è finalizzato all’andare a punto, un po’ come accade con la scherma. Per ora questo è il progetto dello sport ufficiale, ma i combattimenti avvengono anche nelle varie associazioni, dove però ognuno ha la sua idea. Io sto curando la parte tecnica per il LightFencing, con delle spade laser create ad hoc. Sono ammessi tutti i tipi di lama, ma la cosa che vogliamo è quella di raggiungere un criterio paritario per tutti”.
Come funziona il combattimento con spade laser?
“Ogni scuola e associazione ha il suo stile e la sua linea di pensiero. Abbiamo ad esempio lo stile coreografico, in cui il combattimento avviene attraverso delle mosse specifiche. Si tratta di uno stile molto scenico, ma di combattimento vero c’è poco o nulla. Abbiamo anche un’altra linea di pensiero, quello che vede tutto un sistema di colpi e parate, che sono dei combattimenti più reali, ma sono molto limitati. Nel senso, faccio un esempio: se io colpisco con il Movimento 1, l’avversario deve parare con un Movimento 2 o 3, quindi sei in pratica quasi obbligato nei movimenti. Il progetto che sto curando io, con la nuova scuola di cui sono uno dei fondatori, vuole creare un nuovo stile. Vogliamo lasciare la piena libertà di movimento, proprio come accade nella scherma. Reputo che questo possa rendere il LightFencing un vero e proprio sport, in quanto si va a creare un livello di sfida. Non sapendo come ti attaccherà il tuo avversario, devi essere in grado di adattarti e reagire, col tutto ovviamente finalizzato all’accumulo di punti”.
Per quanto riguarda le fiere, porti spesso i tuoi prodotti?
“Ultimamente sto girando tutta l’Italia con i miei prodotti. Ormai viaggio ad una media 3/4 fiere al mese. Prediligo sempre portare il mio stand, senza grossi effetti scenografici. Mi basta accendere le spade laser, e loro fanno tutto il lavoro. Non ho bisogno di allestire grandi cose, mi bastano le spade laser come biglietto da visita. Però una cosa che mi piace fare, e che ho già fatto ad esempio al Cartoomics, è quello di fare un piccolo contest di combattimento con le persone che visitano lo stand, mettendo in palio una mia spada oppure magari qualche buono sconto per acquistare una lama. Per quanto riguarda il futuro, quest’anno sto facendo il giro in tutta Italia, mentre il prossimo anno, per quanto riguarda l’Italia, farò solo le fiere e gli eventi più grandi, in quanto comincerò a girare anche nelle fiere europee. Forse, e dico forse, avrò anche la possibilità di andare negli USA, alla prossima Celebration di Star Wars, ma è ancora una cosa che sto valutando”.
Oltre a costruire le spade, hai anche combattuto in tornei ufficiali?
“Ovviamente sì. Ho fatto 3 anni di combattimento in una scuola, poi ho fatto 2 anni di combattimento scenografico, ma ho anche fatto anni di kendo. Adesso però l’azienda mi prende praticamente tutto il tempo della mia giornata e sono sempre in laboratorio a lavorare, in quanto comunque, oltre a curare la fase produttiva, devo anche occuparmi di tutto il resto: la vendita e la gestione dell’azienda intera. Mi piacerebbe tanto poter allargare la mia ‘creatura’, ma con le tasse in Italia purtroppo la cosa mi risulta troppo difficile. Spero comunque di farcela, un giorno”.
Come saprai, è in uscita l’ultimo episodio di questa trilogia. Ti senti più Jedi o Sith?
“Personalmente mi ritengo un Jedi. Adesso non ho molto tempo di farlo, ma sono un figurante della Rebel Legion, che insieme alla 501st Legion sono le uniche due associazioni italiane riconosciute da LucasFilm per l’accuratezza nella riproduzione dei costumi di Star Wars. Io, quando posso, interpreto Luke Skywalker, perciò se non sono un Jedi io… Anche se in qualche giornata mi piacerebbe essere un Sith, non lo nego”.
Un progetto molto interessante, ma soprattutto completamente italiano. Una piccola eccellenza, che è pronta a crescere e farsi riconoscere in giro per il mondo. Per ulteriori informazioni, qualora la vostra voglia di acquistare una spada laser sia davvero insostenibile, vi rimandiamo al sito ufficiale di SkyForge Sabers. Se inoltre volete essere sempre aggiornati sulle novità, potete visitare anche la pagina Facebook ufficiale, o il canale YouTube.