“Adventure Time Come on grab your friend, We’ll go to very distant lands…”
Questo titolo, come avrete notato dall’intro, è dedicato alla fortunata serie di cartoni animati di Adventure Time. Si tratta di un gioco che mescola in un calderone diversi generi videoludici in un tripudio di colori. Andiamo ad analizzarlo nel dettaglio con questa recensione.
Trama
Finn e Jake sono i due protagonisti di Adventure Time e sono anche i due personaggi principali del gioco. Una mattina i due si risvegliano e si ritrovano in mezzo all’acqua senza saperne il motivo.
Cercando di scoprirlo la strana coppia si dirige verso il palazzo di Re Ghiaccio e, dopo un interrogatorio concitato, scoprono che l’inondazione è dovuta allo stesso Re Ghiaccio la cui corona, per un non precisato motivo, ha iniziato a funzionare alla rovescia, invece che congelare le cose le scongela.
Da qui i due avventurieri partono per per le loro avventure dove scopriranno dell’esistenza di un libro con i codici di condotta, linee guida, e altre informazioni utili per gli eroi: l’Enchiridion. Questo libro è dotato di un potere talmente vasto da creare buchi nel Multiuniverso e, citazione diretta dal gioco: “ se finisse in mani sbagliate potrebbe essere la fine”.
Ovviamente l’Enchiridion è finito per davvero in mani sbagliate. Finn e Jake insieme a Marceline e BMO dovranno girare in lungo e in largo per Ooo per recuperare il libro e salvare tutti gli abitanti indifesi.
Gameplay
Adventure Time: Pirates of the Enchiridion è diviso in 3 diverse fasi di gameplay.
L’esplorazione è in stile platform 3D, sulle varie “isole” vi ritroverete a dover saltare da una piattaforma all’altra o a dover spostare casse o quant’altro per dover raggiungere il luogo per avanzare con la missione. Saranno anche presenti degli enigmi molto basilari che vi richiederanno la collaborazione tra i personaggi per poterli risolvere.
Per differenziare i 4 personaggi sono state assegnate loro delle abilità peculiari in modo da renderli indispensabili. Finn può scovare tesori. Jake usa la sua abilità di trasformazione per il trasporto veloce e per far arrivare i nostri eroi in zone non raggiungibili. Marceline con la sua ascia è l’unica che può aprire i forzieri dei tesori. Infine BMO è quello che può “hackerare” determinate porte per aprire dei passaggi verso tesori e dungeon altrimenti inaccessibili.
L’esplorazione tra le isole invece avviene su di una barca dove Finn guida, Jake può recuperare tesori dal mare, Marcheline sta al cannone e BMO fa da sonar/radar.
Il combattimento è nel classico stile RPG con combattimenti a turni. Ogni personaggio ha a disposizione le classiche azioni di attacco standard, attacco speciale, azione peculiare, azione zaino (che permette di utilizzare gli oggetti) e fuga. Anche se inizialmente può non sembrare, il sistema di combattimento è molto lontano dall’essere semplice e superficiale.
Ogni personaggio è dotato di 3 attacchi speciali diversi (non tutti utilizzabili da subito, ma sbloccabili tramite missioni secondarie) ognuno dei quali ha 3 “somministrazioni” diverse. Per rendere più chiaro il concetto porto l’esempio di Finn: i 3 attacchi speciali sono Spada di Ghiaccio, Spada dell’Ombra e Spada della Luce. La Spada di Ghiaccio ha 3 “somministrazioni” diverse; attacco base, attacco ad area ed attacco ad area potenziato. Così per ogni personaggio e per ogni attacco speciale.
Chiaramente gli attacchi speciali sono utilizzabili ad un “prezzo” di saette, corrispondente degli MP dei classici RPG. Le saette sono condivise con tutto il party e vengono generate in autonomia ogni turno, a meno di utilizzo di oggetti speciali o dell’abilità peculiare di BMO.
Oltre agli attacchi speciali troviamo appunto le abilità peculiari: Jake e Finn possono mettersi sulla difensiva, Marceline può autorigenerare la sua salute e BMO può aumentare i fulmini a disposizione della squadra. Ultime, ma non per ordine di importanza, sono le cosiddette “super mosse” con cui ogni personaggio dà il meglio di sè. Finn quando colpisce gli avversari carica la sua super, che consiste nell’utilizzare il potere arcano del suo braccio di metallo. Finn carica la sua super venendo colpito dal nemico e poi sfoga la sua ira diventando una ruspa e investendo tutti gli avversari. Marceline diventa un licantropo ed attacca indistamente tutti gli avversari solo dopo aver dato il colpo di grazia a parecchi avversari. BMO invece carica la sua super utilizzando gli strumenti dello zaino. Gli effetti della sua super sono quelli di ricaricare gli HP della squadra e curare qualsiasi status alterato, facendolo diventare così l’healer perfetto.
L’ultima sfaccettatura del gameplay sta negli interrogatori. Fase di gioco necessaria per poter avanzare nella trama. Qui bisogna alternare Jake e Finn nell’interrogatorio andando anche a scegliere se interpretare il poliziotto buono o quello cattivo. Se si porterà a termine correttamente l’interrogatorio si avrà subito chiaro l’obbiettivo della missione successiva altrimenti si dovrà o riprovare l’interrogatorio o fare il cosiddetto “giro largo” per arrivare alla fine della missione.
Sviluppo dei personaggi
Trattandosi di un RPG a turni una parte importante è proprio quella dello sviluppo dei personaggi. Il livello massimo raggiungibile per tutti e 4 i personaggi giocabili è 10 ed è facilmente raggiungibile completando la storia principale ed una manciata di missioni secondarie. Lo sviluppo del personaggio è completamente a libera scelta del giocatore.
Per far aumentare le statistiche e l’efficacia degli attacchi speciali di ogni personaggio bisogna utilizzare la valuta che si raccoglie al termine dei combattimenti o nelle fasi di esplorazione platform. Questo permette o di portare avanti progressivamente tutta la squadra cercando di bilanciarne il più possibile le statistiche oppure far specializzare i personaggi per dei ruoli specifici. Questo garantisce un’ottima profondità ed una completa libertà di affrontare la parte RPG del gioco.
Longevità
Adventure Time: Pirates of the Enchiridion ha una storyline principale che è ben articolata e strutturata in modo da farvi viaggiare molto fra le isole di Ooo. Oltre alla storia principale, per come è strutturato il gameplay, vi verrà voglia di fare missioni secondarie per sbloccare tutti gli attacchi speciali dei personaggi. Potrete così arrivare alla fine del gioco con il massimo numero di frecce al vostro arco. Bisogna ammettere però che alcune missioni secondarie sembrano essere state inserite al solo scopo di allungare l’esperienza di gioco senza però dare un reale rientro di trama o gameplay. Il titolo comunque si può concludere al 100% nell’arco di una 30ina di ore.
Comparto Tecnico
Adventure Time: Pirates of the Enchiridion fa chiaramente riferimento ai disegni del cartone animato. Questo permette di avere una resa davvero alta quando si tratta di landscape o di sezioni in mare aperto. Un framerate un po’ ballerino è forse propriamente il più grande difetto che possiamo trovare nel comparto grafico insieme a qualche compenetrazione mal riuscita e qualche problemino di gestione della telecamera nelle sezioni platform. Il comparto audio è fedelmente riprodotto e campionato dalla serie animata. Il doppiaggio originale inglese è un plus che sicuramente dona un buon tono alla produzione del gioco.
Conclusioni
Adventure Time: Pirates of the Enchiridion è sicuramente un gioco che i fan della saga animata non possono farsi mancare. È un titolo che si difende abbastanza bene anche senza il franchise che ha alle spalle. La struttura della parte RPG è ottima, ben strutturata e abbastanza profonda. Il comparto tecnico, a parte qualche difettuccio, rispecchia di sicuro le aspettative. Quindi gioco consigliato ai fan e anche a chi vuol spendere qualche ora con un gioco discreto, molto colorato e divertente.
Versione recensita: Xbox One
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