Alba: A Wildlife Adventure, gioco d’avventura open world sviluppato da Ustwo Games e disponibile attualmente su PC ed Apple Arcade (versione da me provata), racconta una storia dolce e sorprendente di due bambine che cercano di salvare la riserva naturale della loro isola contraddistinta da colori vivaci e una tranquillità da paradiso.
Quando Alba è molto piccola, va a trovare i suoi nonni che vivono sull’isola di Pinar del Mar, sulla costa della Spagna. Trotterella sulla spiaggia e si stende sulla punta dei piedi per fare una foto alla sua famiglia, quando una lince esce dall’erba. Guarda il trio, ed i suoi nonni sono entusiasti che il guardiano della foresta sia apparso loro, vedendolo come un segno di affinità condivisa.
Gli anni passano e Alba è su un volo dalla piovosa Londra a Pinar del Mar. C’è un contrasto comico nel modo in cui il tempo passa improvvisamente da nuvole scure a cieli azzurri. Una volta atterrata, la ragazza si riunisce con la sua famiglia e i suoi amici. Arriva prima del festival annuale dell’isola, che celebra la cultura di Pinar del Mar in piena estate… ma non tutto è rimasto come lo ricorda Alba.
Con Inez, la sua amica vivace e piena di risorse, scoprono che il sindaco ha in programma di ringiovanire l’economia dell’isola. Poiché la riserva naturale è stata devastata da un incendio, sarà la sede del nuovo hotel di lusso.
Anche nello stile artistico morbido e semplicistico del gioco, l’hotel è un pugno negli occhi: un monolite grigio che deturperebbe per sempre i dolci pendii e gli edifici commerciali colorati. Alba e Inez sono scioccate dall’annuncio e, parlando con gli altri residenti, sembra che anche gli adulti non siano contenti. Tuttavia, gli adulti sono in grado di razionalizzare la loro delusione; l’hotel aggiungerà nuove opportunità all’isola e potrebbe far esplodere economicamente le loro attività con l’aumento dei visitatori.
Ovviamente le loro prospettive non scuotono più di tanto la determinazione di Alba e Inez. In effetti, i nonni di Alba la incoraggiano a raccogliere firme per una petizione per salvare la riserva naturale, e l’obiettivo principale del gioco sarà proprio il raccoglimento di 50 firme da presentare al sindaco prima del festival e del ritorno di Alba nel Regno Unito. La loro altra missione è ripristinare la riserva naturale per il bene degli animali, poiché è stata abbandonata dopo il disastro. Insieme, formano AIWRL! (la Wildlife Rescue League di Alba e Inez!), il nome ufficiale è ancora in definizione.
Il resto dell’avventura prosegue con un ritmo tranquillo, che in realtà è davvero splendido. L’isola non è enorme, ma Alba salta e si muove da un posto all’altro, rendendo ogni strada un percorso panoramico.
Il fulcro di Alba è fotografare la fauna selvatica di Pinar del Mar con il suo telefono nei vari microambienti che compongono l’isola, seguendoli con la sua guida naturalistica. Riceve messaggi sul suo smartphone da amici e nonni e un blocco note registra i progressi nella missione principale e in eventuali missioni secondarie.
La scoperta di certi animali fa notizia nelle comunità, come quando Alba fotografa sparvieri che nidificano nella foresta. Altri casi, come quando scopre che i pesticidi stanno avvelenando uccelli e scoiattoli, servono come brevi storie secondarie in cui la ragazza interagisce con il cast carismatico dell’isoletta spagnola.
Per fortuna, curare animali malati o intrappolati è semplice come il resto del gioco, lasciando che il giocatore prema un pulsante per far tornare tutto alla normalità in un battito di ciglia. Si potranno compiere azioni superflue per il proseguimento della storia ma che magari vi ricompenseranno con un cuoricino che vi farà capire l’utilità delle vostre buone azioni. Inoltre, Alba dovrà prendere una lezione di falegnameria così da esser in grado di riparare dei guasti e smontare le assi per raggiungere nuove aree.
Sebbene queste sezioni siano state gratificanti e presentassero alcuni suoni straordinariamente soddisfacenti come il rumore del legno che si infila nei telai, era la caccia (in senso figurato) agli animali che mi ha intrattenuto maggiormente in Alba: A Wildlife Adventure. È un compito piacevolmente semplice; quando si vede un nuovo animale, basta toccare la fotocamera e mettere a fuoco l’obiettivo. Scattare la foto identifica automaticamente l’animale e lo aggiunge alla guida naturalistica. A volte dovrete avvicinarvi, poiché il telefono non identifica gli animali da lontano, ma animali come lepri e volpi non sono così facili da immortalare. Alba deve avvicinarsi in punta di piedi, cosa che esegue in maniera esagerata (ma con un’ottima animazione) con le braccia tese per mantenere l’equilibrio.
Alcuni animali non verranno trovati fino a quando la storia non avrà raggiunto un determinato passaggio, ma il gioco consente al giocatore di esplorare l’isola per tutto il tempo che si vuole, tenendo il sole nel cielo in un’ora d’oro perenne. I suoni degli uccelli sono davvero adorabili da ascoltare, specialmente in un anno in cui siamo stati costretti a rimanere per la maggior parte del tempo in casa.
Ciascuno degli ambienti ha in media otto animali da fotografare, e sebbene l’isola di Pinar del Mar sia composta da modelli poligonali semplici e colori piatti, nasconde la fauna selvatica con la stessa efficacia della vita reale. La guida naturalistica ha un comodo pulsante che riproduce il richiamo dell’animale, così potete ascoltare l’uccello che state cercando. Dopo qualche minuto riuscirete sicuramente a trovarlo, che si tratti di un martin pescatore che sorveglia le risaie appollaiate su una linea telefonica, o di un barbagianni nascosto in un un albero, vi farà sentire dei veri ornitologi.
Nota: il gioco di Ustwo Games è disponibile attualmente su PC ed Apple Arcade ma arriverà anche su PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One e Nintendo Switch nel corso della primavera di quest’anno.
In definitiva, Alba: A Wildlife Adventure è un gioco accessibile a tutte le età, con il suo ritmo calmo, le meccaniche poco impegnative e le premesse allegre. Quello che mi ha colpito di più nella sua storia è che non c’è un personaggio adulto in Pinar del Mar che riesca a rivaleggiare con Alba e Inez (beh, tranne uno, ma questo è uno spoiler). È un’avventura breve e dolce che risuonerà davvero con i giovani giocatori interessati alla conservazione degli habitat naturali… e i giocatori più anziani a cui manca un po’ di avventura. Ricordo infine che potete trovare il titolo nel catalogo di Apple Arcade.