Pubblicare un videogame di qualità, quando alle spalle non si ha un colosso del settore, è quasi una missione “impossibile”. I famosi e pubblicizzati titoli a tripla “A” sovrasteranno sempre le produzioni “indie”, forti di risorse economiche superiori e, di team di sviluppo composti spesso da centinaia di componenti. La scena Italiana è sempre stata ricca di grandi idee e, di ottimi programmatori che purtroppo non sono riusciti ad emergere, semplicemente perché non hanno mai avuto il supporto necessario per farlo. 3D Clouds piccolo e talentuoso sviluppatore nostrano, ha tutte le intenzioni di invertire questa tendenza, ritagliarsi uno spazio significativo nel mercato internazionale e, mostrare al mondo che “Italians do It better”.
All Star Fruit Racing è il loro titolo di esordio, progetto curato e ambizioso, che proverà ad inserirsi nel settore (non inflazionato) dei racing game arcade, che hanno come protagonisti i velocissimi Kart. Lo sappiamo, quando si parla di videogiochi e viene nominata la parola “Kart” è impossibile non anteporvi un “Mario”, in riferimento al capolavoro Nintendo, indiscusso dominatore del genere. Non cadremo nell’errore di paragonare questo gioco alla controparte nipponica, visto l’incolmabile divario tra le due produzioni e la necessaria obiettività nel valutare un titolo comunque diverso, capace a suo modo di introdurre soluzioni e meccaniche inedite, amalgamandole in una coloratissima “macedonia di frutta”.
Questo Kart è mio!
Fin dalle prime battute, il gioco vi darà la possibilità di accedere ad un garage, dove personalizzare completamente il veicolo. La scelta delle parti da montare, delle cromature e dei colori è veramente molto ampia. Vincere nella modalità “Carriera” ( di cui parleremo più avanti) e ottenere i premi messi in palio, vi fornirà ulteriori parti, capaci di rendere il vostro kart praticamente unico. Se a questo aggiungiamo la scelta tra 23 personaggi con mosse speciali e abilità differenti, capirete che il numero di combinazioni disponibili è quantificabile in diverse migliaia di possibilità. Un fattore non da poco che vi permetterà soprattutto nelle sfide online di avere un’aspetto difficilmente imitabile dagli altri giocatori. Peccato che tutte le modifiche che farete sul vostro veicolo, avranno un valore puramente estetico, senza influire in alcun modo sulle prestazioni.
Solo Frutta Fresca!
All Star Fruit Racing vi vedrà battagliare su 21 tracciati, molto diversi tra di loro, ispirati alle quattro stagioni e, caratterizzati dalle diverse condizioni climatiche unite all’immancabile frutta disponibile in quel determinato periodo. Quello che stupisce favorevolmente della produzione è l’assoluta cura con cui sono state realizzati i percorsi, coloratissimi e ricchi di particolari, con diversi elementi in movimento sullo schermo, in grado spesso di ostacolarvi. Vi capiterà nell’affrontare un tornante di poter scorgere all’orizzonte qualche costruzione particolarmente fantasiosa oppure, durante un salto, di poter studiare la complessità di quello che vi aspetta molti metri più in basso.
Purtroppo il suolo indipendentemente dall’elemento di cui è composto, avrà una scarsa influenza sulle vostre prestazioni. Che sia fangoso, arido o ghiacciato cambia poco, il vostro veicolo si comporterà sempre allo stesso modo, tenendo saldamente la traiettoria anche nelle curve più “sconnesse” e scivolose.
Altro appunto dobbiamo farlo al design dei tracciati, in alcuni casi poco ispirato, con un susseguirsi di curve sempre uguali, rare deviazioni di percorso e trampolini incapaci di trasmettere adrenalina. Questo non pregiudicherà l’impegno e il piccolo sforzo mnemonico necessari ad affrontarli, provare più volte la stessa pista vi permetterà di conoscerne ogni segreto e vi darà comunque un’importante vantaggio in gara.
Let’s Fruit!
Passiamo adesso ad analizzare il punto di forza dell’intera produzione ovvero il gameplay. 3D Clouds ha provato soprattutto in questo aspetto a distinguersi dalla concorrenza, adottando soluzioni originali e complesse, in grado di dare una precisa identità al titolo. Ogni videogame di kart che si rispetti, non può fare a meno dei Power Up. Turbo, trappole e attacchi speciali, in grado di ribaltare l’esito di una gara, saranno presenti anche in All Star Fruit Racing, con la notevole differenza rispetto ad altri titoli simili, che non li troveremo in scatole posizionate sul percorso, bensì dovremo “crearli”.
Il “Juicer” che vi verrà immediatamente illustrato nel breve tutorial del gioco, altro non è che una specie di “frullatore” in grado di mischiare la frutta che raccoglierete in pista. Rappresentato da una croce posizionata nell’angolo destro dello schermo, questo sistema seppur non semplice da padroneggiare, aggiunge una componente tattica assolutamente inedita per questo genere di corse. Collezionando le sfere di frutta disseminate sul percorso, la cui tipologia è distinguibile dal colore, vedrete il progressivo riempimento di una o più delle quattro ampolle presenti alle estremità della croce. Riempirle tutte vi consentirà di scatenare la mossa speciale del personaggio selezionato ma, questa è solo una delle decine possibilità che il gioco vi offre. Premendo uno dei tasti principali del joypad, avrete la possibilità di scollegare i serbatoi “fruttiferi” dal contenitore centrale, ottenendo così oggetti diversi da creare e utilizzare a seconda della necessità. Padroneggiare al meglio questo sistema, richiedera’ molta pratica ma, una volta entrati nel “meccanismo” sarete in grado di creare delle combo degne di un picchiaduro.
Discorso a parte merita il sistema di “derapata” indispensabile in un racing game basato su veicoli di questo tipo. La pressione del grilletto sinistro del controller, unita alla direzione desiderata nell’affrontare una curva, vi permetterà di “sgommare” senza perdere la velocità iniziale, donandovi un boost nel momento in cui rilascerete il tasto. Un indicatore in basso invece vi avviserà del livello di surriscaldamento del motore, costringendovi ad un breve ma fastidioso stop, qualora ignorato. Per quanto il sistema funzioni egregiamente, siamo rimasti dubbiosi sul turbo che si acquisisce nell’utilizzarlo, visto che spingere il kart al “limite” non vi farà guadagnare un sensibile aumento della velocità, portandovi a preferire brevi e frequenti derapate. Pur senza influire negativamente sul gameplay, ci saremmo aspettati una scelta diversa nella gestione di questo aspetto.
Banane,Lampone
Il menù principale del gioco, vi metterà subito di fronte alla scelta di giocare online oppure offline. Nella versione che abbiamo provato (ps4) la modalità in rete è priva di un matchmaking in grado di convogliare tutti i giocatori disponibili, con l’unica possibilità di impostare una semplice gara personalizzata, davvero troppo poco e troppo brutto per essere vero.
Il discorso cambia per ciò che riguarda il single player, che offre oltre ai classici “gare e campionati personalizzati” (utili solamente a provare i circuiti e le varie modalità di gioco) anche prove cronometrate e campionati “veloci”. Nessuna di queste opzioni sarà in grado di impegnarvi per più di qualche ora, mentre il cuore vero e proprio nel titolo risiede tutto nella modalità Carriera.
Qui avrete pane per i vostri denti, oltre 12 campionati da vincere con difficoltà crescente, contro avversari che soprattutto nei livelli avanzati vi daranno molto filo da torcere, grazie ad una IA estremamente competitiva. Il livello di sfida diventerà molto alto, senza rovinare il divertimento o risultare frustante. Competere e vincere in ogni singolo campionato, sarà l’unico modo che avrete per sbloccare l’intero rooster dei personaggi e delle modifiche, in un crescendo di battaglie a colpi di frutta e traguardi raggiunti al fotofinish. I modificatori delle gare (sono cinque e vanno dalla classica eliminazione diretta, fino alla diversa composizione del juicer) aggiungeranno varianti alla competizione, costringendovi spesso a tenere testa al gruppo dalla partenza fino all’ultima curva.
Gia’ a difficoltà “media” nessuna gara diventerà scontata, sia che siate o meno nelle prime posizioni, vi capiterà raramente di riuscire a seminare gli inseguitori, tanto da creare un vuoto rispetto all’avversario che vi segue.
Succo e polpa di frutta
Il comparto tecnico è l’aspetto in cui la produzione mostra i maggiori limiti. Il titolo,bello da vedere grazie alla grafica pulita e colorata, non è esente da texture “sgranate” sia per quanto riguarda il suolo delle piste, sia in molti degli elementi che fanno da sfondo. Il frame rate spesso non riesce a reggere i 30 FPS, nemmeno sulle console mid-gen, mostrando sensibili rallentamenti sia nelle situazioni più caotiche, sia nelle piste più dettagliate.
Il comparto sonoro svolge sufficientemente il suo lavoro, con musiche ed effetti, alla lunga piatti e ripetitivi. Oltre al quasi inesistente multiplayer c’è un’altra cosa che ci sentiamo di bocciare ed è il sistema di collisione.
Il contatto con i kart avversari ha una scarsa influenza sulle vostre traiettorie. indipendente dal punto in cui avviene. I nemici colpiti da una super, si limitano ad essere coperti da una nuvoletta scarsamente rappresentativa dell’ elemento di cui sono vittima. Quando invece saremo noi sotto attacco, sarà un orribile segnale di allarme ad avvisarci del pericolo imminente e, non vi sarà alcuna animazione a corredo del danno subito, se non la solita nuvola accompagnata dalla confusionaria ricomparsa lampeggiante del respawn.
Sotto la buccia (quasi) niente
All star Fruit Racing è un titolo poco più che sufficiente, dotato comunque di un gameplay profondo e articolato, pieno di idee interessanti in molti casi inespresse. Purtroppo non riesce ad elevarsi oltre la sua anima indie, a cui resta legato sia nella accezione positiva del termine (indiscutibile la “freschezza” delle proposte), sia in quella negativa, con gli inevitabili limiti tecnici e contenutistici. Resta il rammarico di quello che avrebbe potuto essere con risorse economiche degne delle idee e dell’ impegno profuso dagli sviluppatori, davvero encomiabile. Se i kart sono il vostro pane quotidiano, vi consigliamo di dargli una possibilità, potrebbe sorprendervi e appassionarvi. In caso contrario rivolgete la vostra attenzione altrove.
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