Ary e il Segreto delle Stagioni è un gioco di azione e avventura in stile The Legend of Zelda che racconta la storia di Aryelle, una giovane ragazza vivace del villaggio innevato di Yule. Dopo che suo fratello maggiore Flynn scompare nel corso di un’avventura, il padre di Ary si ritrova paralizzato dal dolore e incapace di occuparsi dei suoi doveri come Guardiano dell’Inverno del regno di Valdi. Tuttavia, dopo che un giorno degli strani cristalli iniziano a piovere dal cielo che scombussolano le quattro stagioni ed il meteo, Ary parte per un viaggio per trovare suo fratello e scoprire la fonte del mistero dietro il mutare delle stagioni.
Caratterizzato da un mondo colorato e bizzarro, con un cast stravagante di personaggi apparentemente strappati da una produzione Pixar ed la caratteristica principale del titolo che vi consente di manipolare il tempo atmosferico in modi creativi, Ary and the Secret of Seasons è un’aggiunta affascinante alla libreria PlayStation (piattaforma dove ho avuto modo di provare il titolo). Sfortunatamente, come uno strano acquazzone che rovina il vostro barbecue estivo, una litania di glitch e problemi che inficiano le prestazioni generali purtroppo riescono a rovinare gran parte del divertimento e delle buone idee della produzione di Modus Games.
Se avete mai giocato a un capitolo della saga di The Legend of Zelda prima d’ora, vi sentireste come se foste a casa con Ary e il segreto delle stagioni. Il progetto condivide lo stesso DNA del celebre franchise di giochi di avventura di Nintendo. C’è un enorme mondo da esplorare pieno di segreti. I templi punteggiano la mappa e pullulano di ottimi enigmi da risolvere. Persino le malefiche iene che incontrerete frequentemente che dovrete sconfiggere si comportano in maniera molto simile ai Grublin di Zelda.
Le somiglianze non finiscono qui. Se non lo sapessi, penserei che Ary abbia conosciuto lo stesso Orca per imparare alcune tecniche di spada di Hylian. Le meccaniche sembrano quasi identiche a quelle presenti delle recenti iterazioni di Zelda 3D, fino al lock-on system e al modo in cui note musicali distintive accompagnano ogni colpo della vostra spada.
Tuttavia, una meccanica per schivata e una semplice per la parata riescono a scuotere un po’ il tutto e diversificarlo quanto basta. Anche se devo ammettere che non ho trovato la necessità di usare queste trovate in molte occasioni. I nemici sono per lo più abbastanza facili da eliminare semplicemente premendo il pulsante di attacco. Le battaglie contro i boss alzando un tantino l’asticella della difficoltà. Ma, ancora una volta, analogamente alla serie The Legend of Zelda, si tratta più di risolvere enigmi che di combattimenti complicati e frustranti.
Tutto questo per dire che comunque non si tratta di un difetto per me. Dopotutto, come il New Super Lucky’s Tale recentemente pubblicato, Ary and the Secret of Seasons è chiaramente orientato ad un pubblico sia di bambini che di adulti. Anche se devo ammetterlo, avrei voluto che le battaglie fossero un tantino più impegnative.
Questo però non vuol dire che Ary and the Secret of Seasons sia un gioco privo di innovazione. In effetti, la meccanica della manipolazione del clim più notevole è piuttosto originale e rende l’esplorazione e la sperimentazione molto divertenti.
All’inizio, Ary acquisisce la capacità di lanciare delle sfere che cambiano le stagioni di tutto ciò che toccano. Inizialmente questo le permette di usare la sua sfera invernale per realizzare alcune azioni particolari come congelare laghi e cascate o evocare ponti e piattaforme ghiacciate per raggiungere aree altrimenti inaccessibili.
Man mano che si avanza nella storia (che vi terrà impegnati per circa 10 ore), raccoglierete anche le sfere per le altre stagione. Potrete così utilizzare per interagire con il mondo in modi nuovi. Ad esempio, la sfera estiva può sciogliere la neve per rivelare percorsi nascosti o ridurre lo scudo ghiacciato di un nemico in una semplice pozzanghera. La sfera autunnale, d’altra parte, crea degli scrosci di pioggia fulminei che possono raggrupparsi per generare specchi d’acqua in cui potete nuotare. Infine, la sfera primaverile fa germogliare un tipo di vegetazione scalabile dal terreno e conferisce ad Ary anche la capacità di camminare sott’acqua.
Tutti gli enigmi del gioco sono costruiti intorno al mutare delle stagioni. All’inizio, non richiedono molta riflessione e arguzia. Ma questo cambia nella seconda metà dell’avventura quando sarete alla ricerca di quattro antichi golem per ottenere i loro cristalli. I templi che vi troverete ad esplorare sono enormi e pieni di enigmi davvero ben progettati che vi costringeranno ad usare tutti i poteri stagionali contemporaneamente. Momenti come questi sono davvero fantastici e sono facilmente il momento clou dell’avventura di Ary e il Segreto delle Stagioni.
Se siete arrivati a leggere fino a questo punto probabilmente state pensando che il titolo di Modus Games è da prendere al volo. Dopo tutto, uno Zelda-like con qualche idea originale ed unica come quella delle stagioni non esce ogni mese. Bene, non è tutto oro ciò che luccica. Il problema principale è che è probabilmente il titolo più infestato da bug e mal ottimizzato che abbia giocato negli ultimi tempi.
I problemi del gioco sono numerosi, da prestazioni scadenti a bug potenzialmente catastrofici. Prima di tutto il frame rate cala selvaggiamente, sia nel gioco che durante cutscene della storia. Non è solo fastidioso per l’esperienza generale ma rende anche le fasi platform imprecise e difficili da superare. Niente è più frustrante che eseguire un salto da una piattaforma rialzata o essere colpiti da un pendolo oscillante e dover tornare indietro da dove si è caduti perché il frame rate balbettante non permette di eseguire le azioni con il tempismo corretto. Di conseguenza, questo problema si estende anche al combattimento, rendendolo rigido ed ingessato, il che è un vero peccato.
A parte i problemi di prestazioni, il gioco è anche un pasticcio tecnico. Durante le ore che ho trascorso con il gioco, ho incontrato NPC il cui testo di dialogo era completamente vuoto e nemici apparentemente immortali o, ancora più strano, che sono rimasti bloccati in aria. I problemi più frustranti che ho riscontrato, tuttavia, sono stati messaggi che non apparivano, lasciandomi incapace di aprire cancelli o interagire con l’ambiente di gioco. Questo mi è capitato numerose volte durante la mia run e ogni volta ho dovuto ricaricare il mio salvataggio precedente per risolvere il problema.
Questi glitch e problemi di prestazioni permeano l’intera esperienza. Vorrei che non fosse così perché quando tutto funziona come dovrebbe, Ary and the Secret of Seasons è un’avventura divertente che trasuda fascino da ogni poro. Per fortuna, lo sviluppatore è a conoscenza di questi problemi ed ha promesso di sistemare la sua opera dai problemi che attualmente rovinano l’esperienza di gioco con patch future. È solo un peccato vedere un titolo così promettente in uno stato così chiaramente incompleto e non ottimizzato.
Nonostante i suoi problemi, c’è un buon gioco sepolto sotto le magagne tecniche e di prestazione di Ary e il Segreto delle Stagioni. Gestire il tempo meteorologico per risolvere i suoi numerosi rompicapi presenti può essere esilarante come un temporale a luglio. Ma questi lampi di eccitazione e divertimento sono quasi sempre accompagnati da momenti di frustrazione a causa della scadente ottimizzazione del gioco.
Con un po’ di ottimizzazione generale o forse con un budget più elevato, Ary e il Segreto delle Stagioni avrebbero potuto essere un vero e proprio spettacolo che nessun fan di Zelda avrebbe dovuto perdersi. Tuttavia, almeno nel suo stato attuale, è difficile da consigliare in quanto il gioco è tutt’altro che perfetto. Se però pensate che sia un titolo che vi potrebbe piacere il mio consiglio spassionato è quello di aspettare che il team di sviluppo sistemi i problemi che affliggono la produzione prima di spendere i vostri soldi.