Ashwalkers: A Survival Journey è una avventura narrativa con forti componenti Survival, gestionali e con un forte accento sulle scelte morali. Questo titolo è stato sviluppato da Nameless XIII (in Unity) e pubblicato da Dear Villagers. Questo gioco nasce come progetto scolastico e l’intenzione del progetto era quello di creare un gioco che cambiasse ad ogni run incentrandolo su dialoghi e scelte morali. Gli sviluppatori saranno riusciti nell’intento? Andiamo a scoprirlo insieme con la nostra recensione.

Cos’è Ashwalkers
Come descritto nell’introduzione Ashwalkers è un’avventura narrativa e quindi sicuramente non possiamo aspettarci un gameplay frenetico e pieno d’azione, e così effettivamente risulta. Il giocatore si trova a dover dirigere gli spostamenti di una squadra di esploratori composta da 4 elementi: Petra, Sinh, Kali e Nadir all’interno di un mondo post apocalittico ridotto ai minimi termini e le uniche due interazioni che potremmo avere nel gioco sono il click sinistro per spostarci sulla mappa e prendere decisioni, ed il click destro per cambiare componente della squadra che si desidera controllare in quel momento. Ma non fatevi illudere da questa asserzione, il gameplay e le meccaniche di Ashwalkers sono molto più profonde di quanto si possa credere.
Gameplay e meccaniche di gioco
La parte survival del gioco la fa sicuramente da padrone, in quanto diventerà subito chiaro che, anche ai fini della trama di gioco, la sopravvivenza del gruppo è di fondamentale importanza e, nonostante le statistiche da gestire siano solo quattro (Vitalità, Fame, Calore ed Energia) le combinazioni delle statistiche sui quattro esploratori darà del filo da torcere anche ai veterani del genere. È stato “semplificato” anche l’inventario che si basa su soli 3 elementi: il combustibile, per riscaldare i falò degli accampamenti, il cibo per saziare gli esploratori ed infine i medikit utili per curare le eventuali ferite intercorse durante le avventure dei protagonisti. Le statistiche dei componenti della squadra vengo principalmente influenzate dagli eventi atmosferici per esempio, esplorare una zona molto calda consumerà parecchia energia, camminare in una tempesta di neve abbasserà velocemente il calore dei 4 membri della squadra. Inoltre ogni azione di raccolta oggetti, di qualsiasi genere essi siano, farà consumare energia al personaggio selezionato in quel momento. Si dovrà scegliere quindi con cura il personaggio a cui far raccogliere un determinato oggetto. Oltremodo ci sarà da fare attenzione al carico trasportato: se si caricheranno eccessivamente i protagonisti lo zaino si riempirà inesorabilmente andando quindi ad aumentare il dispendio di energie della truppa.
Nonostante le variabili sembrano poche sarà dura gestire la squadra durante ogni run tenendo conto che meteo e morale della squadra potranno interferire con le statistiche ed le scelte sul percorso da compiere potranno invece essere decisiva per il ritrovamento degli oggetti dediti alla sopravvivenza.
Essendo un’ avventura narrativa, Ashwalkers, ad ogni possibile evento presenterà la situazione con una descrizione testuale e poi porrà al giocatore la scelta da prendere ( le scelte saranno solitamente quattro, uno per ogni personaggio, sempre che siano sopravvissuti tutti al momento della scelta) e questa influirà significativamente sul divenire dell’avventura. Di fatti il gioco presenta 34 finali differenti influenzabili sia dalle scelte morali che dalle scelte di percorso da intraprendere durante il cammino. Influirà sul finale anche il numero dei sopravvissuti della squadra e anche chi dei quattro porterà a termine il viaggio. Dopo la prima run, avrete la possibilità di giocare di nuovo e oltretutto potrete scegliere anche quando far ripartire l’avventura che di fatto è divisa in 4 macro capitoli in modo da poter velocemente sperimentare nuove possibilità date dalle scelte che si possono intraprendere. Le zone esplorabili del mondo di gioco sono in totale sei ma per ogni run saranno solo quattro quelle effettivamente esplorabili dato che le vostre scelte ne escluderanno sicuramente due.
A livello pratico la pura esplorazione dovrà forzatamente essere intervallata da delle fasi di riposo che saranno portate dalla storia (si scoprirà qualche luogo dove sarà possibile riposare) oppure verranno decise dal giocatore che, ad esclusione di determinate zone di gioco, potrà decidere di accamparsi per far mente locale sulla situazione dei quattro membri della compagine. In queste fasi potremo compiere due tipi di azioni: pianificazione o distribuzione. Nella fase di pianificazione si potrà scegliere cosa far fare ai quattro componenti tra: fare la guardia al campo, riposare, esplorare o parlare attorno al fuoco. Mentre per la fase di distribuzione potremmo sistemare l’inventario della squadra, scegliere di applicare combustibile al fuoco, somministrare razioni di cibo ai componenti della squadra o applicare loro dei medikit in caso di ferite dovute ad azioni durante il tragitto.
Ad ogni completamento di macro area ci verrà fatto un recap dei giorni passati in cammino, degli avvenimenti più significativi e del nostro orientamento morale tenuto nelle varie decisioni. Questo ci permetterà di poter orientare al meglio le varie run magari caratterizzate volutamente da un determinato atteggiamento nei confronti del mondo di gioco.
Comparto Tecnico
Passiamo ora all’analisi del comparto tecnico. Graficamente, nonostante Ashwalkers sia un gioco derivato da un progetto scolastico, ha un suo stile particolare. Il titolo è al 99% in scala di grigi con il rosso, unico colore fuori dalle gradazioni tra il bianco ed il nero, utilizzato per segnalare le criticità tra le statistiche o le ferite riportate dai quattro esploratori. Al di fuori dei protagonisti, definiti discretamente bene con uno stile particolare di cel-shading, tutto il resto degli elementi all’interno delle mappe sono definiti come cenere nera alla quale viene data forma diversa a seconda di quel che si trova davanti. Tutti i dialoghi e le interazioni sono programmate testualmente e quindi non si troveranno cut scene di nessun genere all’interno di Ashwalkers. Purtroppo la mancanza di localizzazione in italiano potrebbe far perdere, ai meno anglofoni, parte della lore e della trama di questo titolo rendendo quindi “monca” l’esperienza di gioco.
Sembra strano da dire che un problema riscontrato è quello del framerate ma, a differenza delle problematiche solite, qui la questione è diametralmente opposta. Non essendoci un limite massimo (neanche selezionabile dalle opzioni grafiche) il gioco tende a spingere ben oltre i 200 FPS e quindi impegnare le risorse del PC quasi totalmente in maniera inutile. Per godere al massimo del titolo senza rischiare il surriscaldamento delle componenti interne, è stato necessario limitare l’uso della GPU tramite programma esterno ( per esempio Firestorm di Zotac Gaming) e nonostante le limitazioni il gioco è rimasto stabilmente sui 130 FPS sicuramente non necessari per godersi a pieno l’esperienza videoludica. Speriamo che con future patch questo problema venga risolto. Il comparto audio si limita a quello musicale, in quanto sono presenti solamente una manciata di effetti sonori ed essendo tutto incentrato su dialoghi testuali, sono assenti completamente le voci. La musica pur non essendo incredibilmente memorabile, risulta essere sempre “sul pezzo” andando a sottolineare le varie situazioni di gioco, permettendo quindi un’immersione più alta nelle varie situazioni di gioco.
Conclusioni
In conclusione possiamo affermare che Ashwalkers è un buon titolo che consigliamo di provare a tutti gli amanti dei survival/gestionali. La lore di gioco è ben costruita e consistente e per scoprirla tutta ci vorranno parecchie ore (mediamente ogni run dura circa 2 ore ed i finali possibili sono ben 34). Il titolo è in vendita su diverse piattaforme di distribuzione videogiochi su PC (Steam, GOG e Epic Games Store) alla cifra di 11.99€ il che lo rende anche un investimento esiguo. Sicuramente da provare, se questa recensione vi ha incuriosito.