Nato grazie ad un crowdfounding che ha avuto un grande successo, arrivando a raccimolare più di 260 mila dollari, Battle Worlds: Kronos è sbarcato anche su Nintendo Switch.
Il titolo, sviluppato da KINGArt Games e pubblicato da THQ Nordic, uscì nel 2013 su Steam, nel 2014 su iOS e Android, e nel 2016 su PS4 e Xbox One. Lo sviluppatore tedesco ha deciso di portare questo strategico a turni che vi vedrà impegnati in grandi battaglie con mezzi futuristici, con tutti i DLC pubblicati, anche sulla console di casa Nintendo.
Scopriamo perciò come si comporta Battle Worlds: Kronos su Nintendo Switch!
https://www.youtube.com/watch?v=bQv-mz1_OHc
Giocabilità
Battle Worlds: Kronos è, come detto, uno strategico a turni. Il gioco, prendendo spunto dalla sua descrizione, riprende dei veri classici del genere, come ad esempio Battle Isle, Advance Wars e Panzer General. Il gioco vi farà affrontare una serie di lunghe battaglie campali utilizzando veicoli corazzati, carri armati, ma anche mezzi acquatici o volanti. La trama è abbastanza lineare e molto classica: una guerra tra più fazioni che si contendono il dominio su una serie di pianeti. Nulla di così eccelso, a dirla tutta.
Ma, e questo possiamo considerarlo un grande pregio, il titolo si concentra principalmente sul gameplay. La Campagna vi terrà occupati per più di 30 ore, che sicuramente saranno molte di più, se si considera la possibilità di poter rigiocare le missioni che si falliscono. Questa è articolata in tre parti, con dei filmati di intermezzo che andranno a spiegarvi gli eventi. Le prime missioni fungono chiaramente da tutorial, che andrà a spiegarvi come funziona il gioco. In esso vi verrà spiegato il funzionamento dei turni: ogni unità può compiere al massimo due azioni per turno, ovvero muoversi per due volte, oppure muoversi e attaccare. Il movimento, e anche l’attacco, si svolgono in caselle e aree: il vostro mezzo può avere una gittata corta, quindi per colpire un nemico dovrà trovarsi entro una casella di distanza, oppure una gittata lunga (per esempio con i carri armati), che vi consentirà di colpire da più lontano. Il gioco è completamente localizzato in italiano, e questo è utile per capire cosa bisogna fare, anche se la traduzione è un po’ ballerina, con parti tradotte in maniera corretta e altre in modalità Google Translate.
L’elemento che caratterizza di più Battle Worlds: Kronos è certamente la difficoltà. Essendo uno strategico, non possiamo pensare di attaccare all’arma bianca senza ragionare un minimo l’azione. Anzi, assumendo questo comportamento, il gioco si rivela estremamente punitivo, e riuscirà a mettervi in estrema difficoltà in pochissimi turni. Inizialmente il titolo prevedeva una sola difficoltà, ma nel corso degli anni ne sono state addirittura inserite altre due, che rendono la sfida ancora più ostica. Essendo così complesso, questa difficoltà così elevata rende il superamento di una missione o di un determinato momento delle battaglie particolarmente appagante. Qualora però la situazione dovesse essere troppo complessa, sarà possibile richiedere dei rinforzi dal menù. E vi serviranno, dato che comunque vi troverete spesso ad affrontare grandi quantità di nemici, mentre le vostre unità non avranno un numero poi così elevato. Anche questo elemento aiuta a dare forma e sostanza alla difficoltà del titolo, che alle volte però può risultare anche frustrante.
Come detto, la Campagna vi terrà occupati per molte ore. In essa, oltre a dover sopravvivere, nel corso delle missioni dovrete anche raggiungere degli obiettivi, primari e secondari, che andranno ad influire sul superamento del livello. La presenza di una difficoltà così elevata, per quanto possa essere un elemento assolutamente apprezzabile, rende questo un titolo “di nicchia” che può attrarre i super fanatici del genere, ma che di conseguenza va ad allontanare i neofiti e i giocatori meno pratici.
Ma Battle Worlds: Kronos non è solo la Campagna. Anzi, abbiamo altre due modalità: Single Player e Multiplayer. Nella prima andrete ad affrontare delle battaglie singole, in cui però ve la dovrete cavare in una situazione molto aperta, con una mappa molto grande, molte unità, ma soprattutto tanti, tanti nemici. Per quanto riguarda invece il multiplayer, questo funziona come il single player, con una grande differenza: è possibile creare delle mappe personalizzate per mezzo di un editor. Queste mappe poi saranno condivise con la community, che potrà quindi usarle a loro volta. Anche queste modalità aiutano ad allungare l’esperienza di gioco offerta dal titolo che, se dovesse riuscire a prendervi, vi terrà compagnia per molte ore.
Comparto tecnico
Un punto a sfavore, per quanto riguarda Battle Worlds: Kronos, è certamente l’intero comparto tecnico. Partendo dal comparto grafico, posso dire che si tratta di un qualcosa di molto basilare. I modelli delle nostre unità in battaglia sono spesso difficili da riconoscere, semplicemente per il fatto che sembrano tutti uguali. La telecamera dall’alto in questo senso non aiuta al riconoscimento immediato dei vari mezzi e questo, per quanto possa inficiare, rende comunque le operazioni un po’ più lente. In un gioco che non fa di certo del plug & play il suo pezzo forte, questo può portare a dei problemi. Per quanto riguarda invece gli scenari e il level design, siamo nel piattume più totale. Non abbiamo scenari degni di nota, si alternano semplicemente grandi praterie, distese innevate, e simili. Niente di mai visto insomma.
Per quanto riguarda invece il comparto audio, siamo nell’insufficienza più totale. L’audio nel gioco è quanto di più anonimo si possa trovare in un qualsiasi titolo. Non ci sono musiche, e si sentono solo alcuni rumori della battaglia, che sono riprodotti in maniera non proprio eccelsa, e questo un po’ rovina l’effetto della battaglia stessa. Peccato, si poteva fare molto di più, nel senso che non si potevano certo pretendere grandi colonne sonore, ma nemmeno questa completa assenza.
Conclusioni
Come vi ho detto nel corso della recensione, Battle Worlds: Kronos è un prodotto considerabile di nicchia. E per questa sua natura, va un po’ ad allontanare i non fan del genere. Nella mia esperienza di gamer, vi posso assicurare che questo è stato il mio primissimo strategico a turni. E posso dire di aver notato questo elemento elitario, dato anche da una difficoltà non esattamente ben bilanciata. Questo però mi ha portato un po’ ad incaponirmi, e ad un certo punto il riuscire a superare la missione di turno è diventato una sfida con me stesso. E questo l’ho trovato un punto a favore del gioco, in quanto comunque una sfida impegnativa è sempre ben accetta.
Dall’altra parte però, mi è stato impossibile non rilevare i difetti strutturali del titolo, a cominciare da una trama non esattamente spettacolare, e che ho visto molto stereotipata e attestata sul classico. Altro grande punto a sfavore il comparto tecnico, semplicemente troppo, ma troppo basico, e non in grado di dare quel quid in più all’atmosfera del gioco.
Un elemento, però, che con Nintendo Switch ha subito un miglioramento, è certamente la minor pesantezza della natura lenta e macchinosa del titolo. Mi spiego. Battle Worlds: Kronos vi rende protagonisti di battaglie davvero lunghe, e per quanto nelle altre versioni del gioco sia possibile creare dei Quick Saves, con la natura portatile di Nintendo Switch questo elemento viene migliorato, in quanto vi basterà riaccendere la console per continuare la vostra missione, senza passare da caricamenti, menu o quant’altro. Questo l’ho trovato molto buono.
In conclusione, se siete dei neofiti del genere, vi consiglio di prendere questo titolo solo dopo averne provati altri ed esservi “fatti le ossa”. A meno che non siate pronti ad una super sfida con le vostre abilità strategiche: a quel punto potete procedere senza problemi. Se invece siete dei super fan, non esitate nemmeno per un secondo, qualora vi siate persi questa produzione nel corso degli anni.