Beyond Blue è una particolare esperienza videoludica ispirata alle serie di documentari della BBC Studios dedicati alla vita marina e all’ambiente oceanico, nello specifico a Blue Planet II, una serie narrata e presentata da Sir David Attenborough uscita nel 2017.
Beyond Blue è un’avventura single player narrativa, pensate per accompagnarci alla scoperta dell’ambiente marino e delle creature che lo popolano. Si propone quindi come una sorta di “docu-videogioco“, che ci metterà nei panni della ricercatrice Mirai che si trova nel corso di una missione in solitaria per studiare le diverse creature che incontrerà, nello specifico una speciale famiglia di capodogli che segue da molto tempo, con il supporto di una tecnologia avanzata. Ci ritroveremo quindi ad affrontare 8 immersioni diverse, ognuna delle quali ci porrà davanti ad alcuni obiettivi da completare, come studiare determinate creature, recuperare sensori, indagare su suoni misteriosi, raccogliere campioni e così via. Questo con anche il supporto dei colleghi di Mirai, nello specifico Andre e Irina, che ci accompagneranno dandoci utili istruzioni e supportandoci da remoto. La natura del titolo è quindi puramente esplorativa, e ci regala un’interessante esperienza di scoperta e di studio, ma con meccaniche piacevoli e ben integrate. Il gameplay è molto semplice, costituito sostanzialmente dal controllare Mirai nella sua tuta da immersione e analizzare i dati necessari con alcuni mezzi speciali a disposizione (tra cui ad esempio un drone-manta che ci permetterà di avvicinarci ancora di più alle creature). È presente anche una fase di intermezzo tra le missioni, in cui controlleremo la protagonista all’interno del sottomarino in cui sta vivendo in questo periodo di immersioni, con la possibilità di interagire con alcuni elementi di dettaglio presenti, che si rivelano però meramente espositivi: peccato non potervi “smanettare” (concedetemi il termine) di più in queste pause fuori dall’acqua. Simpatica la possibilità di utilizzare il tablet di bordo per scegliere una tra le diverse canzoni presenti come piacevole sottofondo.
Nell’esplorazione, è presente una trama che ci accompagnerà per tutto il gioco legando le varie immersioni e concedendoci anche di conoscere meglio i diversi personaggi, i loro caratteri e le loro motivazioni. In alcuni momenti il gioco ci metterà davanti anche a delle vere e proprie scelte che, seppure non vanno ad influenzare l’andamento degli eventi in modo deciso, regalano quel tratto maggiore di immersività nella vicenda che non può che essere un bene. Non mancano inoltre numerosi extra da sbloccare, dalle informazioni di database sulle diverse creature che si ottengono scansionandone il più possibile, ai mini-documentari consultabili nel menù di gioco, che ci portano alla scoperta di realtà originali e interviste con scienziati ed esperti dell’ambiente marino.
Non ci troviamo davanti naturalmente ad una produzione massiva, tuttavia la resa visiva del prodotto è più che buona: Beyond Blue ci presenta degli affascinanti ambienti nelle profondità marine, con una discreta cura per i dettagli e una bella pulizia grafica, in un risultato finale che ci fa percepire davvero la sconfinata ampiezza del Grande Blu. Se i modelli degli esseri umani, compresa la protagonista, non sono così stratosferici, sono invece molto belli quelli delle creature marine che incontriamo. Ma ciò in cui eccelle di più il titolo è il comparto sonoro, che ci regala la riuscita riproduzione degli affascinanti canti di megattere, delfini, orche, capodogli e così via, che si uniscono nel riprodurre l’inconfondibile e indimenticabile suono del mare. Buona anche la prova dei doppiatori, che ci regalano personaggi credibili.
Come abbiamo già detto, Beyond Blue è quello che si potrebbe definire un “docu-videogioco”, che approfitta quindi dell’efficacia di certe meccaniche videoludiche – come l’esplorazione di un ambiente, l’ottenimento di obiettivi, la raccolta di informazioni – per provare a imbastire un racconto scientifico, storico e soprattutto a sensibilizzare il pubblico sulla bellezza della vita marina. Un compito in cui riesce con efficacia, proponendo un’esperienza tutto sommato piacevole, rilassante e in grado di stimolare la curiosità e l’interesse di chi deciderà di affrontarla con l’approccio giusto. Non c’è quindi da aspettarsi né un gameplay complesso, né una storia con particolari colpi di scena o profondità narrative, ma in generale l’obiettivo risulta centrato, per una spesa che si attesa sui 20 € sia su PC che su console.
Versione provata: Xbox One X