Con l’arrivo (finalmente) delle vacanze natalizie è giunto anche il momento di fare ciò che amiamo di più – aprire i regali, mangiare un sacco di cibo e battere i nostri amici e parenti nei giochi multiplayer in locale. Coloro che sono particolarmente entusiasti dell’ultima opzione sono fortunati quest’anno, grazie anche agli sviluppatori Hyper Luminal Games che hanno rilasciato il loro frenetico titolo multiplayer Big Crown: Showdown su PC e console giusto in tempo per alcuni sfide in queste feste. È meglio combattere su uno schermo televisivo e con un pad in mano piuttosto che sul tavolo da pranzo per l’ultima fetta di panettone, no?
Big Crown: Showdown utilizza un concept abbastanza semplice, da due fino ad un massimo di quattro giocatori avranno il compito di attraversare alcuni livelli, evitando rischi e trappole, e cercando di darsi fastidio a suon di scazzottate. Oltre che tra di loro, i giocatori saranno in perenne lotta contro una telecamera sempre in movimento e, se si esce dal suo raggio di azione per troppo tempo, farà perdere una vita (di solito ne avrete a disposizione 5 per livello). Per ogni vita rimasta alla fine del livello si ottiene un punto e vince il primo giocatore che raggiunge un punteggio specifico (20 nelle partite standard).
Oltre alla micidiale telecamera in movimento e alla miriade di pericoli che si trovano in ogni livello, è anche compito del giocatore far perdere la vita ai propri avversari. Un modo per farlo sono i pugni accennati prima, infatti con un rapido colpo si sarà in grado di far cadere qualcuno dalla mappa o in una trappola se siete precisi. Attenzione però: i giocatori possono bloccare i vostri pugni e se hanno tempismo, potreste ricevere un contrattacco. Poi ci sono le trappole che i giocatori possono attivare per ingannare anche altri giocatori, che sono ugualmente brutali. Ci sono molti modi per provocare il caos per tutti, ma bisogna vincere ad ogni costo, giusto?
Il level design è abbastanza lineare e semplice. Per variare almeno un minimo le partite c’è la possibilità di personalizzare le regole, modificando ad esempio quanti punti si ha bisogno per vincere o la quantità di vite che si hanno a disposizione. Si può anche fare altra modifiche, come cambiare la velocità in cui la telecamera si sposta lungo i livelli, che in realtà fa una differenza abbastanza significativa dell’esperienza rispetto a quanto potete pensare – specialmente dopo essersi abituati ad andare a una velocità specifica per diverse partite. Anche se personalizzabili, le partite di Big Crown: Showdown non variano più di tanto. Un sacco di titoli focalizzati sul multiplayer sono orgogliosi della varietà che offrono, in questo caso invece c’è solo una sola modalità di gioco.
Anche per quanto riguarda la personalizzazione dell’aspetto del vostro personaggio non c’è molta varietà, con solo la possibilità di sbloccare vari tipi di cappelli con le monete di gioco. In tutti i livelli infatti sono presenti alcune casse a cui è possibile accedere per guadagnare denaro extra che può essere speso per sbloccare questi nuovi copricapi da indossare. Tuttavia, una volta sbloccato un cappello da un giocatore, anche gli altri lo possono utilizzare, una scelta degli sviluppatori che non condivido. Voglio dire, le casse sono collocate nei livelli in punti in cui spesso devi rischiare la vita o combattere con gli altri per poterle aprire e prendere le monete, ma quando tutti ricevono una ricompensa sbloccata, che senso ha combattervi per guadagnare soldi? Mi sarebbe piaciuto gongolare del mio nuovo cappello con i miei avversari, ma quando tutti possiamo indossare la stessa cosa si perde un po’ il senso di sfida.
Anche se in qualche modo manca di varietà, almeno ci sono un sacco di mappe (15) che sono ambientate in tre diversi epoche e luoghi (medievale, egiziano e scandinavo). Le mappe danno proprio la sensazione di essere uniche e sono ben progettate sia dal punto di vista del gameplay sia dal punto di vista estetico, quindi sono sicuramente luoghi divertenti in cui gareggiare tra i tuoi amici. Detto questo, non ci è voluto molto per vedere alcuni dei livelli più di un paio di volte, anche se ciò potrebbe essere dovuto al fatto che io e i miei amici abbiamo messo giocato diverse ore nel gioco.
Una cosa va sicuramente detta: Big Crown: Showdown merita un sacco di elogi per la sua accessibilità. Sono riuscito far a giocare alcuni miei amici e familiari che non hanno mai preso in mano un pad in vita loro, riuscendo tutti a cogliere rapidamente i meccanismi e anche di ottenere qualche vittoria. Molto di questo è anche grazie alla sua semplicità ed al fatto che non diventa mai troppo tattico, quindi è sicuramente un titolo fantastico da mettere in risalto e con cui divertirsi, soprattutto in questo vacanze di Natale. Per certi versi mi ha ricordato il divertimento scaturito dai giochi della gamma PlayLink, come ad esempio Sapere è Potere: I Decenni e Scimpazziamo. C’è anche un’opzione multiplayer online, quindi avete la possibilità anche di distruggere estranei da tutto il mondo, facendoli finire nelle trappole o in qualche burrone.
Big Crown: Showdown offre un’esperienza multigiocatore divertente e frenetica, facile per chiunque (anche per chi non ha mai preso in mano un pad in vita sua). La mancanza di varietà lo rende un po’ ripetitivo sul lungo periodo. Non fraintendetemi, regala sicuramente almeno paio di ore di divertimento, ma non ci vuole molto tempo prima di iniziare a vedere le stesse mappe e gli stessi vecchi trucchi fatti più e più volte.
Tuttavia, la sua accessibilità lo rende un titolo davvero da non sottovalutare, quindi se avete un buon gruppo di giocatori ve lo consiglio sicuramente, visto anche il suo prezzo non eccessivo. Big Crown: Showdown potrebbe non essere il più profondo dei titoli multiplayer disponibili, ma è uno di quelli che garantisce un sacco di divertimento e risate in compagnia.
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