A quasi otto mesi dall’uscita, il fortunato shooter di Sledgehammer Games Call of Duty: World War II continua a riscuotere un enorme successo, forte di una community che ha ritrovato in questo titolo quel “feeling” perso nelle precedenti pubblicazioni, fenomeno a cui si aggiunge il costante supporto della software house statunitense. L’aggiunta mensile di nuovi contenuti quali eventi a tempo, modalità inedite, mappe gratuite, armi e classi ( l’ultima è la Cavalleria, di cui parleremo a breve) si è rivelata una scelta vincente. L’attenzione sul titolo non è diminuita, e la seconda guerra mondiale di Activision Blizzard è ancora oggi più viva e violenta che mai.
Dal 26 Giugno 2018 è disponibile, in esclusiva temporanea per Ps4, il terzo DLC “United Front” annunciato quasi a sorpresa una settimana prima, e come di consueto dal solito spettacolare trailer. Questa recensione si rivolge sopratutto ai gamers sprovvisti del Season Pass, e cercherà di valutare se valga o meno la pena di spendere i 14.99€ necessari all’acquisto dell’espansione.
L’offerta proposta è sempre la stessa: 3 nuove mappe dedicate al multiplayer (Market Garden, Monte Cassino, Stalingrad), una adibita alla modalità “Guerra” (Operation: Supercharge), ed il solito immancabile incubo “Nazi Zombie”: (La Via del tormento).
Prima di avventurarci nella valutazione di ogni singolo componente contenuto nel DLC, merita una breve analisi la nuova classe introdotta “Cavalleria”, liberamente utilizzabile da tutti i possessori del gioco. L’inedito soldato è munito di un possente scudo, insostituibile ed in esclusiva nello slot primario, lasciandovi totalmente liberi di scegliere l’arma che preferite nel secondario (senza la possibilità di aggiungervi però degli accessori). Per quanto ostico da usare nelle prime partite, accumulando l’esperienza necessaria all’aumento di grado, il “cavaliere” sa regalare belle soddisfazioni. Guadagna punti nel difendere i compagni, è impenetrabile dai proiettili e dalle granate nemiche e, soprattutto micidiale nella carica “corazzata” capace di uccidere in un solo colpo l’avversario (simile a quella della fanteria munita di baionetta). Ovviamente non è privo di difetti, che vanno dall’eccessiva lentezza dei movimenti, all’oggettiva difficoltà nel gestire una visuale pesantemente ridotta. Resta comunque una gradita novità, assolutamente da provare, e capace di aggiungere una valida componente tattica agli scontri.
Multiplayer
Market Garden
Ambientata in Olanda, questa mappa vede come teatro della battaglia una lussuosa villa abbandonata. Gli scontri si svolgono sia nei corridoi finemente arredati, sia in grandi camere, ma senza rinunciare a sezioni aperte costituite dall’ampio ingresso e dalle balconate adiacenti. È una mappa relativamente piccola e “furiosa”, dove le armi a corto raggio (fucili a canna liscia, mitragliette ed armi da mischia) la fanno da padrone. Sconsigliato l’uso di altre bocche da fuoco, viste le numerose possibilità di accesso a tutte le aree (porte e finestre) e i tanti punti ciechi. Non brilla né dal punto di vista grafico (sopratutto all’esterno le texture sembrano poco curate) né tantomeno da quello del design, ma risulta divertente da giocare soprattutto nelle modalità ad obiettivi (Dominio, Postazione, Cattura la Bandiera e Cerca e Distruggi). Appena sufficiente.
Monte Cassino
Come suggerito dal nome, si ritorna in Italia: in una mappa però alquanto deludente, che ha come sfondo il piccolo borgo laziale, devastato dal passaggio della guerra. Sviluppata in verticale, la location fornisce sicuramente un vantaggio momentaneo alla squadra che riesce ad accedere alle posizioni sopraelevate, ma lo scontro avviene anche in angusti vicoli, in un continuo saliscendi tra scale a pioli e macerie di vario tipo. Ci sentiamo di consigliare ancora una volta le armi a corto raggio, ma attenzione ai luoghi aperti esposti a molti angoli di tiro e avari di coperture, che vi renderanno facile preda dei cecchini. L’idea di base non meritava una realizzazione così monotona (e monocromatica), lasciando molto a desiderare sotto tutti gli aspetti. Il risultato è tanto anonimo da ottenere il non invidiabile titolo di “contenuto peggiore dell’espansione”. Un vero peccato!
Stalingrad
Ambientata in Russia nell’attuale San Pietroburgo, è di certo quella che ci ha più colpito. Il luogo degli scontri infatti non è la città (che fa da sfondo) ma un complesso industriale, in cui la neve a stento riesce a coprire i danni recati dai bombardamenti (l’effetto dei fiocchi che cadono è veramente spettacolare). Mappa ideale per le armi a lungo e medio raggio (fucili da cecchino e d’assalto, mitragliatrici leggere) comprensiva anche di un paio sezioni sotterranee. Riadattata dal primo Modern Warfare, si mostra ricca di effetti particellari (il fuoco e il fumo su tutti), e risulta divertente e variegata grazie ad un design ispirato. È sicuramente il pezzo forte di United Front.
Guerra
Operation: Supercharge
Non poteva mancare ad arricchire l’esperienza di gioco anche una nuova mappa di questa apprezzata modalità ad obiettivi, e ve lo diciamo subito: Operation Supercharge non delude le aspettative. Ambientato in Tunisia, lo scontro tra le due squadre inizierà in un piccolo avamposto desertico per poi spostarsi ai piedi di un enorme ponte, e concludersi in una feroce battaglia per la conquista di quattro bunker. Pur non aggiungendo nulla al gameplay, questa nuova “guerra” risulta subito incalzante e divertente (sia in attacco che in difesa), caratterizzata da un buon livello grafico complessivo (bella seppur fastidiosa la polvere, molto meno le macerie del ponte). Le dimensioni ridotte favoriscono il continuo scontro tra le fazioni, ed il ritmo delle partite ne giova di conseguenza. Sicuramente una delle migliori tra le 6 mappe dedicate.
Nazi Zombies
La via del tormento
Ed eccoci infine giunti all’immancabile “gioco nel gioco” tipico della serie COD. Senza dilungarci sulla trama, incentrata sui viaggi temporali e sulla continua lotta per la sopravvivenza contro il mostruoso Mad doctor di turno, anche questo capitolo dell’epopea zombie riuscirà a divertire ed appassionare tutti gli amanti della serie. Tre squadre divise in tre ambientazioni diverse ( da Alcatraz al vecchio west), infinite orde di non morti sempre più ostiche e aggressive, e quattro poveretti costretti a risolvere ingegnosi enigmi per avanzare. Tecnicamente ineccepibile (molto belle le ambientazioni sia all’aperto che al chiuso), The Tortured path è una vera bomba e non mancherà di impegnarvi a lungo, mantenendo un livello di sfida molto alto.
The United Front è sicuramente un’espansione valida che si allinea alla buona ma non eccelsa qualità dei precedenti DLC. Se siete ancora assuefatti al titolo di Sledgehammer questo terza espansione è un acquisto imprescindibile. Se invece COD ha iniziato a stancarvi e attendete da quest’ultima una svolta in grado di riavvicinarvi al gioco…beh forse è il caso che destiniate i vostri risparmi altrove.
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