Durante gli ultimi giorni, l’Australian Classification Board ha classificato Call of Duty WWII una seconda volta dopo la prima avvenuta ad Agosto. Kotaku AU ha deciso di indagare sui motivi del doppio lavoro scoprendo che, durante il secondo controllo, sarebbe stata censurata in piccola parte una scena che indurrebbe i gamers a pensare ad atti di violenza sessuale verso un personaggio femminile. Con tale censura, sarebbe anche sparita la scritta che avvisava i giocatori di possibili contenuti di stampo sessuale. Ma entriamo nel dettaglio.
In una specifica parte del gioco ci ritroviamo nei panni di Rosseau, una spia donna, mentre tenta di infiltrarsi in un edificio controllato dai tedeschi. Una volta all’interno, Rosseau vede un soldato nazista che porta di forza una donna in una piccola stanza, mentre quest’ultima urlerebbe “Siete tutti dei maiali!”. Rosseau apre la porta, e il soldato le dice “Vattene, non sono affari tuoi”. A questo punto, il giocatore può scegliere se andarsene o uccidere il soldato nazista. Se scegliamo di andarcene chiudiamo la porta e, nella versione non censurata, Rosseau sente che il soldato abbassa una cerniera per poi avvicinarsi alla donna, che gli urla “Ah! Stai lontano da me!”. Tutto ciò porta ovviamente a pensare ad un abuso sessuale, benchè non ci sia modo di vederlo chiaramente.
A quanto pare, Activision avrebbe editato la scena cancellando l’audio della cerniera che si abbassa, oltre a qualche modifica negli abiti della donna in modo che la scena in sè possa sembrare meno impressionante. A questo punto, non escludiamo che con l’uscita del gioco si possano scatenare polemiche riguardo l’inclusione di una scena simile in un videogame. Scelta videoludica che, censurata o no, potrebbe far discutere molto a lungo. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.
Fonte: Kotaku