Chi tra gli (ex) fanciulli degli anni ’90 che stanno leggendo non ha sognato almeno una volta di scendere su un campo da calcio dalla lunghezza e altitudini indefinite insieme a Oliver Hutton, Mark Lenders o Julian Ross? Holly & Benji, alias Captain Tsubasa nella versione originale, è stato uno dei prodotti di intrattenimento giapponesi ad avere più successo in Occidente, e inevitabilmente nel nostro amato stivale malato di calcio. Bandai Namco è ormai nel periodo d’oro dei titoli su licenza, dopo i titoli dedicati a Naruto, Dragon Ball, One Piece e il non troppo riuscito crossover di Jump Force, e ha deciso finalmente di investire le proprie risorse al di fuori del genere battle shonen, proponendoci una nuova incarnazione videoludica di uno dei re degli spokon.
Un po’ di storia
In realtà le prime trasposizioni videoludiche della serie risalgono ancora agli anni ’80, con Tecmo Cup Football Game (Captain Tsubasa in Giappone, uscito nel 1988 su NES), seguito poi da Captain Tsubasa II: Super Striker (1990, NES), Captain Tsubasa III: Kōtei no chōsen (solo in Giappone nel 1992, SNES), Captain Tsubasa IV: Pro no rival tachi (solo in Giappone nel 1993, SNES), Captain Tsubasa V: Hasha no shōgō campione (solo in Giappone nel 1994, SNES) e infine Captain Tsubasa J (solo in Giappone nel 1995, SNES). Questi titoli proponevano delle meccaniche che più che sulla frenesia dello scontro sportivo, puntavano su una sorta di struttura a turni, in cui si potevano decidere le singole azioni volta per volta e i risultati venivano decisi dal confronto delle statistiche dei giocatori.
Con Captain Tsubasa: Rise of New Champions, già disponibile su PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch, Bandai e Tamsoft ci propongono invece un titolo di calcio arcade basato su un sistema certamente più dinamico, ma non di immediata comprensione. Questo risulta basato sulla barra “spirito” dei giocatori e sulla loro energia, in base alle quali le azioni e le abilità (sia individuali che di squadra) potranno o meno avere successo e portarci al gol e alla vittoria. Non si tratta assolutamente di una simulazione calcistica, ma di una esperienza arcade che realistico propone ben poco.
Tra future leggende
In Captain Tsubasa: Rise of New Champions ci troveremo davanti diverse modalità: il Viaggio ci propone due episodi diversi, il primo Episodio Tsubasa (dalla durata di circa 5 ore) ci farà ripercorrere le finali del torneo nazionale del quinto anno delle medie controllando proprio la Nankatsu di Tsubasa Ozora che andrà a scontrarsi con rivali del calibro dei gemelli Tachibana, Matsuyama, Hyuga e via dicendo. Il secondo Episodio New Hero, più interessante e longevo e il vero cuore della “campagna”, sarà invece quello che ci permetterà di creare il nostro giocatore, per poi scegliere una scuola tra Toho, Furano e Musashi, con cui affronterete un nuovo torneo per arrivare ad affrontare in finale proprio il nostro Tsubasa (proponendo quindi anche un elemento di rigiocabilità, se si desiderasse scegliere tutte e tre le squadre). Da lì si proseguirà ad affrontare, con la nazionale Giapponese, le migliori rappresentative internazionali nel torneo giovanile degli Stati Uniti, permettendoci quindi di affrontare stelle come Karl Heinz Schneider o Gino Hernandez. Purtroppo questa seconda parte è stata gestita in modo un po’ discutibile, proponendo una lunga (forse troppo) sequenza di scene quasi in stile visual novel, prima di permettervi di entrare davvero in campo.
Da una parte quindi queste modalità faranno assai piacere agli utenti più appassionati, che ritroveranno i loro beniamini, dall’altra potevano però essere gestite un po’ meglio.
Altro elemento che potrebbe mandare in brodo di giuggiole gli amanti di Tsubasa, è l’archivio: in questo potranno mano a mano essere sbloccati dei filmati speciali, che ripercorrono i momenti più salienti degli archi narrativi precedenti al torneo del terzo anno delle medie. Potrete quindi vedere le scene che più hanno reso celebre Captain Tsubasa/Holly & Benji, oltre che fare un vero tuffo nell’infanzia, con il rischio anche di qualche lacrimuccia, non lo nego.
Il calcio secondo Tsubasa
Come già sottolineato, Episodio Tsubasa propone una durata estremamente risicata, ma è pensato fondamentalmente per introdurre pian piano il giocatore alle diverse meccaniche presenti, a partire dal dribbling fino alle abilità di squadra, che sarà fondamentale conoscere quando si inizierà ad affrontare Episodio New Hero. Il sistema di gioco di Captain Tsubasa infatti è tutt’altro che immediato. Se all’inizio vi sembrerà un continuo scambio di contrasti finché una delle due parti non riesce a tirare e sfiancare il portiere, proseguendo vi renderete conto che così non è. O che perlomeno le meccaniche di gioco sono più di quante sembrano. Esistono infatti abilità individuali dei giocatori e tattiche di squadra, passaggi filtranti e lunghi, tiri al volo o combinati oltre che un lato piuttosto tattico che porta il giocatore a dover considerare con attenzione se e quando intervenire, per non rischiare di esaurire troppo presto la barra spirito dei giocatori e trovarsi quindi inerme di fronte agli attacchi dell’avversario. Vale lo stesso per la costruzione tattica per arrivare al gol: in veri termini arcade, si potrà ottenere una rete solo nel momento in cui lo “spirito” del portiere si sarà esaurito dopo i vostri attacchi, in una più o meno lenta costruzione tassello dopo tassello. Si tratta quindi di un sistema sorprendentemente profondo, non privo però di difetti che potrebbero anche inficiare alcune situazioni: i controlli risultano infatti imprecisi in diversi momenti, così come l’Intelligenza Artificiale non è per nulla all’altezza delle intenzioni. Spesso potrà capitare di trovarsi in situazioni di contrasti un po’ confuse e ad un controllo di palla non proprio impeccabile e preciso. Di contro, ci troviamo comunque di fronte ad un arcade e non ad un titolo simulativo, quindi si tratta di elementi che potrebbero non infastidirvi in modo eccessivo.
Ci sono anche altri diversi elementi da considerare quando partirete nella costruzione del vostro personaggio: potrete infatti, tramite un sistema di “amicizie” con gli altri personaggi, apprendere pian piano nuove e potenti tecniche, a seconda del ruolo che sceglierete. Questo sistema è gestito tramite delle vere e proprie carte ottenibili tramite l’acquisto di pacchetti (che può essere effettuato solo con valuta ottenibile giocando, nessuna microtransazione), che vi permetteranno di ottenere le carte dei singoli giocatori, oppure degli oggetti di potenziamento che possono essere equipaggiati prima delle partite per migliorare alcune statistiche. Nel corso dell’Episodio New Hero potrete quindi scegliere con chi approfondire l’amicizia per ottenerne le specifiche tecniche e abilità (fino a 5 giocatori) per creare il calciatore definitivo (avete sempre sognato di imparare il Tiro della Tigre? Ora è possibile!). L’amicizia non migliora però in maniera casuale: dipenderà anche dalle azioni effettuate in partita, dalle scelte di risposta in alcuni dialoghi o da alcuni requisiti specifici che potete consultare nelle “sfide affinità”.
Il vostro giocatore inoltre “livellerà” letteralmente mano a mano che giocherà, in base anche alle sue prestazioni in campo e a quelle della squadra: potrete quindi migliorarne manualmente le statistiche, rendendolo sempre più competitivo.
New Team
Captain Tsubasa: Rise of New Champions propone anche altre modalità: il classico allenamento, che vi permetterà in ogni momento di ripassare le basi e gli elementi più avanzati delle meccaniche di gioco; il Versus offline fino a 4 giocatori, che vi permetterà di creare anche dei veri e propri tornei personalizzati; il Versus Online, in cui creare la vostra squadra e sfidare gli altri giocatori del mondo. In questo ultimo caso, potrete scegliere una “base” casuale per la vostra squadra da cui partire, per poi iniziare la ricerca di avversari. C’è la possibilità quindi di scalare la “Lega”, sfidando avversario dopo avversario per migliorare sempre di più il proprio grado, oppure di creare delle “stanze” in modo da sfidare anche gli amici online. Negli scontri online troverete esattamente le stesse meccaniche dell’offline, con la possibilità di personalizzare le divise, il logo della squadra e naturalmente la formazione, le tattiche e le abilità. Intervengono ovviamente anche gli stessi difetti indicati nella campagna per quanto riguarda il gameplay, con controlli a volte imprecisi e alcune situazioni un po’ troppo casuali. Tuttavia potrebbe risultare un piacevole passatempo, considerato anche la non eccessiva durata delle partite.
A livello grafico non siamo di certo di fronte a un miracolo, dati anche i requisiti piuttosto bassi della versione PC da me provata: i modelli dei giocatori sono fedeli e precisi, con animazioni piuttosto standard e che si ripetono, come in una classica visual novel. Gli ambienti sono abbastanza anonimi e ripetuti, così come gli stadi. Tuttavia il risultato finale risulta comunque piacevole ed evocativo dei tempi d’oro della serie, pur limitandosi al compitino. Non ho riscontrato particolari bug e i caricamenti risultano sufficientemente veloci.
Il comparto sonoro forse è una delle cose migliori, con campionamenti dei suoni che ci rievocano gli scontri più mitici di Tsubasa, oltre che una colonna sonora molto piacevole, anche se con poche tracce. Un plauso va fatto anche alla localizzazione italiana (l’audio del gioco è in giapponese), molto ben fatta.
In Conclusione
Captain Tsubasa: Rise of New Champions non è certo un capolavoro, tuttavia può essere in grado di fare la gioia di tanti appassionati della serie, che si ritroveranno con vecchi amici a rievocare le leggendarie imprese di Tsubasa & co. Le meccaniche arcade sono interessanti, anche se non riuscite al 100% a causa di qualche problemino di bilanciamento e precisione, oltre che di scarso livello dell’Intelligenza Artificiale. La longevità delle due campagne è discreta, proponendo al giocatore dei contenuti di un massimo di una ventina di ore, e il gioco potrebbe essere in grado di impegnarvi diverse ore se decideste di dedicarvi all’online, ma anche utilizzando la modalità Versus per creare i vostri tornei e le vostre partite. Visto comunque lo sforzo effettuato per ricreare, con un buon risultato, l’atmosfera della serie, potrebbe quindi rivelarsi un buon acquisto per i fan, anche se non me la sentirei di consigliarlo a qualcuno che non conosce la serie (se esiste).
Versione provata: PC