Si parla spesso e volentieri, specie negli ultimi anni, di un calo nella qualità nei videogiochi, ma soprattutto nell’etica del giocatore medio durante la scelta sul prossimo titolo da giocare: si sceglie con meno consapevolezza, con meno princìpi, con meno selettività. Per quanto quando ciò accade, sia un fatto dovuto in parte all’aumento dei videogiocatori in tutto il mondo, in parte è anche una verità che talvolta la negligenza degli sviluppatori (e non solo) supera di gran lunga qualsiasi altra problematica. Ed è Conan Exiles il nuovo titolo a farci venire dubbi qualitativi sugli standard odierni di chi produce e pubblica i videogiochi, e ce lo dimostra molto semplicemente con una mancanza che non è grave, ma direttamente da denuncia : non si può fare nessun report nei confronti degli altri utenti, e non c’è alcuna moderazione. Esatto, anche se vi dovessero minacciare di morte ogni singola volta che loggate, non avreste comunque nessun diritto ad avere giustizia. Vi chiederete come sia possibile, in un gioco che è rimasto per oltre un anno in early access, e che è stato recentemente rilasciato “in pompa magna” (gli hanno dedicato persino una voce a parte sul menù PSN) su PS4 ed XboxOne comprese, ma la realtà è che ce lo stiamo chiedendo un po’ tutti. Vediamo più nel dettaglio quanto quest’assenza di moderazione stia letteralmente scacciando via una marea di player.
Innanzitutto, razzismo che dilaga, come avrete immaginato leggendo “assenza di moderazione”: inutile parlare delle decine, probabilmente centinaia di Clan in-game nati con il puro scopo di rovinare l’esperienza causando malumori a suon di insulti a sfondo razziale ed altra compagnia cantante, e se entrassimo nel dettaglio avreste probabilmente solo del nervoso. Se invece vi fa ridere, vi preghiamo di cambiare sito. Tutto il rispetto del mondo per il black humour, ma lasciamolo a chi lo sa fare, e a chi vuole farlo per creare risate genuine, non rantoli di scherno. Ma se togliessimo il razzismo, i problemi finirebbero? Logicamente no. C’è chi ha imparato a rovinare il gioco in una marea di modi diversi, che vanno dagli insulti pur se non razziali, al seguire giocatori rovinando qualsiasi cosa provino a fare, e addirittura costruire muri su muri per evitare l’accesso a determinate aree, pratica realizzabile in poco tempo anche da due soli utenti. Insomma, questo ed altro, non fanno ben pensare per il futuro di Conan, che già di suo non è stato esattamente la Sirio delle stelle nascenti della videoludica. Anzi, meglio essere onesti: dopo un anno di early access, non si può giustificare minimamente chiunque sia dietro al progetto di Funcom. È davvero ridicolo, per usare l’aggettivo più utilizzato dagli utenti, che un gioco oltretutto di costo non ridotto non preveda mezza misura di moderazione.
Ci auguriamo vivamente che la musica cambi, anche perchè di questo passo non si ha da perdere solo sul piano Conan Exiles, ma sull’online gaming in generale: esatto, sono ovviamente già partite le ennesime polemiche sull’online gaming e qualsiasi cosa lo riguardi. E sempre ovviamente, parliamo delle classiche polemiche generaliste ed abituate a far di tutta l’erba un fascio, per rimanere sul capitolo “la storia si ripete”. Speriamo che un giorno si riesca finalmente a voltare pagina.