Era il 2009 quando Zoetrope Interactive pubblicò il primo Darkness Within: un punta e clicca che richiamava le opere di H. P. Lovecraft: dalla trama, ai personaggi, fino alle ambientazioni. Nel 2011 arrivò il secondo capitolo della serie, sempre e solo su PC. Poi, nel 2017, sbarcò su Steam Conarium, altro titolo ispirato ad una storia dello scrittore americano. Ebbene, dopo due anni, arriva anche su PlayStation 4 e Xbox One. Il nuovo progetto della SH prende a piene mani un lavoro di Lovecraft e lo traspone in videogioco: “Alle Montagne della Follia” è il racconto da cui i ragazzi di Zoetrope partono per questo walking simulator che forse voleva essere qualcos’altro. Ma in tutto ciò, Conarium sarà riuscito a farci impazzire oppure no?
Partire dall’Antartide per finire…?
Il protagonista è un certo Frank Gilman, risvegliatosi al Polo Sud, senza ricordare né il perché né il come. Da qui dovremo andare in cerca degli altri tre membri del gruppo con cui siamo partiti per questa spedizione, ma scopriremo verità che la mente umana non è in grado di comprendere. Armati di una torcia, un’accetta, e tanto coraggio, cammineremo in lungo e in largo per delle grotte infinite e preumane. Per questo motivo, Conarium non può essere definito un horror e nemmeno un thriller psicologico: possiamo piuttosto considerarlo come un walking simulator che potrebbe – oppure no – angosciarvi. Non ci saranno jumpscares, mostri che vi inseguiranno o altro, ma piuttosto un’ambientazione che, nel complesso, potrà risultare angosciante. La stessa trama, nel caso in cui conosciate già il racconto lovecraftiano, non sarà esaltante o piena di colpi di scena. Il vostro compito sarà semplicemente il camminare e, ogni tanto, risolvere qualche banale enigma ambientale. Sicuramente, almeno dal mio punto di vista, un titolo del genere può rappresentare un ottimo incentivo per andare a recuperare le opere dell’autore padre degli Antichi, altrimenti Call of Cthulhu potrebbe essere una scelta migliore.
Vi piacciono i walking simulator?
Per quanto riguarda Conarium, non si può parlare di un vero e proprio gameplay. Il gioco è un walking simulator e in conclusione di analisi non riesce ad essere nient’altro. Camminare, trovarsi di fronte ad un enigma, risolverlo utilizzando l’ingegno, gli indizi o un oggetto dell’inventario, e “sbloccare” la prossima area dove poter camminare. Per questo motivo non si possono definire le meccaniche del titolo targato Zoetrope belle o brutte, al massimo si può fare un discorso su tali enigmi, sulla loro difficoltà e sul loro completamento. Sarà impossibile, per il giocatore medio, rimanere bloccato in Conarium a causa del livello elementare dei puzzle. Basterà consultare il proprio diario, o utilizzare un minimo il cervello, ed il gioco sarà fatto.
Fortunatamente, la maggior parte degli enigmi avrà un metodo di soluzione diverso dagli altri, ma ciò non toglie che dovrete davvero apprezzare il genere per essere in grado di arrivare ai titoli di coda. Oppure dovrete augurarvi che l’ambientazione e il background narrativo riescano a stupirvi abbastanza da farvi dimenticare il fatto che stiate giocando ad un walking simulator. La durata si attesta intorno alle 3/4 ore, che dipenderanno dalla vostra meticolosità nell’esplorare i vari ambienti di gioco. Sono presenti due finali differenti e numerosi appunti, registrazioni e collezionabili per allungare la longevità, ma il risultato non convince appieno.
Bello, ma non del tutto
Dal punto di vista tecnico, Conarium spicca sia in negativo che in positivo. Le ambientazioni sono ispirate e ben realizzate, mentre i modelli poligonali e l’aspetto grafico in generale risultano poco dettagliati. Molto meglio la componente stilistica del titolo, anche se in questo caso si cade un po’ nella banalità. Buono il doppiaggio in inglese, così come i sottotitoli e la traduzione in italiano, con pochissime sbavature grammaticali (ci sarà molto da leggere). Pessime le musiche e gli effetti sonori: in entrambi i casi parliamo di poche tracce, tutte ripetute e semplicissime. Proprio per questo può essere solo una fortuna che Conarium sia così breve.
Infine, al completamento di ogni partita verranno mostrate varie statistiche dai segreti trovati fino agli appunti raccolti, ma questo non spinge la rigiocabilità del prodotto. Un’altra caduta di stile consiste nel fatto che Zoetrope non abbia proposto qualche contenuto nuovo in occasione dell’arrivo del gioco su console di attuale generazione.
In conclusione, Conarium è un gioco consigliato per coloro che amano Lovecraft, la sua follia e le sue opere. Per chi dovesse apprezzare i walking simulator e chi volesse approcciarsi allo scrittore americano, questo titolo può essere un ottimo acquisto. Peccato per un costo forse un po’ eccessivo e per i problemi che quasi ogni videogioco di questo genere si porta appresso.