Avete mai pensato che si potesse creare un videogioco che unisce robot, armi, visuale dall’alto, dungeon e meccaniche da flipper game? Bene, perché per voi ci hanno pensato i ragazzi di Flight School con il loro Creature In The Well.
Un titolo nelle idee davvero diverso rispetto al solito, ma che anche nella realtà dei fatti riesce a creare qualcosa di insolito, mettendo una storia in sottofondo ma concentrandosi in maniera importante sul gameplay.
Abbiamo provato il titolo su Nintendo Switch.
Il gameplay
Come detto, il titolo punta forte sulle meccaniche di gioco, ma ha una storia dietro molto semplice quanto intrigante. Il gioco comincia in un deserto, e noi andremo ad impersonare un robot, che però non versa in condizioni ottime. Siamo l’ultimo robot esistente, e questo scenario sembra davvero un qualcosa che ci porterà ad una triste fine. Esplorando questo deserto però ci imbattiamo in una montagna che è una sorta di gigante meccanismo, che possiede anche un piccolo villaggio alle sue pendici. Qui capiamo quale è il nostro scopo: cercare di riattivare questo meccanismo dormiente, e saremo gli unici in grado di farlo.
Da qui ci imbattiamo nel primo dungeon, che ci introduce alle meccaniche di gioco, che sono le più classiche delle meccaniche easy to learn, hard to master. In pratica ci muoveremo attraverso varie stanze, disseminate di vari punti energetici, dalle quali raccoglieremo energia colpendoli con delle palle. Le palle dovremo colpirle attraverso delle armi, che possono essere di due tipi, in quanto assegnate a due tasti differenti. Con la pressione del tasto X avremo armi che colpiscono in maniera singola la palla, con il tasto Y potremo raccogliere più palle e “caricarle” per raccogliere maggiore energia. Ogni stanza ci pone davanti diversi tipi di ostacoli, che possono essere anche delle macchine che ci faranno dei danni. Le armi dovrete scovarle nei vari dungeon, e queste non potranno essere migliorate o modificate. Un elemento molto apprezzabile è quello dell’esplorazione dei dungeon, in cui, se troverete delle vie nascoste, andrete anche a scoprire alcuni elementi extra legati alla storia.
Detto così il gioco può sembrare molto semplice, ma in realtà è molto più complesso di quello che possa sembrare. La storia si dipana in una decina di dungeon, e procede molto lentamente, salvo poi prendere velocità verso la fine. Ma il gioco saprà mettervi molto in difficoltà, passando da stanze molto semplici ad altre stanze che vi faranno davvero penare. Questo potrebbe essere un elemento che può far storcere il naso ai più, in quanto questa situazione è molto sbilanciata, e spesso vi porterà in confusione, che sfocierà in una giustificata frustrazione. Altro elemento di gameplay da tenere in considerazione è quello legato al fatto che la vostra barra della vita non si può ricaricare se non in alcuni punti, e i danni che riceverete saranno spesso molto ingenti. Inoltre non esiste un vero e proprio game over, in quanto, qualora la vostra vita dovesse arrivare a zero, sarete riportati al villaggio da una misteriosa creatura, con la vita azzerata, e dovrete ricominciare il livello. Non temete però, perché ci sarà, nella prima stanza, una sorta di teletrasporto, che vi riporterà nel luogo dove siete stati sconfitti.
Comparto tecnico
Creature In The Well non è un titolo, data la sua natura, che vuole spiccare per una grafica mozzafiato, ma non posso non ammettere che lo stile grafico è particolarmente azzeccato per questa produzione. Abbiamo a che fare con uno stile molto cartoonesco, dalle tinte molto accese, e la caratterizzazione dei vari dungeon, a livello visivo, risulta sempre molto gradevole. Un elemento molto importante è anche la stabilità della grafica, su Nintendo Switch il gioco non soffre di particolari problemi tecnici, e il frame rate è sempre stabile, anche nelle situazioni più concitate, ossia quando vi ritroverete ad affrontare stanze piene zeppe di trappole e macchinari che vogliono distruggervi.
Per quanto riguarda il comparto audio questo si compone di musiche di vario genere, ma saranno soprattutto i rumori ambientali quelli che sentirete durante la vostra avventura. Questi sono ben realizzati, e vi faranno davvero sentire all’interno di un flipper, dato che ogni volta che colpirete una “fonte” di energia questa respingerà le palle che le avete scagliato contro esattamente come un rimbalzo nei flipper.
In conclusione
Creature In The Well rappresenta davvero un esperimento ben riuscito, un gioco che sa davvero portare qualcosa di diverso e a livello di contenuti ma anche a livello artistico. Come detto la grafica risulta davvero molto piacevole, e il gameplay è molto divertente, non particolarmente vario, ma comunque rappresenta una sfida interessante. Peccato solo proprio per questi due ultimi elementi che ho citato: il gioco è in sé abbastanza ripetitivo, e la difficoltà in alcuni frangenti risulta troppo sbilanciata, e questo rovina un po’ l’atmosfera di un gioco che può tranquillamente rappresentare una piccola perla del mondo indie.
Ma comunque è impossibile bocciare questo titolo, che merita, qualora siate amanti dei flipper, dei dungeon crawler e dei titoli in cui anche l’esplorazione vuole la sua parte, tutta la vostra attenzione. Se siete alla ricerca di un qualcosa di veramente diverso, non esitate. Se siete amanti degli indie, andate di corsa a scaricarlo.