Sviluppato da Red Thread Games, lo studio dietro il geniale Dreamfall Chapters (che consiglio vivamente a tutti gli amanti dei giochi di avventura), Draugen è un videogame che rimarrà tra i vostri pensieri per diverso tempo dopo aver raggiunto i titoli di coda.
La versione per console di questa incredibile avventura contiene alcuni bonus aggiuntivi rispetto alla versione per PC, bonus di cui parlerò più avanti in quanto si tratta sicuramente di aggiunte molto gradite all’esperienza. Ora seguitemi in questo lungo un fiordo norvegese verso la piccola e isolata città di Graavik nella speranza di ritrovare nostra sorella.
Vestirete i panni di Edward Harden, un uomo che è turbato dalla recente scomparsa di sua sorella Elizabeth (Betty). Insieme alla vostra giovane compagna, Alice (Lissie), partite per il villaggio isolato di Graavik grazie ad una serie di lettere scambiate con una famiglia del posto che vi ha avvisato che Betty è stata lì qualche mese prima. Arrivate così in città con l’intenzione di incontrarvi con “i vostri amici di penna” e quindi di interrogare i cittadini per ulteriori informazioni, ma ciò che scoprite è molto più sconvolgente di quanto potreste mai immaginare.
Graavik è una città fantasma, sembra che non ci sia nessun abitante nelle case del paesino norvegese. Come tale, spetterà a voi esplorare il villaggio, cercando le “briciole di pane” che Betty vi ha lasciato per dimostrare che era lì e sta aspettando solo che voi la troviate. Tuttavia, presto vi imbatterete in un altro mistero, una serie di eventi tragici che potrebbero spiegare cosa è successo alle persone che una volta vivevano lì. Quindi, mentre sarete alla ricerca di Betty, dovrete scoprire la verità dietro ciò che è accaduto a questo luogo misterioso e mettere insieme tutta la catena di eventi durante il vostro breve soggiorno di sei notti in questa terra pittoresca.
Qualcuno potrebbe dire che Draugen è un “walking simulator”, altri potrebbero dire che si tratta di un gioco di avventura, personalmente lo reputo “un’avventura narrativa interattiva” – è più interattivo di un walking simulator e vi incoraggia a lasciare il sentiero battuto ed esplorare l’ambiente circostante. Sebbene il raggiungimento dei titoli di coda richieda solo circa quattro ore, l’esperienza che vivrete vale il prezzo richiesto del gioco (19,99 euro).
Visto che Draugen è fortemente focalizzato sulla sua narrazione, sarete delicatamente “spinti” nella giusta direzione attraverso la vostra vivace compagna, Alice. Sarà sempre lì con voi per offrire una serie di battute spiritose, indizi, consigli o suggerimenti su cosa fare.
Il gioco stesso è diviso in sei capitoli, ognuno dei quali è effettivamente un giorno sull’isola in cui avrete vari obbiettivi o luoghi da investigare. Potete decidere di ignorare gli appelli di Alice e fare una passeggiata nel piccolo villaggio per i fatti vostri, fare schizzi dei paesaggi e panorami meravigliosi sul vostro taccuino, ma lei non sarà felice se la ignorate!
Essendo (almeno in parte) un gioco d’avventura, dovrete osservare per bene tutto ciò che trovate, come poster, scritte, immagini e oggetti. Alcuni oggetti vi daranno indizi su dove andare e altri sbloccheranno semplicemente più linee di dialogo tra voi e la giovane Lissie. Non dovrete risolvere davvero nessun rompicapo in quanto i pochi enigmi che troverete si completeranno da soli fintanto che avrete già scoperto la “risposta” altrove, è più una storia rilassante in cui dovrete scoprire il corso gli eventi interagendo con il mondo di gioco.
Il titolo di Red Thread Games ha una piccola dose di rigiocabilità in quanto spesso vi vengono date delle scelte su ciò che desiderate dire o su come rispondere a una situazione. Sfortunatamente, le differenze sono limitate a una risposta diversa da Alice e non ci sarà nessuna modifica alla storia. Mi sarebbe piaciuto che il gioco si ramificasse in diverse direzioni in base alle mie azioni, ma ciò non è stato contemplato dagli sviluppatori di Draugen: è un peccato dato che Dreamfall Chapters ha diverse strade alternative e la storia cambia radicalmente in base alle azioni e al percorso che decidete di prendere.
Una delle cose che più apprezzato mentre giocavo a Draugen erano le interazioni che si hanno con Alice. Toccando semplicemente il pulsante R1 (ho provato la versione PS4) potete chiamarla e vedere dove si trova, sia visivamente tramite un indicatore che udibile tramite la sua voce. Potete usare lo stesso comando per parlarle semplicemente quando è nelle vicinanze, fornendo battute spiritose e commenti sarcastici in tutto. L’intelligenza artificiale in sé è piuttosto giocosa – se vi allontanate da lei mentre sta parlando, la giovane fermerà il discorso e vi chiederà di tornare lì vicino in modo da poter continuare, seguito da un sospiro di delusione prima di ripartire a parlare. Si arrabbierà anche se non la guardate mentre parla – qualcosa che non ho mai visto al di fuori della realtà virtuale.
Le interazioni e il legame affettivo tra i due personaggi principali sono davvero speciali. Edward è molto ansioso, sconvolto, traumatizzato, depresso e confuso per quanto riguarda la ragione per cui si trova sull’isola e dove si trova sua sorella. Questo stato psicologico del personaggio viene brillantemente svelato man mano che si approfondisce la storia. La sua personalità è quasi l’opposto di quella Alice, una ragazza felice, estroversa, spensierata e che fa del suo meglio per tirarvi su di morale e vedere il lato più leggero delle cose.
Sebbene le interazioni con l’ambiente e gli oggetti sono abbastanza limitate, ognuna è altamente dettagliata e fornisce una buona dose di informazioni extra. Potete leggere giornali e lettere, guardare foto e disegni, conoscere gli eventi locali leggendo i poster e persino provare a ricostruire la storia attraverso tombe e sculture.
Parlando della recitazione vocale – Draugen ha alcune delle migliori interpretazioni vocali che ho sentito nell’ultimo periodo. Sia Nicholas Boulton che Skye Bennett hanno fatto un egregio lavoro nel dare vita a Edward e Alice.
Sembrava che ci fosse una vera connessione tra i due personaggi, migliorando ulteriormente l’esperienza con il gioco. C’è anche una terza voce nel cast, Jane Perry. Anche lei ha fatto un lavoro fantastico con le sue parti, ma non era così coinvolta come le altre (non mi addentro più nell’argomento perché sarebbe uno spoiler).
Unico neo che mi sento di dire in questo comporto è che non sono presenti i sottotitoli in italiano e per un’avventura praticamente costituita tutta da dialoghi non è il massimo. Purtroppo quindi sconsigliamo l’acquisto del gioco a chi non conosce la lingua inglese.
La colonna sonora di Draugen è affascinante, bella, suggestiva, inquietante e perfetta per l’esperienza che il gioco sta cercando di offrire. Se togliessero tutta la musica, il gioco non avrebbe un impatto così potente come avviene con la presenza di queste melodie: è parte integrante dell’esperienza.
Il titolo su PS4 è un’opera d’arte, un capolavoro di piacere visivo. Penso che la versione PC sia la versione migliore grazi all’abbondanza di opzioni con cui migliorare il comparto gradico, ma la versione PS4 si difende davvero bene con i suoi effetti di profondità di campo, colori pastello morbidi, trame dall’aspetto realistico, illuminazione ambientale ed altre chicche grafiche. L’unica cosa che per me manca e che renderebbe l’esperienza ancora più immersiva, sarebbe una versione per PlayStation VR che vi permetta di girovagare per il villaggio come se fossimo davvero lì.
Il gioco è ambientato nel 1923 ma ovviamente è rappresentato a colori, con tonalità luminose e contrastanti. Tuttavia, sappiamo tutti che negli anni 1920 tutti erano in bianco e nero, giusto? Gli sviluppatori hanno così pensato di introdurre anche la “modalità 1923” che rende l’intero gioco in bianco e nero con anche sporcizia ed interferenze a schermo, come se voi steste interpretando un cameraman o che Edward abbia delle mini-telecamere al posto dei suoi occhi che lo costringano a vedere in bianco e nero.
Un altro bonus (introdotto con l’uscita del gioco su console) è un breve fumetto che vi fornisce il retroscena di Edward prima che si avventuri a Graavik in cerca di sua sorella. Poiché contiene importanti spoiler per il gioco stesso, si sblocca solo dopo aver completato la storia. Sicuramente si tratta di un una bella aggiunta dato che ha risposto ad alcune domande che avevo.
Come ultimo extra è giusto citare la “modalità colonna sonora”. Fondamentalmente, la telecamera si sposta da sola nel villaggio, riproducendo la musica che sentite in quella zona durante l’avventura. Quindi si tratta di una colonna sonora visiva che mescola le musiche e le stupende ambientazioni.
Una nota a margine – se avete Spotify, vi consigliamo di salvare tra le vostre playlist la colonna sonora di Draugen di Simon Poole che potete trovare seguendo questo link.
Sebbene duri solo circa 3-4 ore, Draugen è una bellissima ma tragica avventura che non dimenticherete facilmente. Indipendentemente dalla piattaforma su cui sceglierete di giocare, i vostri rimarranno estasiati poiché il gioco è davvero meraviglioso e progettato con così tanto amore e cura. Sebbene alcuni dei punti della trama possano essere prevedibili, grazie ai sottili suggerimenti del gioco, ho adorato ogni parte della sceneggiatura, della recitazione, della colonna sonora e della componente narrativa.
Se volete un titolo “tranquillo”, in cui non ci sono nemici, vincoli di tempo o puzzle, Draugen è il videogame che fa per voi: non ne rimarrete delusi.