Una delle opere più famose della produzione letteraria spagnola è certamente “El Cantar de mio Cid”, e la nuova serie El Cid, prodotta da Amazon, ne è la prima riproposizione in forma di serie TV. Uno dei poemi epici cavallereschi più celebri della letteratura antica europea infatti finora è stato davvero poco considerato dal cinema e dalla TV, con solo una trasposizione filmica, datata al lontano 1961. Ma ora Amazon Studios ha deciso di proporre una serie che si ispira ampiamente all’opera, ma che aggiunge anche tanti altri elementi.
Abbiamo avuto modo, in anteprima, di visionare in lingua originale i primi cinque episodi della serie, e per questo ovviamente ci teniamo a ringraziare Amazon Studios per l’opportunità. El Cid sarà pubblicato su Amazon Prime Video in forma integrale, con anche il doppiaggio in italiano, a partire dal prossimo 18 Dicembre. Intanto qui trovate la nostra opinione su quanto abbiamo visto finora.
La storia si unisce alla fantasia
Senza addentrarci troppo nella storia completa di Rodrigo Diàz de Vivàr, personaggio che passerà alla Storia con il soprannome di El Cid Campeador, vi diciamo che si tratta di un condottiero realmente esistito ed è stata una delle figure chiave per l’avvio della cosiddetta Reconquista spagnola contro i Mori, che fino al 1492 hanno abitato le zone della Spagna. Nella serie il personaggio è interpretato da Jaime Llorente, attore già conosciuto in una delle serie TV recenti più famose tra le produzioni spagnole, ossia La Casa di Carta. Ovviamente non vi faremo alcuno spoiler, ma vi diciamo che la storia del Campeador si andrà ad alternare ed intrecciare con le storie e gli intrighi di potere legati alle casate di Castiglia e Leòn, i grandi regni cristiani che al tempo si trovarono a combattere i Mori. La storia raccontata è, come detto, ispirata liberamente all’opera letteraria, che comunque non contiene in maniera così approfondita la storia politica del tempo, ma si concentra principalmente sul personaggio e sulle sue battaglie.
La storia parte dal condottiero in età giovanile, che si ritrova ad essere trasferito, con il nonno, alla corte di Leòn, dove diventerà dapprima un giovane scudiero, fino a diventare un grande combattente. Personalmente, da buon storico e docente di italiano, nel vedere la serie, avrei preferito comunque un maggior focus proprio sulla storia del Cid, che in realtà resta quasi un personaggio praticamente marginale. Le puntate che abbiamo avuto modo di visionare infatti si concentrano principalmente infatti sulle lotte di potere, e solo in alcune parti il nostro Campeador diventa effettivamente importante.
Una cosa particolarmente apprezzabile è il fatto che tutti i personaggi sono comunque presentati con grande dovizia di particolari, e tendono più o meno tutti ad evolvere nel corso delle puntate: esempio importante è il Re Fernando I, che dapprima sembra un personaggio destinato a morire e davvero poco incisivo (sulla falsariga di Robert Baratheon), ma poi si trasforma in un personaggio determinato e determinante per la storia. Ottima la prova attoriale anche del protagonista, ossia come detto Jaime Llorente.
Le puntate sono di circa 50 minuti, e sinceramente, a parte la prima puntata, che ovviamente funge da introduzione, le altre hanno anche un ritmo piuttosto elevato, in cui le pause non sono praticamente contemplate: l’azione è infatti sempre molto intensa, e questo è un elemento comunque apprezzabile. Abbiamo come detto visto queste puntate in lingua originale, che in questo caso è ovviamente lo spagnolo castigliano: anche questa scelta è giusta e logica, in quanto comunque ci permette di entrare ancora di più nel mondo di una delle fasi più importanti della storia spagnola ed europea.
Un mix tra Game Of Thrones e la storia di Spagna
Risulta chiaro ed evidente il tentativo, da parte di Amazon Studio, di creare una valida alternativa, sfruttando anche l’ambientazione storica, alla serie HBO. I riferimenti infatti sono davvero molti, sia per quanto riguarda la trama, ma anche per quello che concerne alcuni personaggi, che sono caratterizzati in maniera davvero molto simile ad alcuni dei protagonisti più celebri della serie (esempio per tutti, il Conte di Flaìn, davvero troppo ma troppo simile a Ditocorto). Ad ogni modo, nonostante questi tanti punti di contatto, va detto che sono tutti ben sfruttati, dando comunque modo di creare una storia certamente appassionata, condita comunque da grandi elementi culturali.
Uno dei punti che però ho meno apprezzato delle puntate viste finora è la mancanza di un certo “equilibrio” per quanto riguarda la fotografia. Mi spiego meglio: ci sono scene abbastanza scure, specie in un paio di momenti di battaglia, in cui la luce e la fotografia sono ottime, ed evidenziano comunque la crudeltà della battaglia, ma abbiamo anche alcuni momenti “Gli Occhi del Cuore 2”, dove semplicemente ci sono personaggi inquadrati con una luce estremamente innaturale, quasi avessero la luce “smarmellata” in faccia. Si tratta di piccole cose, però insomma l’ho trovato un po’ discordante con tutto il resto.
In conclusione
El Cid è certamente una nuova serie interessante, che presenta forse uno dei momenti più tesi per quanto concerne la storia europea e anche un momento in cui la lotta di religione (una delle scene migliori è proprio la scena della preghiera degli eserciti di diverse confessioni prima della battaglia) è arrivata al suo apice, prima di giungere allo scontro diretto con le Crociate. Il personaggio del Campeador infatti viene qui presentato comunque in una chiave di lettura completamente diversa, legato anche a lotte per il potere che da sempre hanno contraddistinto la storia dell’uomo.
El Cid, come detto, arriverà in forma completa a partire dal prossimo 18 Dicembre, e vale assolutamente la pena dargli una possibilità, anzi, certamente ne proseguirò la visione oltre alle puntate di questa nostra anteprima.