Fantasian, J-RPG disponibile esclusivamente tramite Apple Arcade creato da Hironobu Sakaguchi (il creatore di Final Fantasy), ci ha incuriosito fin dal suo annuncio, soprattutto grazie al suo stile visivo unico ed accattivante. Integrando veri diorami nel suo universo, questa avventura ha un’identità visiva forte e originale. Ma Fantasian ha di più da offrire o è solo un esercizio di stile da parte di uno sviluppatore alla ricerca di nuovi mezzi di espressione?
Dopo diversi progetti mobile tra cui l’ottimo Terra Battle, lo studio Mistwalker ha aderito al servizio Apple Arcade per dare libero sfogo alla sua creatività. Prendendo la forma di un tradizionale J-RPG, Fantasian è senza dubbio una delle opere di spicco nel catalogo di abbonamenti di Apple. Lungi dall’essere un opportunistico gacha mobile o un porting senza ambizioni, l’ultimo gioco di Sakaguchi è una vera avventura sulla linea diretta dei Final Fantasy pre-FFX. Set “pre-calcolati”, combattimento a turni, narrazione centrale, colonna sonora composta da Nobuo Uematsu sono tutti segni classici dei giochi di ruolo Squaresoft dell’era Playstation One. Questo classicismo è ben visibile e influisce direttamente sulla trama del titolo.
Quindi questa è la storia di un eroe affetto da amnesia…
Il giocatore incarna così Leo, un giovane che si sveglia senza ricordi in una misteriosa città meccanica ostile da cui dovrà fuggire. Una volta tornato in territorio umano, Leo incontra Kina, una giovane ragazza di origini sconosciute capace di brandire la magia. Trovando così una spalla su cui affidarsi, decidono di viaggiare insieme per trovare la propria strada e cercare di arginare la diffusione della “Mechteria”, un’infestazione meccanica dannosa per l’uomo. La parola “classico” è forse il termine migliore per descrivere il tono di Fantasian. Nonostante tutto, mantenendo una scala ridotta ed essendo pienamente concentrato sui suoi personaggi, riesce a raccontare una storia avvincente e interessante. Il giocatore scopre l’universo e le regole che lo compongono insieme a simpatici eroi. E se l’avventura finisce per guadagnare spazio dopo dieci ore di gioco, ci rendiamo conto che Fantasian si prende la briga di illustrare con cura le origini di ciascuno dei suoi personaggi chiave. Peccato però che il budget relativamente modesto del titolo si faccia sentire durante queste sequenze narrative. Molti momenti ricchi di emozioni limitano la loro messa in scena a un blocco di testo posto su un’illustrazione. Il tutto però viene salvato dalla superba colonna sonora che li accompagna. Notiamo anche la propensione del titolo ad andare dritto al punto. Il gioco mobile (tra gli altri) richiede che il giocatore non deve essere monopolizzato troppo a lungo da fasi di dialogo. Su questo punto niente paura, non vi sentirete mai sopraffatti da lunghi scambi testuali.
Seppur siamo stati pienamente coinvolti nel suo mondo, purtroppo non possiamo commentare il titolo nella sua vera completezza, perché al momento è disponibile solo la Parte 1 dell’avventura. Un secondo segmento verrà quindi aggiunto nel corso dell’anno e quest’ultimo promette di far guadagnare profondità ed ampiezza al gioco. Prendiamo come prova che il giocatore sblocchi un elemento di gameplay estremamente importante nell’ultima ora di questa prima parte. Però grazie ad una longevità di una ventina di ore di gioco, questo primo segmento non si tratta di un assaggino di ciò che verrà, perché ha degli ottimi elementi da offrire, sia narrativamente che in termini di gameplay.
Magia a portata di mano
Se in fondo Fantasian è un J-RPG molto tradizionale, porta comunque alcune idee di gameplay ben congegnate e perfettamente adattate ai dispositivi su cui è disponibile. Potendo essere lanciato da un iPhone, un iPad o un Mac, l’ultimo titolo di Sakaguchi-san è stato quindi pensato per offrire una piacevole esperienza su tutte queste piattaforme. Oltre ad offrire un ritmo sostenuto e punti di salvataggio onnipresenti, può essere completamente navigato con un mouse, controller o touchscreen. A parte alcuni piccoli problemi dovuti al rilevamento del percorso durante i movimenti “Punta e clicca”, tutto viene eseguito senza intoppi. In combattimento, sentiamo subito che tutto è stato progettato per funzionare su telefono e tablet. L’interfaccia è chiara e si riesce a mirare facilmente i vari avversari. Alcune abilità possono essere guidate e curvate per passare attraverso più bersagli. Quindi spostando il cursore, il giocatore può allineare molti nemici e sbarazzarsene in una frazione di secondo. Un’idea divertente che funziona meravigliosamente con l’altra meccanica di gioco principale di Fantasian.
Molto rapidamente, Leo mette le mani su una macchina “Dimengeon”. Questo artefatto il cui nome contrae le parole “Dimensione” e “Dungeon”, vi permette di inviare mostri incontrati casualmente in un’altra dimensione. Una volta intrappolati, questi nemici possono essere affrontati dal giocatore in qualsiasi momento. Quest’ultimo decide quindi da solo quando svolgere le sue fasi di grind e può esplorare ogni zona a suo piacimento prima di andare a sbarazzarsi di tutti i mostri incontrati contemporaneamente. Concatenando i suoi incantesimi con intelligenza, do può spazzare via il gruppo di avversari in pochi turni. Un’ottima soluzione per fare del sano farming in attesa magari del treno! Nota che il giocatore deve aver già incontrato un nemico almeno una volta prima di inviarlo al Dimengeon. Per il resto Fantasian è realizzato in modo molto classico con un sistema di debolezza elementale da sfruttare intelligentemente per superare i mostri più temibili.
In termini di progressione, il tutto non raggiunge la profondità dei migliori esponenti del genere, ma offre una piccola personalizzazione. Ogni eroe ha la sua classe e tipologia di arma. La meccanica introdotta alla fine di questa prima parte, tuttavia, suggerisce che verranno offerte nuove opzioni al giocatore nella seconda. Infine, a volte ci sono combattimenti contro i boss piuttosto subdoli che costringono il giocatore a usare buone tattiche per essere sconfitti. Ad esempio, quando un grifone vede i suoi attacchi rinforzati dagli altri nemici, il gruppo di eroi deve orientare la sua strategia attorno alla classe capace di provocare i suoi nemici. Quindi, piuttosto che continuare ad aiutare il boss, questi servi attaccheranno l’eroe in questione così da indebolire considerevolmente il boss. Ogni confronto i nemici più ostici si basa su una meccanica simile che funziona molto bene. Niente di nuovo per chi ha già sfiorato un Final Fantasy, ma tutto è ben integrato nell’universo ed i nemici offrono un grado sufficiente per rendere tesi questi scontri.
Uno stile artistico ispirato ed unico
Sebbene sia chiaro che non soddisferà tutti, lo stile visivo di Fantasian non può essere ignorato. Quasi tutti gli scenari attraversati dal giocatore sono stato modellati a mano dagli artisti di Mistwalker per poi essere fotografati da tutte le angolazioni e integrato nel motore di gioco. Se la tecnica della fotogrammetria non è nuova, il suo utilizzo unito ai sublimi diorami composti dai team di sviluppo, dà un certo prestigio alle ambientazioni del gioco. Visamente, Fantasian è un gioco intriso di nostalgia, un sentimento trasmesso anche dai temi che affronta. Questa resa artistica che impone inquadrature dall’alto quasi fisse richiama ovviamente le ambientazioni precalcolate degli episodi VII, VIII e IX della saga di Final Fantasy. La tecnica fotogrammetrica e il fotorealismo che ne deriva sono in definitiva il risultato delle decorazioni precalcolate di questo periodo. Il giocatore cresciuto con questi episodi non potrà restare insensibile alla visione dei tanti set costruiti con meticolosità.
Tuttavia, il comparto tecnico non è privo di difetti. Possiamo vedere regolarmente che queste decorazioni hanno una risoluzione piuttosto bassa creando un marcato effetto sfocato. Quindi i personaggi modellati in 3D a volte si distinguono fortemente dallo sfondo, un po’ come le remastered in HD degli episodi di FF precedentemente menzionati. Gli effetti del fumo o della luce non sono ottimamente integrati con l’ambiente, creando un effetto strano che può disturbare i più pignoli. Notiamo anche effetti di profondità di campo che a volte sono mal gestiti. Ad esempio, quando un personaggio attraversa un’area normalmente immersa nella sfocatura dell’obiettivo della fotocamera, quest’ultimo rimane perfettamente nitido e si scontra con l’ambiente circostante. Su iPhone, invece, questa osservazione è mitigata dalle ridotte dimensioni dello schermo. Tuttavia, si dovrebbe mostrare un’acuta insensibilità per negare che Fantasian abbia vinto la sua scommessa. Il gioco di Mistwalker è diverso da qualsiasi altro titolo e a volte sembra di trovarsi in una fiaba o in un sogno d’infanzia. Che si tratti di metropoli civilizzate o quartieri infestati da Mechteria, ogni ambiente è unico e brillantemente costruito, in ogni senso della parola.
Gli eroi non sempre si integrano al meglio con l’ambiente, ma si può facilmente attestare il loro superbo design visivo. Creati da Takatoshi Goto, avendo già officiato Terra Battle 1 & 2, questi personaggi vari e variegati trovano però una coerenza molto bella. E se l’aspetto di Leo ricorda furiosamente il lavoro di Akihiko Yoshida, l’artista dietro i protagonisti di NieR Automata, Bravely Default, Vagrant Story e Final Fantasy Tactics, siamo lontani dall’essere una copia carbone e il cast ha una sua identità. Che si tratti della principessa Cheryl o dell’ultra carismatico cattivo Vam, ogni attore della storia si distingue per la vivacità del suo design e l’originalità dei suoi tratti. Naturalmente, l’ombra degli eroi archetipici di J-RPG aleggia sopra l’avventura e troviamo ovviamente il giovane taciturno, il vecchio, il triangolo amoroso, ecc. Uno sfondo molto classico per una forma sorprendente. Come molti altri titoli del catalogo di Apple Arcade c’è la possibilità di modificare la qualità tecnica del gioco così da venire incontro anche ai dispositivi non propriamente recenti.
È il maestro Nobuo Uematsu a firmare la colonna sonora di Fantasian. Fedele a se stesso, l’illustre compositore offre a questo gioco di ruolo una colonna sonora fantastica. Più che le composizioni stesse, è la selezione eterogenea di strumenti che colpisce. Dagli strumenti orchestrali tradizionali, alla fisarmonica, passando per molti sintetizzatori, la colonna sonora copre un ampio spettro di strumenti e atmosfere. La dualità tra il mondo degli esseri umani e quello delle macchine è molto ben sfruttata qui. I rumori dei robot e i sintetizzatori sostituiscono gli archi e le percussioni. Menzione speciale al tema della base robotica segreta. Di tanto in tanto il fan di Final Fantasy si chiederà se un tale motivo musicale si riferisca all’8° episodio o se questa sezione di archi sia un rimando al 9° capitolo, però è sicuro che tutte queste tracce non stonerebbe in nessuno di questi episodi. Tuttavia, ci rammarichiamo di un’orchestrazione che a volte manca di portata. La mancanza di budget visibile durante alcune sequenze narrative sembra estendersi a composizioni musicali che avrebbero potuto beneficiare di alcune file di archi e ottoni aggiuntivi per onorare le superbe composizioni di Uematsu-san.
Nota finale: il titolo è disponibile solo in lingua inglese (e giapponese).
Fantasian è un progetto affascinante in più di un modo. Per quella che potrebbe essere la sua ultima opera, Hironobu Sakaguchi torna al suo primo amore e offre ai suoi fan la sua visione di un Final Fantasy vecchio stile. Nostalgica, classica, ma non priva di idee intelligenti, questa prima parte è tutta incentrata su un caldo e confortante abbraccio per gli appassionati della saga di Square e dei suoi episodi per PS One. I suoi solidi sistemi di gioco sono al servizio di una storia avvincente sfruttando un universo singolare e originale. I diorami conferiscono a Fantasian una forte identità, nonostante i limiti a volte palesi dell’uso della tecnica fotogrammetrica. Se la seconda parte prevista per quest’anno manterrà la stessa qualità di questa prima, questa perla non avrà nulla da invidiare ai suoi illustri predecessori. Allo stato attuale, Fantasian è un eccellente J-RPG che consiglio caldamente se siete nostalgici dei vecchi episodi di Final Fantasy.