La serie Farming Simulator costituisce uno degli esempi più stravaganti del mercato videoludico. Si tratta infatti di una serie di videogiochi simulativi che può essere considerata come la prima grande serie con il nome “Simulator” nel titolo. Dopo questo gioco sono arrivati tantissimi altri titoli che ci presentavano una simulazione di una situazione, tra cui anche serie come Euro Truck Simulator, che puntavano al realismo, ma anche titoli come Goat Simulator, che invece mira all’esatto opposto, al trash più completo.
Ad ogni modo, siamo giunti ormai alla decima edizione di Farming Simulator. La prima risale al 2008, con Farming Simulator 09, e tutti i capitoli sono stati prodotti dallo studio GIANTS Software e da Focus Home Interactive. La serie conosce un successo dilagante, specie su PC, che per primo ha ospitato questo simulation game, poi sbarcato anche su console. La nostra prova si è svolta su PlayStation 4.
Come si può evincere dal titolo del gioco, Farming Simulator darà libero sfogo al vostro spirito campagnolo, permettendovi di diventare agricoltori e/o allevatori. Per farlo vi servirete quindi di mezzi agricoli, quali trattori, aratri, mototrebbie e così via, tutti veicoli con licenza ufficiale di marchi reali, tra cui John Deere, New Holland e FIAT. Potrete anche dedicarvi alla silvicoltura, utilizzando utensili come la motosega. Il tutto è finalizzato al guadagno, e a mano a mano che guadagnerete denaro potrete comprare nuovi mezzi ma anche nuove proprietà.
Fatte le dovute presentazioni, passiamo ora all’analisi nel dettaglio del titolo.
Giocabilità
Farming Simulator 19 è un titolo divertente. Questo non si può negare: è pieno di attività da svolgere, senza una trama o un ordine preciso, non richiede una particolare attenzione e può essere il titolo ideale per un giocatore casual, che non vuole impegnarsi troppo. Questa è la definizione in tre righe del nostro titolo, in quanto incarna perfettamente lo spirito del simulation game. E’ un punto cruciale, al di là del comparto tecnico o altro, che invece vedremo più avanti: Farming Simulator 19 vi lascia la libertà di decidere come volete giocarlo. Questo lo si intuisce non appena si avvia la Carriera, la modalità di gioco principale, che vi pone subito davanti alla scelta della “difficoltà”: non si tratta della classica scelta tra Facile, Normale e Difficile, ma potrete scegliere tra una modalità relax, con tanti aiuti iniziali, quella dove avrete tanti soldi ma non il terreno, e la modalità realistica, pochi soldi e niente terreno. Questo determinerà come affronterete il gioco, il vostro livello di impegno e molto altro.
Le mappe di gioco sono grandi, sono in totale 3: Ravenport, Felsbrunn ed Estancia Lapacho, che troverete nel menu Mod tra le mappe ufficiali create dagli sviluppatori. Successivamente alla scelta della modalità di gioco, vi troverete a personalizzare il vostro personaggio: operazione che completerete in meno di un minuto, dato un editor praticamente inutile, con 4 elementi personalizzabili. Da qui siete pronti per cominciare la vostra vita agreste.
Un consiglio particolare per i neofiti del titolo: prima di partire all’avventura, utilizzate una mezz’ora del vostro tempo nella sezione Tutorial. E’ fondamentale per capire le basi del mestiere, altrimenti potreste ritrovarvi ad essere catapultati nel mondo di gioco senza capire esattamente cosa fare, e questo potrebbe limitare la vostra esperienza.
A queste modalità si aggiunge la possibilità di giocare in multiplayer, con partite che possono essere da 6 giocatori, e potrebbe essere un elemento da non sottovalutare, specie se avete amici che condividono con voi la passione per la campagna, dato che trovare partite risulta spesso difficile.
Detto questo, manca solo la parte dedicata alle Mod, raccolte in un apposito menù: potrete trovare nuovi mezzi e nuove attrezzature non presenti nel gioco, così anche come nuove mappe. Questi contenuti possono essere sia gratuiti che a pagamento (infatti il gioco contiene delle microtransazioni), ma per ora le uniche mod disponibili sono quelle che sono state inserite dai programmatori del gioco.
Quindi, andando ad analizzare il quadro sopra descritto, potete ben capire che, come ogni gioco simulativo che si rispetti, si tratta di un’esperienza che può essere potenzialmente infinita, potete farla durare esattamente quanto volete. Va però detto che, a fronte di un gioco che offre parecchie possibilità, le attività principali che vi troverete ad affrontare saranno quelle legate all’agricoltura, quindi principalmente dovrete arare, coltivare e mietere i campi, alternando ogni tanto con la fertilizzazione e il taglio delle erbacce, novità di questa edizione, ma che in termini di longevità aggiunge poco. Sicuramente interessante l’idea di inserire l’allevamento dei cavalli, che potranno essere anche cavalcati, ma così diventa un’alternativa all’allevamento delle pecore, quindi rimane una cosa un po’ fine a sé stessa. Il gioco vi potrà tenere compagnia per lungo tempo, ma nello stesso tempo è un titolo che dopo un paio di ore di sessione può annoiare: la cosa è dovuta certamente al fatto che l’idea è quella di simulare la vita di un agricoltore, con la ripetizione di una routine sempre uguale. Una cosa che forse potrebbe essere implementata nella prossima edizione potrebbe essere un sistema gestionale dei nostri avatar, che potrebbe aggiungere un quid in più al titolo.
A proposito di sistema gestionale, una novità di Farming Simulator 19 è quella della gestione dei veicoli: i mezzi che userete non sono eterni, infatti dovranno essere mantenuti e curati, al fine di evitare rotture e quindi di dover reinvestire del denaro in nuovi veicoli. Novità apprezzabile, che comunque aggiunge un dettaglio importante e profondità al gameplay.

L’edizione 2019 di Farming Simulator vede una revisione del motore fisico che, quanto meno nelle premesse, avrebbe dovuto cambiare qualcosa a livello di guidabilità dei veicoli ma anche nelle animazioni e negli effetti che producono i mezzi sui campi da coltivare. Per quanto riguarda la guidabilità, possiamo dire che non vi sono differenze sostanziali con la precedente edizione: i trattori sono mezzi grandi e lenti, quindi come tale dovrebbe risultare difficile guidarli. Il feeling alla guida dei mezzi in questo gioco risulta come quello di una macchina che guida sul ghiaccio perennemente, specie se si prende velocità. Per quanto riguarda le animazioni e le simulazioni delle attività sui campi nulla da eccepire, sono realizzate con cura e sono ricche di dettaglio, è molto bello vedere l’effetto di dissodamento, quando si passa con l’aratro, ad esempio.
Infine, come detto, in Farming Simulator 2019 vi troverete ad utilizzare mezzi agricoli su licenza, con la presenza di noti marchi dell’industria dei mezzi pesanti. E’ interessante notare che vi sono più di 300 mezzi, quindi la varietà è massima, e la riproduzione di questi è semplicemente perfetta.
Comparto tecnico
Arriviamo ora a parlare del comparto tecnico del titolo, analizzando prima gli elementi della grafica e poi passando all’audio. Per quanto riguarda la grafica, il motore grafico è stato completamente rivisto, per fornire degli effetti ambientali nuovi e migliori rispetto alle precedenti edizioni, ma diciamo che in questo caso è un successo a metà: qualcosa di nuovo e migliore si vede, ma non ci troviamo di certo davanti ad un titolo che viene ricordato per la sua prestazione grafica.
Comunque in generale il titolo regge bene, anche su console, il frame rate è abbastanza solido, ovviamente ci sono i soliti problemi che affliggono ogni open world, quindi qualche piccolo calo di frame oppure qualche leggero scatto, ma diciamo che si tratta di imperfezioni che non danno particolarmente fastidio.
Come detto prima, ottima cura dei dettagli per quanto riguarda le animazioni dell’attività agreste così anche come quella dei trattori e degli altri mezzi, in linea con la tradizione della serie. Molto ben riprodotti anche gli interni dei mezzi, che vengono messi in evidenza quando si sceglie di passare alla visuale in prima persona alla guida. Da segnalare, in maniera sporadica, qualche piccolo effetto pop-up, con dettagli ed elementi che ci appaiono all’ultimo istante nello schermo, sia nelle nostre vicinanze che in lontananza.
Quindi possiamo definire la grafica del titolo come una grafica stabile, ma non eccelsa, soprattutto per quanto riguarda la qualità dei dettagli, togliendo dal discorso i punti di forza, vale a dire la riproduzione dei trattori.
Passiamo ora al comparto audio, che vede una buona riproduzione del rumore dei motori, ma anche quello dei mezzi agricoli, come ad esempio, il rumore dell’abbassamento delle lame dell’aratro. Buona anche la presenza di rumori ambientali. Apprezzabile anche la presenza sui mezzi della radio, con la possibilità di alternare tra 3 stazioni, che però riproducono a malapena due canzoni ciascuna.
Conclusioni
Possiamo quindi concludere la nostra disamina su Farming Simulator 19 dicendo che è un titolo in linea con i suoi predecessori, che sostanzialmente nulla toglie ma quasi nulla aggiunge agli altri capitoli. Se è pur vero infatti che sono stati rivisti il motore fisico e il motore grafico, le altre novità non aggiungono praticamente nulla a livello di gameplay. Sono interessanti, ma possiamo definirle fini a se stesse. Per il resto quindi si può dire che Farming Simulator 19 rimane un titolo particolarmente godibile e interessante per il pubblico di appassionati della serie, ma che può riuscire anche ad attirare a sé nuovi fan, con una formula che risulta divertente, quanto meno in una fase iniziale, ma che alla lunga potrebbe risultare noiosa. Questo è sicuramente uno dei problemi del genere simulativo: sta alla volontà e alla voglia di chi gioca far durare l’esperienza, e Farming Simulator non si discosta da questo fattore.
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