Felix The Reaper è “una commedia romantica sulla vita della morte”. Già da una presentazione simile, dovreste poter intuire la particolarità di questo progetto, sviluppato dallo studio danese Kong Orange (in collaborazione con The Danis Film Institute e The West Danish Film Fund) e pubblicato da Daedalic Entertainment su PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One. Quello a cui sono riusciti a dare vita, con una certa freschezza e originalità, è un gioco di rompicapi in cui il Mietitore Felix dovrà “provvedere” a speciali incarichi che prevedono, naturalmente, la morte. Questo dovrà essere fatto manipolando alcuni eventi specifici, grazie all’ausilio di particolari meccaniche puzzle. Ma andiamo con ordine e tuffiamoci nel mondo di questo titolo dissacrante, difficile e pregno di musica.
Amore e Morte
Il nostro caro Felix non è altro che un Mietitore alle prime armi. Un impiegato del Ministero della Morte incaricato di provvedere allo svolgersi di determinati avvenimenti che porteranno alla morte di questa o quella creatura, secondo le istruzioni ricevute. Oltre a questo Felix però presenta due particolarità: la prima, è un accanito ascoltatore di musica, della quale non riesce a fare a meno in nessuna circostanza, nemmeno sul lavoro. La seconda è che il nostro protagonista è innamorato di Betty, che però lavora al Ministero della Vita. Per quest’ultimo motivo, Felix accetta di andare a lavorare “sul campo”, ossia nella terra dei vivi, con la speranza forse un giorno di incontrare la sua amata…
Questa è la semplice premessa narrativa di Felix The Reaper, che ci lancerà immediatamente nel suo gioco di rompicapi. Questi ultimi sono costruiti su una griglia di quadrati in cui Felix può spostarsi a piacimento, ma con una restrizione: non può stare alla luce, ma solo nell’ombra. In questo senso, potremo sfruttare vari elementi degli scenari (alcuni spostabili) per riuscire a raggiungere il nostro obiettivo. A questo si aggiunge una particolare meccanica che ci permetterà, tramite la semplice pressione di un tasto, di “ruotare” il sole di esattamente 90° per poter cambiare la posizione delle ombre. Questo può essere fatto innumerevoli volte, senza restrizioni, ma non pensiate che la cosa vi faciliti il compito.
La “Campagna” è strutturata in 5 capitoli, ognuno diviso in singoli obiettivi, i quali ci condurranno sempre più vicino al nostro obiettivo finale (in totale, più di 20 livelli). Per ognuno di questi, potremo anche consultare dei file specifici, fornitici gentilmente dal Ministero, in ci scoprire qualche elemento in più sulle “vittime”. Sottolineo in questo contesto che Felix The Reaper è un gioco che “non si prende sul serio”, proponendo un umorismo nero e dissacrante, ma mai pesante o eccessivo, e riuscirà certamente a strapparvi più di una risata. Ogni incarico sarà ovviamente diverso e mano a mano che avanzerete la difficoltà dei puzzle aumenterà non poco, introducendo anche ulteriori meccaniche, come dei punti di trasporto da un luogo all’altro della mappa, oppure degli interruttori che permetteranno di cambiare posizione a determinati oggetti. Il livello di sfida dei rompicapi è una delle cose che mi ha più sorpreso: nonostante la formula decisamente semplice del gameplay, i ragazzi di Kong Orange sono riusciti a costruire una difficoltà davvero sorprendente, in senso buono, e in alcuni momenti al limite della frustrazione. Questo si riferisce soprattutto alle sfide più complicate, che sarà meglio affrontare una volta terminata la Campagna. Ad esempio, sarà possibile sbloccare diversi obiettivi completando i vari livelli in un determinato limite di tempo, oppure affrontare una versione decisamente più complicata degli stessi stage (una volta terminati la prima volta), senza ad esempio la possibilità di sfruttare suggerimenti o checkpoint.
La dans macabre
I “marchi di fabbrica” di Felix the Reaper sono in particolare due: in primis l’insolito design, che presenta elementi in stile cartoon piuttosto grotteschi, quasi burtoniani e al limite dell’inquietante, senza però mai esserlo davvero. In secondo luogo, ovviamente, la musica. Quest’ultima è uno dei punti forti della produzione, che propone una soundtrack strumentale con tracce di diversi generi, dall’ambient all’elettronico, che saprà conquistarvi e trascinarvi con il suo ritmo irresistibile. A questa hanno lavorato ben 9 artisti differenti, creando tracce originali proprio per il gioco. La febbre musicale non risparmia neanche il protagonista, naturalmente, che è caratterizzato dal costante movimento a ritmo di musica, con movenze ricreate con la collaborazione di ballerini professionisti. Un po’ un peccato considerare che l’elemento ritmico è puramente estetico e non viene ad essere sfruttato in qualche modo nelle meccaniche, cosa che sarebbe potuta rivelarsi molto interessante.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dai differenti extra che il gioco propone nel menù. Innanzitutto è possibile consultare un approfondito dossier su ognuna delle “vittime” di Felix, che si sblocca ogniqualvolta sbloccherete un capitolo. Ognuno di questi potrà fornirvi un po’ di background sui vari personaggi e strapparvi un amaro sorriso condito da quello humor nero che tanti proclamano davvero, ma che pochi hanno il privilegio di padroneggiare, come in questo caso.
Ma non ci solo gameplay ed enigmi: se per caso infatti sarete convinti da questa recensione o da altri fattori ad acquistare il gioco, non dimenticatevi di consultare la sezione “Sintesi della Storia Umana“. Quest’ultima non è altro che un accurato reportage sulla Morte e su come quest’ultima è stata percepita, rappresentata, addirittura – in un certo senso – “inventata” nella storia umana. Il contributo di studiosi della materia è evidente e l’approfondimento proposto risulta estremamente interessante, fornendo un punto di vista molto speciale sulla nostra storia, senza tralasciare naturalmente un pizzico di humor nero. Ogni Capitolo completato sbloccherà una sezione della Sintesi, finendo col fornirvi una panoramica completa sulla Morte attraverso i secoli.
Oltre la Morte
Tornando a parlare di elementi più tecnici, il gioco è stato testato su PC grazie ad un codice preview (la data di uscita è proprio oggi 17 ottobre) e a livello prestazionale non ci sono appunti di sorta da fare. Un elemento invece un pochino critico è relativi ai controlli con mouse e tastiera, che in alcuni casi risultano imprecisi. Questo può non risultare fastidioso nelle fasi iniziali, ma quando si inizieranno ad affrontare le sfide ad esempio a tempo potrebbe essere un fastidio non indifferente. Naturalmente il gioco può essere affrontato anche con un controller e in questo caso la situazione migliora un po’ (rinunciando però alla comodità del mouse).
In conclusione Felix The Reaper è un titolo assolutamente interessante e degno della vostra attenzione se state cercando un titolo a rompicapi con stile da vendere e humor delizioso. La longevità per completare la storia si attesta intorno alle 5/6 ore, ma viene ulteriormente ampliata grazie alle sfide e agli obiettivi, che vi offriranno un livello di sfida decisamente elevato. Si aggiungono al tutto le chicche proposte nel menù e l’estrema cura in generale che è stata posta nella realizzazione di questo titolo.