Una pioggia di contenuti
Il 28 marzo di quest’anno è stato rilasciato il primo DLC di Final Fantasy XV: Episode Gladio. Si tratta della prima espansione di una serie previste nei prossimi mesi, che nell’intenzione degli sviluppatori potranno ampliare la storia principale, insieme ad una serie di contenuti aggiuntivi gratuiti. Ma è davvero così?
Final Fantasy XV è stato in parte criticato proprio per questo: a molti è parso che il gioco sia stato fatto uscire in fretta e furia, senza che fosse completo al cento per cento, per evitare ulteriori ritardi. La trama è sembrata in certi punti poco approfondita e le conclusioni affrettate. Square Enix ha programmato quindi il rilascio di una serie di DLC e di contenuti aggiuntivi che puntano a migliorare l’esperienza di gioco. I primi annunciati riguardano i compagni d’avventura di Noctis, e dopo Episode Gladio usciranno rispettivamente Prompto (il 27 giugno) e Ignis, ed in seguito altri (uno è piuttosto sicuro) non ancora svelati. Una delle ultime patch ha anche aggiunto la possibilità ai giocatori di dire la propria sugli aggiornamenti futuri e i contenuti scaricabili.
Lo Scudo del Re alla prova
Quindi, prima di tutto parliamo di quello che possiamo toccare con mano: come arricchisce l’esperienza di gioco Episode Gladio? C’è da specificare che l’uscita del DLC è stata preceduta da una patch che ci consentiva di affrontare il capitolo 13 della storia principale dal punto di vista di Gladio, introducendoci al suo modo di combattere e aggiungendo qualche dettaglio, anche interessante, sulla storia.
Visto il prezzo piuttosto basso del DLC (4,99 euro) c’era da aspettarsi un’esperienza non propriamente ampia. Per completare la storia è richiesta circa un’ora, un’ora e mezza in un livello di gioco non particolarmente esteso e molto lineare, in cui veniamo aggrediti da orde di nemici che sconfiggeremo abbastanza agilmente a furia di premere il tasto cerchio. Il combat system dunque è una versione di quello del titolo principale che vorrebbe tendere più all’hack’n’slash. Senza riuscirci troppo bene, vista la semplificazione estrema del combattimento, che si traduce in un attacco-schivata-parata non particolarmente soddisfacente. A cercare di arricchire il monte ore passato con Gladio, due modalità extra come “Confronto marziale” e “All’ultimo Sangue”. Anche queste però forse un po’ ripetitive.
Avanti il prossimo…DLC
A breve sarà disponibile il DLC relativo a Prompto, di cui già abbiamo intravisto qualcosa all’E3 2017. E’ probabile che sarà quindi rilasciata anche una patch che ci permetterà di giocare il capitolo 13 della storia nei panni di Prompto, come è successo con Gladio, prima di inoltrarci nella trama del DLC. Probabilmente l’esperienza non sarà troppo dissimile da quella di Episode Gladio, con un chiaro cambiamento nelle meccaniche di combattimento dovuto alla chiara non forza bruta del più giovane compagno.
Devo dire che personalmente mi sento un po’ critica nei confronti di questi ultimi lavori di Square Enix. Da grande fan della saga – di cui ho giocato praticamente tutti i capitoli – non ho disdegnato Final Fantasy XV che, seppur con i suoi difetti e lacune, ho trovato piacevole da giocare: un combat system divertente (con una difficoltà tuttavia non particolarmente impegnativa), tante missioni secondarie, bello graficamente, con anche delle ambientazioni molto ispirate (Altissia, per dirne una). Non ho apprezzato invece più di tanto i protagonisti della storia, di caratura abbastanza bassa e poco “memorabili”, e il livello di molti – anzi direi di tutti – i boss. Forse l’unico che merita una menzione è Ardyn. Non tanto come boss (delusione), ma come personaggio. Storia piuttosto banale e che – come già detto – nella parte finale risulta molto raffazzonata.
Personalmente la mia reazione al termine del gioco è stata la stessa che ho avuto quando ho visto “Il Risveglio della Forza”: potevate fare una cosa fighissima e invece vi siete crogiolati nelle banalità. Stesso pensiero ho nei confronti dei contenuti aggiuntivi comparsi finora.
Uno sviluppo travagliato
Sono emerse, non molto tempo fa, delle indiscrezioni sul lavoro che Square Enix ha fatto sul suo ultimo Final Fantasy. Indiscrezioni che avrebbero confermato lo sviluppo travagliato del gioco che era nato come promettente Final Fantasy Versus XIII per poi evolversi nel quindicesimo capitolo. Con importanti cambiamenti, anche di trama, in corso d’opera e finalmente l’uscita nel novembre 2016. Premiata comunque con un numero di vendite importante.
La speranza di tutti, e di SE in primis, era che grazie ai DLC e a diversi contenuti rilasciati nel tempo l’esperienza di gioco si potesse approfondire e ampliare. Per ora, opinione personale, sembrerebbe che il risultato non sia raggiunto. Non con queste modalità. Naturalmente c’è ancora tempo, e sembra che Square Enix sia intenzionata a supportare il titolo ancora per molto. Ma finché lo farà con annunci come l’esperienza VR Monster of the Deep (che più che altro è sembrato essere un simulatore di pesca, tra tutte le cose interessanti comunque presenti nell’universo di FFXV), mi terrà ancora lontana da riprendere in mano con entusiasmo la confezione del gioco. Cosa che comunque farò con i prossimi contenuti, concedendo alla casa giapponese il beneficio del dubbio.
Ombre e luci
Vorrei aggiungere, in conclusione di questo excursus, che non sono una di quelli: “Ah, ma questo non è Final Fantasy! Final Fantasy finisce con il [inserire numero di capitolo a piacere]”.
Innovare è importante e spesso fondamentale. Su questo non si può dire che Square Enix non abbia avuto coraggio. Final Fantasy XV non è un brutto gioco, anzi. Tanti lo hanno giocato (compresa la sottoscritta), tanti lo faranno. Se non avesse su di sé l’ombra del glorioso passato di una serie tra le più amate a livello mondiale, probabilmente avrebbe ricevuto molte meno critiche. L’ho preso al day one, iniziato e finito con piacere. Ma anche, ahimè, con un po’ di amaro in bocca e di pensiero, mio malgrado, agli antichi fasti della saga. Il nome c’è e nel bene e nel male bisogna farci i conti.
In attesa quindi di giocare e recensire Episode Prompto il prossimo 27 giugno, cosa ne pensate dell’argomento cari gamers? Dal titolo dell’articolo: parliamone.