Ci sono videogiochi che riescono a raccontare storie in modo alternativo trasportando il giocatore in un viaggio affascinante e coinvolgente fatto di suoni, immagini avvolgenti. Genesis Noir fa parte di questa categoria di videogiochi. La software house americana Feral Cat Den ha sviluppato questa avventura grafica ambientata nello spazio-tempo che ci porterà a scoprire, in modo del tutto particolare, i misteri della nascita dell’universo e dell’umanità.
La Storia
In Genesis Noir impersoneremo il protagonista chiamato NoMan intento a salvare la sua amata Miss Mass dal colpo di pistola sparato dal musicista Jazz Golden Boy. La particolarità che caratterizza la trama di questo gioco è che questo colpo di pistola scatena un Big Bang portandoci così a fare un viaggio dalla nascita dell’universo e dell’umanità ripercorrendo le tappe per poter portare a termine la nostra missione. Come si può intuire il tutto è una rappresentazione metaforica dove Miss Mass rappresenta la materia unita e densa presente prima del big bang e il Golden Boy rappresenta la divinità che ha fatto scaturire la grande esplosione grazie alla scintilla divina che corrisponde al colpo di pistola.
La narrazione si presenta più comprensibile e lineare nella prima parte dell’avventura per poi assumere toni confusi e un pò vaghi nella parte finale del gioco. Considerando però che si tratta di un gioco investigativo l’attenzione del giocatore è sempre tenuta viva dal voler risolvere il caso soprattutto perché in ballo c’è la vita della donna amata dal protagonista.
Gameplay
Le meccaniche di gioco si ispirano molto allo stile punta e clicca molto in voga negli anni 90. Guidando il nostro protagonista all’interno dei diversi schemi di gioco dovremo scoprire come proseguire nella storia interagendo con il mondo e gli oggetti che ci circondano. Piantare un seme, sfogliare una margherita, collegare le stelle formando costellazioni o raccogliere le materie prime per fare un te. Il gameplay seppur ridotto all’osso risulta sempre vario e stimolante e ci permette attraverso i gesti del protagonista di approfondire la storia. L’esperienza di gameplay nella sua semplicità riesce a coinvolgere il giocatore e ad accendere la curiosità per spingerlo ad andare avanti. Gli enigmi e l’interazione con il mondo di gioco sono molto più marcati nella prima parte dell’avventura per poi diminuire drasticamente nel finale dove abbiamo riscontrato meno profondità ludica che fa sembrare lo sviluppo finale un po’ sbrigativo.
Direzione Artistica
Dal punto di vista estetico Genesis Noir è molto particolare. Con pochi colori (il nero, il bianco, l’oro) gli sviluppatori sono riusciti a trasmettere un senso di vuoto e nello stesso tempo di infinito e di profondità al gioco e ad attrarre sempre l’attenzione del giocatore grazie ai puntini d’orati che si possono trovare in tutti gli schemi di gioco e che indicano la strada da percorrere per arrivare al nostro obiettivo. Alla bellezza visiva si aggiunte anche l’accompagnamento musicale che costituisce uno degli aspetti centrali di questo titolo poiché, insieme allo stile grafico e alla caratterizzazione dei personaggi crea l’atmosfera tipica del genere noir.
Conclusioni
Genesis Noir non è un titolo adatto a tutti i videogiocatori, chi cerca azione e ritmo può tranquillamente starne lontano. Chi invece vuole rivivere il gameplay dei punta e clicca in uno stile tutto particolare e una rivisitazione moderna sarà accontentato. La musica e le atmosfere tipiche del genere noir rendono il tutto più interessante e avvolgente. Peccato per il finale un po’ meno coinvolgente a livello di gameplay.