Sono morto più di mille volte prima di finire Ghostrunner ma ho amato ogni secondo passato con il titolo nato dagli sforzi congiunti di One More Level, Slipgate6 e 3D Realms. Il sistema di uccisione/morte con un solo colpo non solo mi ha portato a morire per colpi di arma da fuoco, raggi laser, katane e molte altre armi, ma anche numerose volte per caduta in qualche precipizio o contro qualche trappola mortale. Perché Ghostrunner non riguarda solo la rapida eliminazione a colpi di katana di vari nemici, è anche un complicato platform. Si tratta di un titolo difficile, ma che è in grado di regalare un sacco di soddisfazioni.
La premessa del gioco è piuttosto semplice. Siete un Ghostrunner; una sorta di cyborg-ninja, recentemente riparato ma affetto da amnesia. Vi ridestate da qualche parte nei bassifondi di Dharma Tower, l’ultimo luogo in cui è presente attività umana a seguito di un evento apocalittico. L’edificio è sotto il dominio di un tiranno, la Keymaster (o Darma), che ha reso la popolazione davvero povera e sull’orlo di una guerra civile. Anche se all’inizio dell’avventura non si capirà bene le motivazioni di fondo spetterà proprio al Ghostrunner il compito di fermare la Keymaster e salvare Dharma Tower e la sua gente. Dovrete quindi farvi strada verso la torre, combattendo e superando molte difficoltà mentre cercherete di raggiungere il vostro obiettivo.
La trama di Ghostrunner, seppur lineare, è decisamente coinvolgente ed intrattiene per tutta la durata della campagna. È una storia di ribellione, libero arbitrio e transumanesimo, tutti temi molto cyberpunk. Sebbene le fondamenta portanti della produzione risiedano nel gameplay, sono rimasto sorpreso dello sforzo dei team di sviluppo nel creare una narrativa adatta alla rinascita cyberpunk degli ultimi anni.
Ghostrunner è un mix perfetto tra Titanfall 2, Mirror’s Edge e Katana Zero. Il parkour wall-running e il katana-slicing del gioco sono semplicemente perfetti, risultando uno dei gameplay basati sul movimento più soddisfacenti che abbia mai sperimentato. La fluidità del gioco è semplicemente estasiante. Da ogni corsa su un muro a ogni scivolata sotto un oggetto mortale, il gioco è così fluido e dinamico che vi sentirete dei veri e propri ninja mentre sarete alle prese con Ghostrunner.
All’inizio del gioco avrete a disposizione quattro abilità fondamentali: corsa sulle pareti, attacchi con la vostra katana, un rampino e la capacità di rallentare brevemente il tempo. In tandem, potrete correre lungo un muro, saltare e agganciarvi a una piattaforma, rallentare il tempo a mezz’aria per schivare un proiettile diretto contro di voi da un nemico ed, solamente dopo tutto questo, atterrare vicino ad un malcapitato così da affettarlo con la vostra katana.
Ogni stanza che contiene nemici è progettata in modo simile a Katana Zero (con katana, estetica cyberpunk e tutto il resto) o Hotline Miami, dove i nemici sono sempre nello stesso posto e il difficile non è tanto capire come superarli in astuzia, ma più su come muoversi per lo stage in modo efficiente. Potrebbero volerci dieci o trenta minuti per capire come liberare una stanza dai nemici, ma il tentavo in sè potrebbe richiedere solo trenta secondi. Il gioco richiede una pianificazione certosina e un uso intelligente del terreno di gioco e delle abilità tanto quanto la rapidità e precisione nell’esecuzione di ogni azione da parte del giocatore.
Nelle parti iniziali dell’avventura dovrete solo occuparvi di “scagnozzi base” che sparano proiettili che potete schivare con relativa facilità. Ma man mano che si avanza per la Dharma Tower però vengono introdotti nemici e ostacoli sempre più difficili. Un bruto si lancerà attraverso la stanza per prendervi, un nemico armato di katana deve essere contrastato prima di poterlo uccidere e gli scagnozzi di base saranno muniti di scudi. Intorno a metà del gioco arriveranno anche dei nemici robotici chiaramente ispirati all’universo di Metal Gear davvero ostici da affrontare. Man mano che salirete più in alto nella torre, inizieranno inoltre ad apparire dei droni che possono far piovere attacchi dall’alto, ma avrete la possibilità di balzargli sopra e di utilizzarli contro un gruppo di nemici sottostanti.
Fortunatamente, man mano che i nemici diventano sempre più micidiali con il progredire del gioco, crescerà anche l’arsenale di armi e abilità del Ghostrunner. Non ve li svelerò tutti per non rovinarvi la sorpresa, ma avrete accesso a un’esplosione di onde d’urto e persino a un attacco ad area che permette di eliminare più nemici o un attacco dell’ultimo secondo che può salvarvi dalla morte. Ovviamente non potete usare questi attacchi a ripetizione perchè utilizzano una risorsa energetica che si riempie lentamente nel tempo. Avrete anche accesso a una sorta di albero delle abilità che vi consente di aggiungere abilità come deviare i proiettili, aumentare il vostro scatto o riempire il misuratore di energia delle abilità speciali più velocemente.
Le sezioni platform sono di solito gli inframmezzi che separano le stanze piene di nemici ed aiutano a velocizzare il gioco. Anche in questo caso nelle fasi iniziali dovremo superare ostacoli facili come un semplice muro o un piccolo burrone, ma presto “faremo la conoscenza” di oggetti di morte come laser o lame rotanti. Queste sezioni rappresentano in pratica momenti di allenamento e vi permettono di migliorare le vostre abilità di movimento senza il fastidio di avere nemici nelle vicinanze.
Come i migliori titoli one-hit-one-kill (come i già citati Hotline Miami e Katana Zero), Ghostrunner riesce a trovare un perfetto equilibrio tra difficoltà apparentemente impossibili e un senso di realizzazione profondamente gratificante mentre si gioca. Diverse volte ho iniziato un nuovo livello con un pensiero fisso: “come diavolo dovrei farlo?”. Tutti i combattimenti contro i boss mi ha fatto impazzire, ma si tratta di emozioni controbilanciate dal senso di appagamento che si quando si riesce ad infierire il colpo mortale sul malcapitato di turno.
Non vedo l’ora di vedere le persone di tutto il mondo cimentarsi in questo mix di adrenalina e divertimento. Perché per quanto si un progetto ostico e difficile, e quante morti ho dovuto subire, so che molti lo padroneggeranno e pubblicheranno alcuni dei video gameplay più gratificanti che potrete vedere in tutto il 2020.
Non avremo solamente scontri e fasi platform “canoniche”, periodicamente dovremo superare livelli che vi porteranno nel “cyberspazio”. Questi sono una combinazione di platform e puzzle, e sebbene alcuni di questi funzionino, la maggior parte vi vedrà semplicemente camminare attraverso un’area raccogliendo sfere luminose di dati mentre ci verranno svelate nuove informazioni sulla trama del gioco. Sono sicuramente sezioni ispirate per quanto riguarda il lato artistico e sono perfette per inframmezzare gli scenari di combattimento, ma queste aree sono ovviamente quelle in cui è stato posto il minimo sforzo di progettazione. Risultano quasi fuori contesto rispetto ai livelli principali del gioco.
Per quanto riguarda il comparto tecnico e artistico posso solo fare i miei complimenti a One More Level. Sono riusciti a portare su schermo un un mondo cyberpunk ispirato, con ambientazioni curate, varie e tecnicamente di buon livello. Io ho giocato il titolo su Xbox One e posso confermare che il frame-rate è granitico. Inoltre, coloro che possiedono le versioni PlayStation 4 o Xbox One di Ghostrunner riceveranno gratuitamente un aggiornamento alla versione PlayStation 5 o Xbox Series X|S rispettivamente, quando Ghostrunner uscirà sulle console next-gen nel 2021. Semplicemente perfetta la colonna sonora, con le tracce techno di Daniel Deluxe che riescono ad aumentare ancor di più l’adrenalina in corpo durante le sessioni di gioco.
Con il nuovo rinvio di Cyberpunk 2077 c’era proprio bisogno di un titolo che portasse su console e PC quelle tematiche. Ghostrunner non è solo una semplice sorpresa, ma è davvero uno dei migliori videogiochi di quest’anno con uno dei gameplay più soddisfacenti che abbia sperimentato negli ultimi anni. Per un team di sole 32 persone, lo sviluppatore One More Level ha realizzato una produzione di calibro triplo A con un gameplay che ridefinisce il genere di appartenenza. Non vedo l’ora di vedere a cosa lavoreranno dopo.