Chi ha o ha avuto tra le mani una PS Vita non può non conoscere Gravity Rush, forse uno dei giochi più iconici e meglio riusciti per la portatile di casa Sony, mai supportata quanto avrebbe meritato. Non è un caso che il primo capitolo abbia ricevuto l’onore del porting su PS4, assieme all’altro gioiellino di Tearaway.
Ambientazione e storia
Alcuni dei punti di forza del primo Gravity Rush sono stati indubbiamente il character design stile fumettoso, unito all’atmosfera steampunk del mondo fantastico dove la storia è ambientata. Questi elementi sono stati ripresi per intero in questo secondo episodio assieme alla protagonista, Kat, e a gran parte dei personaggi coprotagonisti e secondari. A partire dal titolo stesso, il gioco si incentra sul potere principale della protagonista, cioè quello di alterare la gravità limitatamente al suo corpo e agli oggetti nelle vicinanze. Grazie a questa abilità può così ottenere un effetto-volo, o, come lei stessa spiega durante il gioco, “cadere verso l’alto”, nonché camminare su soffitti, ecc. Queste capacità risultano di fatto indispensabili, essendo il mondo della protagonista fatto di isole fluttuanti ed insediamenti semisospesi agganciati ad un’immensa torre chiamata “pilastro del mondo”.
In questo ambiente, Kat: fisico da teenager giapponese, capelli biondi, abiti neri succiniti, carattere solare e cuore d’oro, si troverà di nuovo a fronteggiare la minaccia di strane creature chiamate Nevi o Scarabei a seconda delle zone, anch’esse legate a doppio filo ad anomalie gravitazionali. Attorno agli eventi si muovono molti altri personaggi: dalla coprotagonista Raven, dal carattere assai spigoloso che fa da naturale contraltare alla bontà d’animo di Kat, ad una serie di personaggi assai misteriosi che, di fatto, sono una sorta di divinità di questo strano universo. Naturalmente questi ultimi “non vorranno interferire”, e tutto il lavoro sporco sarà demandato alla nostra amica biondina.
Gameplay
Sfruttando l’abilità di controllo gravitazionale, il giocatore si dovrà muovere in un’area di gioco molto vasta; per quello che, da questo punto di vista, è il classico free roaming a missioni che tanto va di moda in questi tempi. Vi sono missioni della storia principale, missioni secondarie e attività proprie del mondo online come gare e caccie al tesoro. Come abbiamo detto l’area di gioco, che andrà a comprendere anche gli ambienti del primo episodio, è molto estesa e, tra esplorazione, combattimenti e missioni, il gioco vi occuperà per non meno di 30-40 ore.
Le missioni di Gravity Rush 2 sono abbastanza varie: vanno dalla ricerca-grinding, al combattimanto puro, alla semplice prova di abilità ma, ad onor del vero, nessuna brilla per essere particolarmente originale. Il gioco non è particolarmente impegnativo, anche se qualche missione secondaria può rivelarsi più ostica della gran parte delle missioni principali. La storia e i personaggi ben caratterizzati contribuiscono ad invogliare il giocatore ad andare avanti: da sottolineare solo qualche passaggio un po’ confuso nella narrazione, forse per intrecciare la trama agli eventi del primo episodio e preparare il terreno per un, mooolto probabile, terzo capitolo.
Comparto tecnico
Le ambientazioni sono molto varie, e, seppur del tutto fantasiose hanno sempre un inconfondibile tratto. Lo stile delle nuove location è più orientaleggiante, mentre quelle che si rifanno al primo GR sono più in stile vittoriano. In ogni caso ci saranno da esplorare bassifondi, aree commerciali, quartieri dell’alta società, zone fortificate e chi più ne ha più ne metta.
Graficamente non abbiamo notato significativi rallentamenti, con un’azione che si mantiene sempre fluida. Gli ambienti sono molto colorati, animati e ricchi di dettagli: l’unica carenza è la loro poca interattività. Alcuni repentini cambi di inquadratura potrebbero disorientare un po’, ma è una tassa inevitabile da pagare per un gioco che ha per protagonista una tizia che “cade” verso l’alto e cammina sulle pareti. Il sonoro è azzeccato e pertinente, ma a volte la musichetta di sottofondo può risultare leggermente noiosa e monotona.
Gravity Rush 2 gode di uno stile grafico inconfondibile, nessuna pecca nella fluidità ed un sonoro che, pur senza eccellere, fa la sua parte. Il gioco non delude i più attenti agli aspetti tecnici.