L’offerta per gli amanti dei racing games negli ultimi mesi è sicuramente ottima, con Forza Horizon 5 e con l’arrivo di Gran Turismo 7. In mezzo a queste due enormi produzioni, si pone anche GRID Legends, nuovo capitolo della serie Codemasters che, dopo un reboot nel 2018 che però aveva faticato ad entusiasmare e non poco i fan, cerca di farsi notare e di attrarre gli amanti del genere.
Abbiamo passato svariate ore in compagnia del nuovo titolo dello studio inglese, entrato da poco a far parte di EA, provando a fondo tutte le diverse novità introdotte dalla produzione. Abbiamo testato il titolo nella sua versione Xbox Series S.
Dunque, su i motori, ecco a voi la nostra recensione di GRID Legends!
A ruote fumanti
Non appena si avvia per la prima volta GRID Legends, sarete immediatamente attratti da una delle principali novità della produzione, ossia la modalità Driven To Glory. Si tratta di una vera e propria modalità Storia, in piena linea con lo stile Formula Uno Drive To Survive, sulla falsariga anche della medesima tipologia di attività che si trova in F1 2021. In questo caso però la formula è stata diversificata: i filmati di intermezzo infatti non saranno fatti con personaggi solo “virtuali”, ma bensì ci saranno degli attori in carne ed ossa che interpretano le varie scene. Una differenza che personalmente ho apprezzato, anche se il tutto risulta praticamente una copia sputata della serie di Netflix, con delle interviste fatte ai vari attori dopo le gare. La storia si articola in 38 scenari, con altrettante gare, nelle quali bisogna soddisfare dei requisiti per progredire. Una cosa che può far storcere il naso è il fatto che i filmati sono “preimpostati”, nel senso che molto spesso vi capiterà di vedere una storia che prosegue per conto suo, senza praticamente considerare i risultati che otterrete nel corso delle gare. Anche i personaggi, per quanto diversi, risultano piuttosto stereotipati: abbiamo il meccanico che tutto sa fare e aiuta il nostro personaggio in pista, il compagno di team che inizialmente ci guarda con diffidenza e poi diventa nostro amico, e il rivale principale che impiega circa otto secondi a mostrarsi simpatico come un mignolo sbattuto contro un comodino di prima mattina. La modalità storia scorre però piuttosto bene, e l’epilogo, che ovviamente ci vedrà vittoriosi, contiene una piccola citazione alla serie dalle cui ceneri è nata la serie GRID: parliamo di TOCA Race Driver.
Una volta completata, oppure in alternativa, potrete lanciarvi nella modalità Carriera: la Carriera vede diversi livelli, che potrete sbloccare a mano a mano vincendo eventi. La modalità vede la presenza delle diverse tipologie di gare che fanno parte dell’offerta di GRID Legends: potremo alternare gare standard a gare ad eliminazione, dove lentamente vengono eliminati tutti i concorrenti fino al primo posto. Sono presenti anche gare sprint punto a punto, ma anche le famose gare “time attack”, dove sarà importante segnare il miglior tempo, e infine le consuete gare di derapata, dove vince chi ottiene il punteggio più alto. I tracciati sono circa una ventina, ma ogni pista possiede diverse varianti, che ovviamente danno più piste su cui correre. Moltissime sono le automobili presenti, che sono divise in diverse categorie, tra auto ufficiali e auto inventate specificamente per il titolo.
Molto apprezzabile è indubbiamente il comparto multiplayer, che è strutturato in una maniera ben diversa rispetto a quella di F1 2021. In GRID Legends è infatti possibile anche accedere a gara in corso, prendendo il posto di una auto guidata dall’IA, che prende il posto del pilota umano anche in caso di abbandono della sessione o in caso di disconnessione. Nelle lobby è possibile scegliere la tipologia di gara e anche settare le regole, alle quali i piloti devono necessariamente conformarsi. Diciamo che si tratta di un contenuto che aggiunge una enorme quantità di cose da fare nel titolo, e con una formula meno stressante rispetto alla simulazione dedicata alla Formula Uno.
Pad alla mano GRID Legends presenta diversi miglioramenti rispetto al suo predecessore: il modello di guida, per quanto prettamente arcade, è comunque molto più intuitivo e “leggero”: le auto sono molto più semplici da governare, anche con gli aiuti disabilitati, ed è impostato in un modo che si riesce perfettamente a comprendere come affrontare le gare nel modo migliore in pochissimo tempo. Uno degli elementi che però si nota in maniera piuttosto importante, è una IA piuttosto mediocre: ai livelli più bassi di difficoltà, i nostri avversari guidati dal computer sono semplici chicane in movimento. A poco e nulla serve il sistema Nemesi, anche questa caratteristica tipica di GRID: se per superare un avversario lo speroniamo troppo, questo si mostrerà più aggressivo nei nostri confronti. Ai livelli di difficoltà più bassi questa aggressività risulta piuttosto blanda. Un altro punto in cui l’IA non brilla sono le collisioni random tra le auto: molto spesso vi capiterà che le auto guidate dal computer commetteranno errori, che li porteranno a finire fuori pista oppure direttamente a muro. Molto spesso questa cosa vi capiterà quando siete in conflitto con un’altra auto, oppure immediatamente avanti a voi, non dandovi praticamente possibilità di evitare il contatto. Fortunatamente, con un flashback, si saprà come reagire, però, qualora non siate tipi da riavvolgimento, questo potrebbe risultare molto frustrante.
A livello tecnico, GRID Legends, molto semplicemente, mangia in testa al suo predecessore e anche ad altri titoli prodotti da Codemasters molto più recenti (DiRT 5). I modelli delle auto sono semplicemente pazzeschi, pieni di dettagli, come si vede anche nei particolari degli interni quando si usa la visuale interna. Personalmente sono rimasto semplicemente ammaliato dagli effetti di luce e dall’uso del ray-tracing, ma anche dalla pulizia generale della grafica, che si mantiene anche piuttosto solida a livello di prestazione. Mi sono capitate gare con la neve a terra, oppure le gare notturne, dove il motore EGO mostra decisamente i muscoli, creando effetti molto gradevoli alla vista, che comunque aumentano il piacere visivo mentre si battaglia come pazzi furiosi con altre 20 macchine in pista. Il tutto è supportato da un buon comparto audio, che riproduce perfettamente i suoni e il rombo dei motori. Completamente assente una colonna sonora, ma sinceramente non se ne sente la mancanza.
In conclusione
GRID Legends si pone indubbiamente come una “terza via” rispetto a Forza Horizon 5 e Gran Turismo 7, e per questo lo reputo un prodotto assolutamente non comparabile con queste due produzioni. Si tratta di un titolo che indubbiamente punta su diverse novità per la serie, ma anche su una forte componente quantitativa: in GRID Legends c’è veramente tanto ma tanto da fare. Qualche dubbio rimane sulla qualità generale, che sicuramente non tocca le vette dei titoli Playground Games e Polyphony Digital, ma comunque si tratta di una più che valida alternativa.
Una cosa che personalmente mi ha lasciato perplesso è il periodo di uscita di questa produzione: uscire a sette giorni da un gioco così atteso come Gran Turismo rischia seriamente di porre in secondo piano un gioco che comunque può essere davvero in grado di intrattenere a lungo l’appassionato di racing games ma non solo. Ovviamente questa resta una mia opinione personale.
GRID Legends è disponibile su PC, PS4, Xbox One, PS5, Xbox Series X | S.