Che GTA V e Red Dead Redemption 2 fossero due successi assicurati non c’è nessun dubbio ormai da anni. Ma l’importanza di questi titoli, soprattutto del primo, è testimoniata dai dati di vendita che sono stati condivisi ieri da Take-Two, storico publisher dei giochi Rockstar e 2K.
Il publisher in questo report ha rilasciato molte interessanti novità, come ad esempio il fatto che è nei loro programmi di “rilasciare 93 giochi nei prossimi cinque anni“. Un numero impressionante di titoli, ma sul quale chiaramente non è stato fatto ulteriore chiarimento: quindi ancora nessuna conferma per quanto riguarda GTA VI.
Il report però ha al suo interno anche i dati di vendita dei titoli principali, e questa classifica vede saldamente in testa proprio il sandbox di casa Rockstar: GTA V ha infatti raggiunto la bellezza di 130 milioni di copie vendute, diventando così il gioco più venduto della decade negli USA. Il dato è da intendersi dal momento del lancio del titolo, ossia quel lontano Settembre 2013. GTA V, per Take Two e Rockstar però è importante non solo per quanto riguarda le copie vendute, ma anche per quanto concerne gli acquisti in-game: anche in questo caso il titolo occupa il primo posto nella classifica dei guadagni da micro-transazioni, al pari di giochi come NBA 2K20.
Un altro dato presente nel citato report è quello che riguarda invece l’ultima produzione di casa Rockstar, ossia uno dei giochi più apprezzati dell’attuale generazione di console: Red Dead Redemption 2. L’avventura di Arthur Morgan e soci ha infatti raggiunto, in soli due anni dal lancio, la bellezza di 31 milioni di copie vendute. Anche in questo caso la componente online ha dato grande impulso ai guadagni della compagnia, anche se non ai livelli di GTA Online.
Questi dati dunque servono a confermare, ancora una volta, il grande successo di Rockstar come azienda videoludica, e di come i suoi prodotti siano ormai dei veri e propri fenomeni di costume. GTA V, con questi dati, entra ufficialmente nella Top 10 dei giochi più venduti della storia, e chissà che non voglia puntare ancora più in alto…